02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

LA CADUTA DEGLI DEI: SE LA FRANCIA DA QUI SEMBRA UN’ISOLA FELICE IN CUI I GRANDI TERROIR VOLANO A VELE SPIEGATE SUI MERCATI, IN PATRIA BERNARD MAGREZ, “L'HOMME AUX 40 CHÂTEAUX”, METTE IN FILA I LIMITI DEI PRODUTTORI DI BORDEAUX ...

Italia
Bernard Magrez

Vista da qui, la Francia è sempre il punto di riferimento, il Paese a cui ispirarsi, capace com’è stato nei secoli, di creare enormi brand territoriali ad altissimo valore aggiunto, dalla Borgogna alla Champagne, passando per Bordeaux, forse il più nobile ed altisonante tra i grandi nomi del vino mondiale. Ma non è tutto oro quello che luccica, e a riportare la terra dei grandi Châteaux alla realtà è nientemeno che Bernard Magrez, “l'homme aux 40 châteaux”, dal numero dei possedimenti che vanta tra Francia e resto del mondo, che accusa i colleghi, vittime di una divisione tra produttori e “merchants” ormai desueta, di non avere idea di come si venda il vino, di quali siano le esigenze del mercato, di frammentare eccessivamente i propri possedimenti e, spesso, di “vivere grazie ad una banca, Credit Agricole” ...

Ciò che Magrez critica maggiormente, dalle pagine del magazine britannico “Decanter”, è la gestione stessa dell’azienda: “meno persone all’interno della famiglia vengono coinvolte negli aspetti decisionali e meglio è. Noi siamo in tre, mio padre che ha 77 anni e lavora come se ne avesse 40, mia sorella Cécile e io, con poche rigide regole e ancora voglia di espanderci, in altri territori della Francia, come in qualsiasi Paese in cui si presenti l’occasione giusta, che capiti nel Sud dell’Inghilterra come in Italia”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli