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UN VINO SENZA COMPROMESSI, CHE PIACE E VENDE BENE IN ENOTECA. MA CHE MOLTI NEL NEW HAMPSHIRE NON VORREBBERO TROVARE SUGLI SCAFFALI, PERCHE’ IL NOME, “IF YOU SEE KAY”, RICORDA VAGAMENTE L’IMPRECAZIONE PIU’ FAMOSA DELLA LINGUA INGLESE

Si chiama “If you see Kay”, un blend a base Cabernet prodotto nel Lazio e commercializzato negli Stati Uniti dal produttore californiano James Woodbridge, un nome che in Italia non evoca granché, ma che Robert Parker ha definito “tra i produttori più individualisti della California, uno di quei produttori a cu piace osare, anche a costo di scontrarsi con chi ritiene che la sua etichetta possa essere considerata offensiva. Cosa ci sarà mai, si chiederà qualcuno. Niente, il problema nasce da una finezza linguistica: il nome del vino, letto ad alta voce, suona esattamente come lo spelling della parolaccia più famosa della lingua inglese (“fuck”), costantemente “bippata” nel prime time televisivo, e maliziosamente evocata dall’etichetta del vino che una sentenza della State Liquor Commission’s permette di vendere in tutti i negozi dello Stato del New Hampshire. Sentenza che, però, non è piaciuta a due consiglieri dello Stato americano, che ritengono lesiva per il turismo l’etichetta: “non è certo il tappetino di benvenuto che il turista si aspetta arrivando da noi: abbiamo bisogno di standard ben più elevati”.

Eppure, la gente sembra apprezzare: “ne abbiamo vendute 10 casse solo nell’ultima settimana - come ha spiegato ad un giornale locale (“The Union Ledader”) Joseph Mollica, presidente della State Liquor Commission - e noi certamente non vogliamo offendere nessuno, ma neanche perdere quest’occasione”. Tanto più che il prezzo è decisamente “attraente”, 19,99 dollari, la griffe tra le più apprezzate del Paese, forte di etichette come il cult “Hundred Acre”, che Woodbridge vende a 250 dollari a bottiglia e, a dirla tutta, il New Hampshire sa farsi affascinare dalle etichette più cintroverse, basti pensare che tra i 10 vini più venduti c’è il ... “Ménage a Trois”.

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