L’accordo sul Bilancio Ue dal 2014 è ancora da trovare, e quindi anche quello sulla Politica Agricola Comunitaria che conterrà, tra le altre, la nuova Ocm vino, che tanto ha aiutato i produttori europei e d’Italia soprattutto nella promozione all’estero (al punto che, nel 2011 e nel 2012, sono stati segnati i due record consecutivi del valore dell’export, arrivato a 4,5 miliardi di euro). Ma per il settore arriva una buona notizia: per la prima annualità del nuovo corso dell’Ocm 2014/2018, secondo un documento del Ministero delle Politiche Agricole pubblicato dal “Corriere Vinicolo”, house organ dell’Unione Italiana Vini, sono già stanzianti 337 milioni di euro di risorse. E nella prima proposta di ripartizione in discussione al Ministero, 102 milioni di euro sarebbero destinati proprio alla promozione nei Paesi Terzi (si sta ragionando, secondo l’Uiv - Unione Italiana Vini), sulla ripartizione 70/30% tra quota regionale e nazionale), mentre la misura più consistente sarebbe (ancora), la ristrutturazione dei vigneti, che assorbirebbe 140 milioni (il 40% del totale). 45 milioni di euro sarebbero destinati, invece, agli investimenti, 20 a testa a distillazione di sottoprodotti e assicurazioni di raccolto, e 10 milioni alla vendemmia verde.
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