I vini del Comitato dei Grandi Cru d’Italia conquistano Hong Kong, in una delle aste di maggior successo degli ultimi mesi firmata da Christie’s: tutti gli 11 selezionatissimi lotti hanno trovato un compratore disposto, come minimo, a raddoppiare la base d’asta, per una valutazione complessiva che supera il milione di dollari di Hong Kong. Ad animare l’incanto, il ministro delle Finanze della penisola asiatica, Henry Tang, grande esperto di vini, e molti fra gli imprenditori più facoltosi della città-stato e tra i primi 15 miliardari della classifica di Forbes. I due lotti record se li sono aggiudicati l’avvocato Andrew P.C. Lam e Sir Gordon Wu, cofondatore e chairman di Hopewell Holding, uno dei maggiori fondi d’investimento di Honk Kong.
Accesissima è stata la competizione sul lotto n. 9 e n. 11, che hanno raggiunto i 200.000 dollari di valutazione: il n. 9 era composto da formati speciali del Castello di Brolio, Brunello Col d’Orcia, Sassoalloro e Fontalloro, mentre il n. 11 comprendeva magnum di Sassicaia, Tignanello, Lupicaia, I Sodi di S. Niccolò e Il Pareto, mentre un ottimo prezzo di aggiudicazione l’ha spuntato anche il lotto n.7, trainato dal prestigio di Ornallaia.
“I vini italiani sono più eleganti e meno pesanti di quelli francesi e si sposano molto meglio di tutti gli altri alla cucina cinese”, ha detto Cc Tung, Ceo di Orient Overseas International (4 miliardi di patrimonio nella classifica Forbes), grande intenditore e amante dell’Italia e fra i più attivi nell’alzare la mano per rilanciare.
Il Comitato Grandi Cru d’Italia, che è presieduto da Vittorio Frescobaldi e riunisce 110 produttori di eccellenza del vino italiano (con i rating più alti di tutte le guide e i magazine italiani e stranieri da almeno 20 anni) ha avviato così il progetto Honk KOng e Cina, per trainare il vino italiano che a differenza del resto del modo ha in Cina una quota di mercato ben lontana da quella francese (la Francia ha il 50% e l'Italia un 7% scarso).
L’asta è stata ospitata dall’hotel Icon di Hong Kong, che sarà teatro, grazie all’accordo fra i Grandi Cru e la Camera Nazionale della Moda Italiana, di una speciale vetrina nelle boutique della megalopoli cinese che vedrà accanto ai principali brand del fashion, da Ferragamo a Tod’s, per una settimana i vini dei Grandi Cru, dando vita alla prima azione sinergica fra i due settori del life style italiano, ai vertici dei valori di export nazionale.
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