Tra gli italiani, una Imperiale di Ornellaia 2010 (la vendemmia che celebra il 25° anniversario della griffe bolgherese) della Tenuta dell’Ornellaia (con base d’asta di 1.500/2.500 euro); una selezione di Barolo Riserva 2004 formata da 1 Magnum di Monfortino di Giacomo Conterno, 2 bottiglie di Cannubi Boschis di Luciano Sandrone, 2 bottiglie di Sarmassa di Roberto Voerzio (con base d’asta di 1.000/1.050 euro); una Magnum di Sassicaia1985 della Tenuta San Guido (con base d’asta di 1.500/2.000 euro) e, ancora, 8 bottiglie di Sassicaia (1981-1980-1968) della Tenuta San Guido (1.000/1.200 euro); da ultimo, ma non per importanza, una selezione di Barolo 1990 formata dal Pajana di Domenico Clerico, Cascina Francia di Giacomo Conterno, Granbussia di Aldo Conterno, Falletto di Bruno Giacosa, Collina Rionda di Bruno Giacosa, Cannubi Boschis di Luciano Sandrone (1.350/1.400 euro). Tra i francesi, una bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru 1982 del Domaine de la Romanée-Conti (base di partenza 3.500/4.000 euro); 3 bottiglie di Vosne-Romanée Cros-Parantoux 1983 del Domaine H. Jayer (base d’asta 3.900/4.200 euro); una bottiglia di Musigny Gran Cru 1961 di Leroy (base d’asta a 2.300/2.350 euro); 2 bottiglie di Montrachet Grand Cru 1988 del Domaine de la Romanée-Conti (2.400/2.800 euro); una Magnum di Château Lafite Rothschild 1982 (base d’asta di 2.000/2.200 euro); La Tâche Grand Cru 1978 del Domaine de la Romanée-Conti (quotazone di partenza di 1.900/2.200 euro); una Magnum di Château Latour 1982 (con base d’asta di 1.800/2.000 euro). Ecco i “top lot”, su un totale di 270 in cui a dominare è soprattutto la Francia, che saranno battuti all’“Asta Vini Pregiati e da Collezione” dalla casa d’aste Pandolfini, il 20 marzo a Palazzo Ramirez Montalvo a Firenze (info: www.pandolfini.it).
Ma non solo. Sempre per rimanere sulla produzione di Bolgheri, interessante il lotto di sei bottiglie di Sassicaia 2009 della Tenuta San Guido (base d’asta 400/600 euro), quello sempre di sei bottiglie di Sassicaia 2008 della Tenuta San Guido (base d’asta 400/600 euro) e quello da tre bottiglie di Messorio (varie annate) de Le Macchiole (base d’asta 500/550 euro) e sei bottiglie di Ornellaia 2006 della Tenuta dell’Ornellaia (450/550 euro); Sassicaia Tenuta San Guido 1998, 1997, 1990, 1988 (4 bottiglie) euro 700/750. Dal Piemonte, 6 bottiglie di Barbaresco Asili Riserva (varie annate) di Bruno Giacosa (850/900 euro); una Magnum di Barbaresco Asili Riserva 2007 di Bruno Giacosa (350/400 euro); 6 bottiglie di Barolo Rocche del Falletto Riserva (varie annate) di Bruno Giacosa (900/950 euro); una selezione di Barolo 2001, Monfortino e Cascina Francia di Giacomo Conterno, Rocche dell’Annunziata Torriglione di Roberto Voerzio, Brunate Le Coste di Giuseppe Rinaldi (600/650 euro); una selezione di Gaja, Gaja&Rey 1998, Darmagi 1996, Darmagi 1990, Sorì San Lorenzo 1988, Costa Russi 1982 (base d’asta 600/750 euro); una selezione di Barolo 1990 formata dal Pajana di Domenico Clerico, Cascina Francia di Giacomo Conterno, Granbussia di Aldo Conterno, Falletto di Bruno Giacosa, Collina Rionda di Bruno Giacosa, Cannubi Boschis di Luciano Sandrone (1.350/1.400 euro).
Lotti interessanti anche quelli provenienti dal Veneto con 4 bottiglie di Amarone Monte Lodoletta (varie annate) di Romano Dal Forno (800/850 euro) e una selezione Quintarelli 1997 formata da Amarone e Alzero (400/450 euro). Dal sud Italia, i lotti di 3 bottiglie di Trebbiano d’Abruzzo Valentini (300/350 euro) e di Montepulciano d’Abruzzo 1994-1992-1990 (700/750 euro); dalla Campania 6 bottiglie di Terra di Lavoro di Galardi 2004-2003-2001-2000 (400/450 euro). Dal Trentino una “mini verticale” di sei bottiglie di di San Leonardo (1999-1997-1996-1995-1994-1991) della Tenuta San Leonardo (base d’asta di 650/850 euro).
Tra i francesi, presenti, tra l’altro, con il maggior numero di lotti, da segnalare 3 bottiglie di Clos de la Roche Vieilles Vignes Grand Cru 2010-2009-2005 del Domaine Ponsot (base d’asta 1.800/1.850 euro), 3 bottiglie di Bonnes-Mares Grand Cru 2010-2009-2005 del Domaine J. F. Mugnier (base d’asta 1.300/1.350 euro), 1 bottiglia di Clos de la Roche Grand Cru 2009 del Domaine Leroy (1.150/1.200 euro). E ancora due bottiglie di La Tâche Grand Cru 1993 del Domaine de la Romanée-Conti 1993 (1.600/1.800 euro); una bottiglia di Montrachet Grand Cru 1990 del Domaine de la Romanée-Conti (1.000/1.200 euro);una bottiglai di La Tâche Grand Cru 1990 del Domaine de la Romanée-Conti (1.500/1.700 euro); Château Petrus 1989-1987-1985 (2.100/2.300 euro); 4 bottiglie di Meursault-Perrières 1989 del Domaine J. F. Coche-Dury (2.000/2.400 euro); una bottiglia di Montrachet Grand Cru 1989 del Domaine de la Romanée-Conti (1.700/2.000 euro); 2 bottiglie di Montrachet Grand Cru 1988 del Domaine de la Romanée-Conti (2.400/2.800 euro); Château Petrus 1983-1978-1971 (base d’asta di 1.400/1.600 euro); 3 bottiglie di Vosne-Romanée Cros-Parantoux 1983 del Domaine H. Jayer (base d’asta 3.900/4.200 euro); una bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru 1982 del Domaine de la Romanée-Conti (base di partenza 3.500/4.000 euro); una Magnum di Château Lafite Rothschild 1982 (base d’asta di 2.000/2.200 euro); una Magnum di Château Latour 1982 (con base d’asta di 1.800/2.000 euro); 4 bottiglie di Château Margaux 1982 (1.200/1.300 euro); una Magnum di Château Mouton Rothschild 1982 (1.100/1.300 euro); una bottiglia di Domaine de la Romanée-Conti Montrachet Grand Cru1982 (1.000/1.400 euro); 4 bottiglie di Château Cheval Blanc 1982 (1.000/1.300 euro); una Magnum di Château Margaux 1982 (700/900 euro). E ancora 3 bottiglie di Château Haut-Brion 1982 (700/900 euro).
Tra i lotti transalpini “con più anni sulle spalle” meritano una citazione il lotto comprendente due bottiglie di Richebourg Grand Cru 1972 del Domaine de la Romanée-Conti (base d’asta di 1.000/1.200 euro), quello formato da una Magnum di La Tâche Grand Cru 1972 del Domaine de la Romanée-Conti (base d’asta di 1.000/1.200 euro), quello formato da una bottiglia di La Tâche Grand Cru 1978 del Domaine de la Romanée-Conti (quotazone di partenza di 1.900/2.200 euro) e quello costituito da una bottiglia di Musigny Gran Cru 1961 di Leroy (base d’asta a 2.300/2.350 euro). Si aggiudica la palma di “più vecchia” in assoluto, invece, una bottiglia di Château d’Yquem 1927 (base d’asta di 500/600 euro). Anche qualche lotto proveniente dal cosiddetto “Nuovo Mondo”enologico come quello formato da 5 bottiglie di Opus One Mondavi 1989 (base d’asta 500/700 euro).
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