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BUON ANNO CON IL WINE & FOOD IN UNA TAVOLA UN PO' DIVERSA IN TEMPO DI CRISI E TASSE (25 EURO A COMMENSALE) A CASA E MADE IN ITALY, SENZA CAVIALE E CHAMPAGNE MA CON I “RE” DELLA FESTA COTECHINO-SPUMANTE (90 MILIONI DI BOTTIGLIE): COSÌ COLDIRETTI E CIA

Italia
Salteranno 90 milioni di tappi

Manca ormai poco all'addio al nuovo anno, e tra fornelli già accesi e una visita in cantina, ci si prepara ad una delle tavole più belle, affollate e condivise dell'anno: quella del Capodanno, con gli amici e le persone più care. E allora, ancora una volta, che sia una fine d'anno all'insegna del miglior wine & food. In tempo di crisi, e dunque, con una tavola un po' diversa, meno esterofila senza caviale e foie gras, più tradizionale con i piatti più famosi per l'occasione, dal cotechino e zampone, “re” della festa serviti da 2 italiani su 3 per Coldiretti (+8% sul 2011), al panettone (che vince sul pandoro), il tutto annaffiato dall'immancabile spumante per brindare, pari, per la Cia-Confederazione italiana agricoltori, al 95% degli 80-90 milioni di tappi che salteranno in totale alla fine delle festività (solo il 5% sarà Champagne), per una spesa di 600 milioni di euro secondo Coldiretti. Gli italiani si preparano infatti a festeggiare l'arrivo del nuovo anno con un menu rigorosamente made in Italy dove a farla da padrone saranno i piatti e la cucina del territorio, con la scelta dei prodotti locali che, per la Cia, va a tutto vantaggio della tradizione oltre che del portafoglio: tra gli oneri fiscali di fine anno e le spese per il Natale appena trascorso, infatti, le famiglie opteranno per una tavola anti-crisi, scegliendo prodotti del luogo e contenendo il budget medio con una spesa destinata al cenone di fine anno tra i 20 e 25 euro a persona. Alla fine, con quasi 4 italiani su 5 festeggeranno l'anno nuovo tra le mura domestiche, mentre meno del 20% sceglierà ristoranti o trattorie, si spenderanno circa 2 miliardi di euro secondo Colidretti-Swg (-3% sul 2011).
In ogni caso, che sia in un locale o a casa con amici e parenti, non si farà a meno dei piatti simbolo della festa. Prima di tutto cotechini, zamponi e lenticchie, tradizionali e soprattutto convenienti. Coldiretti stima per cotechino e zampone un aumento negli acquisti dell'8% sul 2011, per un totale di circa 6 milioni di chili serviti in tavola. Due prodotti forti della tradizione che saranno presenti sulle tavole di quasi 2 italiani su 3 (31 milioni, il 62%). E poi il panettone al quale non rinunceranno in 40 milioni (80%) che vince sul pandoro (prescelto da 34 milioni, pari al 68%), e le lenticchie che, in un momento di difficoltà, registrano un vero e proprio boom e sono chiamate a portar fortuna nei piatti di 39 milioni di italiani (il 74%). La frutta locale vince per quasi 39 milioni di italiani (77%) su quella esotica o fuori stagione che assaggeranno solo in 13,6 milioni (27%). Si abbandonano dunque le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7%) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5%) il caviale e in 6,5 milioni (13%) stapperanno lo Champagne.
E il made in Italy sventola anche sul brindisi di fine anno: tra le 80-90 milioni di bottiglie che saranno stappate nelle festività, secondo le stime della Coldiretti e della Cia, il 95% sarà di spumante e solo il 5% di Champagne (87%, a +20% sul 2011 e scelto da 44 milioni di italiani, contro il 13%, in calo dell'1% secondo Coldiretti/Swg) per una spesa di oltre 600 milioni di euro. Le famiglie accorceranno il budget orientandosi verso etichette più economiche, con una fascia di prezzo compresa in media tra i 5 e i 10 euro.

Focus - Le regole d'oro per offrire e gustare lo spumante
- Non offrirlo ghiacciato, ma tirato fuori dalla cantina un paio d'ore prima e raffreddato in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso.
- La temperatura migliore è compresa fra gli 8 ed i 12 gradi.
- Berlo esclusivamente in una flûte a forma di tulipano che consente agli aromi di svilupparsi liberamente.
- Per gustare al meglio l'effervescenza sciacquare i bicchieri con acqua calda e sapone neutro.
- Stapparlo tenendo con una mano il tappo e facendo ruotare con l'altra mano la bottiglia leggermente inclinata accompagnando sempre l'espulsione del tappo.
- Far uscire lentamente il gas e versarlo tenendo la bottiglia dal fondo e non dal collo per evitare che lo spumante si riscaldi con il calore della mano.
- Mai utilizzare del ghiaccio nel bicchiere.
- Conservarlo in una cantina buia, fresca e senza sbalzi di temperatura, in posizione orizzontale.
Fonte: Elaborazioni Coldiretti

La curiosità - Il Capodanno in vacanza in campagna
6,8 milioni gli italiani trascorreranno il Capodanno fuori casa con una riduzione stimata pari al 17% sul 2011. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che restano in Italia più di 8 Italiani su 10 in vacanza, con una nota positiva per l’agriturismo che cresce in controtendenza del 4%. Una scelta dettata dalla necessità di ottimizzare il tempo disponibile e le disponibilità economiche che ha favorito vacanze flessibili e più vicine a casa, anche per effetto del caro benzina. Con il Capodanno salgono infatti a a 400.000 i vacanzieri che, sottolinea la Coldiretti, hanno scelto l’ agriturismo per le feste di fine anno con una permanenza media ridotta però a due/tre giorni e il boom delle prenotazioni last minute su internet o attraverso applicativi tablet con i quali e’ ancora possibile trovare occasioni.
La voglia di tranquillità in un momento di turbolenza economica spinge gli italiani sottolinea la Coldiretti a privilegiare le vacanze più vicine a casa con una maggiore flessibilità nella programmazione. L'aumento soprattutto dei giovani che scelgono la tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi, senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche. La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque, sostiene la Coldiretti, apprezzati anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismo, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze. A farla da padrona é la montagna con le prenotazioni a gonfie vele infatti per le aziende situate nei pressi degli impianti sciistici ma buone, precisa la Coldiretti, sono anche le richieste per le sistemazioni prossime alle città d'arte, ai centri di interesse storico e culturale. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi ma aumenta nel contempo la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, insieme a questo va crescendo anche in termini numerici l'abbinamento con il turismo d'arte.
In Italia sono 20.413 le aziende agricole autorizzate a svolgere attività di agriturismo al 1 gennaio 2012, con un aumento del 2,2% sul 2011. Toscana e Alto Adige, con 4.125 e 2.998 aziende rispettivamente, si confermano i territori in cui l'agriturismo risulta storicamente piu’ radicato. L'attività agrituristica è rilevante anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Piemonte e Emilia-Romagna (con oltre 1.000 aziende), Campania, Sardegna, Lazio e Marche (con oltre 700 aziende). La scelta avviene navigando su internet, attraverso le guide o le pubblicazioni specializzate, esperienze personali e con il passaparola ma sono anche arrivati i primi applicativi da scaricare su tablet.

In evidenza - Brindisi made in Italy anche oltreconfine
Secondo la Coldiretti in Italia sono state prodotte nel 2012 poco meno di 400 milioni di bottiglie delle quali circa l’80% con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico Champenois che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato. Lo spumante italiano ha conquistato nel 2012 il primato mondiale delle esportazioni con un boom in Francia dove le spedizioni sono praticamente raddoppiate (+91%) e nel Regno Unito (+33%), che diventa il terzo importatore dopo Stati Uniti e Germania. Tra i nuovi mercati, rileva Coldiretti, va sottolineato l’aumento delle esportazioni in Canada (+35%) e in Giappone (+31%), secondo le elaborazioni Coldiretti sul commercio estero di spumante italiano nel mondo nei primi 9 mesi del 2012. Complessivamente a fine anno saranno 240 milioni le bottiglie di spumante italiano esportate all’estero, un numero superiore a quelle consumate in Italia.

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