Tappo di sughero sì, “sapore di tappo” no. E’ questa la scommessa accettata e, pare, vinta, dalla Diam Bouchage, azienda francese tra i leader mondiale nella produzione di tappi in sughero che, insieme al distributore esclusivo per l’Italia, Paolo Araldo di Calamandrana (Asti), presenterà il procedimento “Diamant” con il quale produce i suoi tappi, a prova di tricloroanisolo (la molecola che provoca il tanto odiato, dai consumatori e dai produttori, sapore di tappo).
Sono circa 500 milioni ogni anno le bottiglie a rischio a causa del “sapore di tappo”, contro un consumo totale di quasi 20 miliardi di bottiglie, ma il brivido di trovarsi di fronte un vino sensorialmente deviato sta per diventare solo un ricordo, grazie al sughero reinventato da Diam Bouchage.
Non si tratta di ricorso a materiali che non siano il classico e inarrivabile sughero ma un semplice trattamento. Un trattamento, il Diamant, che va dunque in direzione della definitiva soluzione al problema del sentore di tappo nel vino. Ma in che modo? “Il sughero viene ridotto in microgranuli e lavorato con uno specifico trattamento alla CO2 supercritica - spiega Dominique Tourneix, dg Diam Bouchage - in grado di eliminare totalmente e per sempre dalle chiusure in sughero delle bottiglie quel fastidioso “sapore di tappo” di cui è responsabile la molecola Tca. Quello che rimane è quindi solo la parte più nobile del sughero, la suberina, la quale insieme a microsfere ed a un legante adatto al contatto alimentare va a comporre questi tappi tecnici”.
Ma non è tutto, la qualità di ogni vino sarà garantita da tappi creati “su misura” per ogni bottiglia: la struttura del tappo Diam permette infatti diversi livelli di permeabilità e quindi una azione diversa sull'ì’evoluzione del vino in bottiglia a seconda delle esigenze. “Ogni varietà di uva o assemblaggio di diverse varietà ha un bisogno più o meno forte di microssiogenazione durante il periodo di conservazione in bottiglia - aggiunge Dominique Tourneix - e Diam offre una gamma completa sia in termini di permeabilità che di durata dell’elasticità del tappo”.
Il mercato dei tappi oggi vale a livello mondiale circa 75 milioni di euro annui di fatturato, per circa un miliardo di tappi prodotti e destinati a vini di fascia media e alta non solo sui mercati tradizionali come Francia e Italia, ma anche su mercati relativamente nuovi come Nord e Sud America , Australia o Cina. E soprattutto un mercato in continua crescita, come sottolinea Paolo Araldo, titolare della omonima azienda e della Belbo Sugheri nonché amministratore Diam Sugheri Italia: “negli ultimi 5 anni il solo mercato italiano è cresciuto del 70% e adesso per la Diam l’Italia rappresenta il 20% sul totale della propria produzione, seconda solo alla Francia”.
L’appuntamento con questa novità riservato ai professionisti del settore è fissato per martedì 23 ottobre a Milano e sarà intitolato “Il momento della verità...la garanzia Diam” , una degustazione in cui il miglior Sommelier Ais d’Italia 2010 Nicola Bonera guiderà una degustazione di vini provenienti da varie regioni d’Italia e che hanno scelto i tappi Diam per tutelare l'integrità degli aromi e la struttura del proprio vino. Ospite d’onore l’enologo Pascal Chatonnet del laboratorio Excell di Bordeaux, che parlerà degli aspetti enologici legati alla scelta del tipo di chiusura e dei vantaggi che la tecnologia Diamant può offrire.
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