02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

L’OMICIDIO DI UN GURU DEL FRANCIACORTA, IL MISTERO CHE LEGA CATTOLICESIMO E VINO, UN “OSPITE” D’ECCEZIONE (ATTILIO SCIENZA): A WINENEWS GIOVANNI NEGRI ALZA IL VELO SUL RITORNO DEL COMMISSARIO COSULICH, TRA LE PAGINE DI “PRENDETE E BEVETENE TUTTI”

Italia
La copertina del libro ed il professor Attilio Scienza

L’omicidio di un guru del Franciacorta, sulle sponde del lago d’Iseo, si intreccia con due misteri, uno di natura “metafisica”, il rapporto tra vino e religione, alla scoperta di un patto tra Cattolicesimo e vino che ha portato il nettare degli Dei fin sull’altare, tra abbazie, sotterranei vaticani, porporati ed eretici, l’altro “di natura scientifica, ma non posso dire di cosa si tratta”. Dopo “Il sangue di Montalcino”, tra le pagine di “Prendete e bevetene tutti” (in uscita il 5 dicembre per Einaudi) tornano le indagini del commissario Cosulich, il detective del mondo del vino creato da Giovanni Negri. “A fare da sfondo al romanzo - racconta l’autore a WineNews - luoghi vicini e lontani, legati al mondo del vino e della religione: tutto inizia tra Brescia e la Franciacorta, per poi spostarsi tra il Vaticano e alcune delle abbazie più belle d’Europa, da Novacella, vicino Bressanone, dove si produce vino da secoli, ad Eberbach, famosa per aver fatto da sfondo alla versione cinematografica de “Il nome della Rosa”, passando per la Borgogna e ancora per Rodengo, in Franciacorta, e Roma, dove tutti nodi vengono al pettine”. Luoghi di culto immersi tra i vigneti, ma anche un “ospite” d’eccezione, il professor Attilio Scienza, “che aiuterà il commissario, quando avrà bisogno del parere di un esperto del settore, nelle sue indagini, rigorosamente, e modernamente, in teleconferenza”, ed un legame con la realtà, “che porterà l’ispettore Mastrantoni, gourmand appassionato ma tenuto sempre a stecchetto dalla moglie, tra i 4 piani di Eataly Roma”.

“Nel mio romanzo precedente - racconta Negri - il pezzo forte sul terreno del vino era l’intuizione che, in una parte di mondo in cui produrre vino non è possibile (tra le montagne dell’Atlante marocchino ed il Punjab, dove per motivi religiosi la vite non si coltiva), ci sarebbe la possibilità di produrre vini paragonabili ai migliori Borgogna, Brunello e vini delle Langhe al mondo, e questo porterà all’assassinio dell’enologo. “Prendete e bevetene tutti”, invece, ha come colonne portanti due misteri rivelati, il primo che affonda a piene mani nella vicenda, intrigante, tra vino e religione, ci sarà l’irrompere di abbazie, sotterranei vaticani, cardinali, sacerdoti disobbedienti, eretici. Questo è il primo tema forte, che nasce da una domanda: perché c’è questo patto epocale tra Chiesa Cattolica e vino, qual è il mistero che li lega in maniera così profonda, e perché gli ultimi due Papi affacciandosi dalla finestra di San Pietro hanno fatto riferimento alla vigna del Signore? Se il vino è un’icona, molto è dovuto al fatto che la Chiesa e la religione Cattolica l’hanno portato fin sull’altare. Per svelare il giallo, il commissario deve spiegarsi e spiegare il perché di questo mistero, che non è affatto banale come sembra. Il secondo mistero è altrettanto clamoroso, non solo dei giorni nostri, di altra natura, non metafisica, ma scientifica, legata alla terra, alla vite ed al vino”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli