Nati concretamente prima su iniziative “private” o isolate da parte di istituzioni locali e associazioni, ora sugli orti urbani “hanno messo il cappello” le istituzioni nazionali: il Ministero delle Politiche Agricole, l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Italia Nostra hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il “Progetto Nazionale Orti Urbani”. L’obiettivo è favorire lo sviluppo di attività per la creazione di orti nelle aree urbane e periurbane, impiegando terreni agricoli inutilizzati e aree industriali dismesse per permettere la loro riqualificazione, ostacolare il consumo di suolo agricolo e mitigare le situazioni di marginalità e degrado. Tutto ciò servirà a migliorare il paesaggio urbano, valorizzare le produzioni e le essenze ortive tradizionali locali avvicinando anche i cittadini all’attività agricola.
L’accordo prevede, inoltre, nuove attività di censimento dei terreni in aree urbane e periurbane inutilizzate o disponibili da destinare a orti e la creazione di un nuovo sito web informativo e gestionale nella convinzione di poter favorire in modo più incisivo la diffusione di una agricoltura “di qualità” a servizio delle comunità e degli abitanti delle città. A questo si aggiunge un’importante attività di formazione ed informazione relative alle pratiche agricole correlate alla realizzazione e alla gestione degli Orti Urbani, che si effettueranno attraverso progetti in collaborazione con i Comuni aderenti, mentre il Ministero, anche tramite il Corpo Forestale dello Stato, curerà il coordinamento e la realizzazione di attività didattiche relative alle pratiche agricole correlate alla realizzazione e alla gestione degli Orti Urbani nei Comuni aderenti.
Il progetto “Orti Urbani”, avviato da Italia Nostra nel 2006, ha favorito sino ad oggi la creazione di oltre 500.000 metri quadrati di aree coltivate, riqualificando spazi abbandonati o degradati nelle città per destinarli con gli orti ad occasioni di socializzazione tra i cittadini orticoltori, di consumo a Km zero di prodotti delle terra con innegabili vantaggi anche di risparmi economici specie in tempi di crisi come questi. Oltre che in grandi città come Roma e Milano, gli orti si stanno sviluppando in numerose località italiane, tra cui Torino, Padova, Ostuni, Genova, Savona, Perugia, Foligno, Marsciano, S. Anatolia di Narco, Amelia (Terni), Lugnano in Teverina, Bevagna, Favara, e altri ancora.
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