In tempo di crisi, nel mondo del vino si continua ad investire: Avignonesi, marchio storico del terroir del Nobile, annuncia l’acquisizione di 66 ettari di vigneti nella Docg Montepulciano (con cantina) dalla Golmat Ltd. Si tratta della terza acquisizione in 18 mesi da parte di Virginie Saverys, con la quale l’azienda vinicola raggiunge un totale di 200 ettari di vigneti, diventando così uno dei più grandi produttori di Vino Nobile di Montepulciano (dopo i 16 ettari acquistati da Antonio Avignonesi, esponente della famiglia a cui la cantina deve il nome, “riunendo ciò che era stato diviso”, nel giugno 2011, e 9,5 ettari di vigneto dalla griffe poliziana Tenuta Valdipiatta, nel settembre 2011, ndr).
“Da quando ho acquistato l’azienda Avignonesi nel 2009 - spiega Virginie Saverys - ho lavorato instancabilmente per realizzare due obiettivi. Il primo è la conversione dell’intera azienda alla conduzione agricola biodinamica: è per me importante produrre non soltanto vini di alta qualità, ma anche vini più sani, e i metodi biodinamici permettono al terroir di Montepulciano di esprimere in modo genuino il proprio carattere. L’altro obiettivo è quello di espandere la superficie dei vigneti, consentendo all’azienda di raggiungere dei livelli di produzione tali da soddisfare la richiesta di Vino Nobile di Montepulciano Avignonesi nei mercati di tutto il mondo”.
La nuova acquisizione comprende quattro appezzamenti di vigneti: Matracchio, Greppo, Lodola e Le Badiole. La maggioranza dei vigneti sono piantati a Sangiovese, ma c’è anche un po’ di Merlot. La proprietà include una cantina all’avanguardia per la vinificazione e l’invecchiamento, che si sviluppa su tre livelli ed è stata completata nel 2004. Costruita interamente sottoterra e basandosi sul principio del flusso per gravità, la cantina non necessita dell’uso di pompe meccaniche per il trasferimento del mosto dal diraspamento alla fermentazione, fino alle botti, riducendo al minimo lo stress sul vino durante il processo di vinificazione.
“L’aumento significativo della superficie dei nostri vigneti nella zona di Montepulciano - sottolinea l’enologo Ashleigh Seymour - ha determinato il bisogno di nuovi impianti di vinificazione. La cantina, acquistata da Golmat e utilizzata da Ruffino per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano Lodola Nuova, è perfetta per noi in quanto occupa una posizione strategica a metà strada tra la nostra tenuta storica Le Capezzine e le altre proprietà viticole collocate sulle colline verso Montepulciano. Poter contare su vigneti posizionati in varie aree della denominazione è senz’altro uno dei maggiori punti di forza di Avignonesi. Ci permette di lavorare a fondo con il terroir e creare un Vino Nobile complesso che rifletta la natura versatile di questa Docg”.
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