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IL VINO “ARMONIZZA” I TERRITORI CON L’ARTE E LA CULTURA, SCOPRENDOSI ANCORA UNA VOLTA MOTORE ESSENZIALE PER LA RIPRESA DEL BELPAESE. ANCHE GRAZIE ALLE ESPERIENZE DI MECENATISMO DELLE AZIENDE SIMBOLO DELL’ENOLOGIA ITALIANA ...

Il vino è un’opera d’arte, almeno per l’84% degli italiani, che percepisce il nettare di Bacco, alla stregua dei gioielli della ricca produzione artistica italiana, come un esempio del made in Italy, simbolo della migliore tradizione del Belpaese. Una ricchezza su cui investire per far ripartire il Paese, non solo secondo i risultati dell’indagine Ispo “Arte in tempo di crisi: l’importanza di investire in un settore chiave per la rinascita del Paese”, ma anche per i 100.000 votanti delle “Primarie della Cultura” promosse dai giovani del Fai - Fondo Ambiente Italiano, che svelano come ormai il concetto di cultura non si limita più solo al patrimonio storico-artistico del Belpaese, ma si lega indissolubilmente al rispetto per l’ambiente, per i territori e per il lavoro agricolo, di cui, ovviamente, il vino è il più alto rappresentante. Capace di tenere insieme arte, cultura e terra trasformandole in progetti di successo, al centro del Master Ca’ Foscari in Cultura del Cibo e del Vino, di cui WineNews è storicamente testimonial. È questo il panorama cultural-enoico-artistico che fa da sfondo al rinnovato mecenatismo di tante importanti aziende del Belpaese, in primis la famiglia Frescobaldi, capace, con il premio “Artisti per Frescobaldi”, di “recuperare la nostra tradizione familiare di mecenatismo confrontandoci coi lavori di tre artisti di nuova generazione - come spiega Tiziana Frescobaldi, direttore artistico della Marchesi de’ Frescobaldi - del resto abbiamo sempre avuto rapporti con artisti anche contemporanei, i miei antenati erano contemporanei di Brunelleschi e Donatello”. In Sicilia, Planeta svela quello che c’è dietro alla produzione di un grande vino con “Viaggio in Sicilia”, un originale progetto per l’Arte e il Territorio, chiamando ogni volta gli artisti a realizzare opere ispirate alla vendemmia nelle sue tenute. Poi ci sono gli artisti-vigneron, come Sandro Chia, che produce Brunello di Montalcino nella sua cantina Castello del Romitorio, e ancora il fil rouge che lega dal 1981 Fattoria Nittardi ai grandi nomi dell’arte internazionale, come Yoko Ono, Arroyo, Mimmo Paladino, Günter Grass. Perché il vino è, di per sé, arte, cultura, rispetto per il territorio e ricchezza del Belpaese.

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