Sarà il Monastero di Astino, luogo simbolo per i bergamaschi, la nuova “casa” dell’eredità “fisica e filosofica” di Veronelli. Che prima, nei 6 mesi di Expo2015, ospiterà la mostra “Luigi Veronelli, Camminare la terra”, che andrà in scena alla Triennale di Milano (www.triennale.it/it) dal 20 gennaio al 22 febbraio 2015, “importante perché così portiamo Veronelli nel cuore di un luogo della cultura che non è solo enogastronomica”, come ha ricordato Gian Arturo Rota, alla guida del “Comitato decennale Luigi Veronelli”. E poi, il Monastero (www.astino.it), diventerà un centro culturale permanente su Veronelli, dove sarà portata la sua cantina di oltre 70.000 bottiglie.
Info: www.decennaleveronelli.it
Focus - la Mostra “Luigi Veronelli, Camminare la terra” alla Triennale di Milano dal 20 gennaio al 22 febbraio 2015
Cuore pulsante della mostra sarà la ricostruzione, parziale va da sé, della sua cantina, fedele copia di quella realizzata tra il 1970 e il 1971, quando Veronelli si trasferì da Milano a Bergamo, con la collaborazione dell’architetto e designer Silvio Coppola. Scavata nella roccia, sotto il giardino di casa, ha una superficie di 350/400 metri quadrati e si è “fatta" nel tempo (34 anni) senza soluzione di continuità. È giunta a contenere 70.000 bottiglie (ogni giorno ne entravano ed uscivano), in gran parte italiane e conservate in box quadrati di cemento per laterizi.
I visitatori della mostra avranno modo, attraverso particolari soluzioni adottate (e che ci piace per ora tenere nascoste) di vivere un’esperienza multisensoriale, cogliendo il fatto che per Veronelli quello che lui chiamava affettuosamente il suo “bunker” non era un “museo” dove collezionare asetticamente vini pregiati disposti in scaffali di legni particolarmente caldi, ma un luogo di lavoro dove assaggiava e, a distanza, riassaggiava i vini per conoscerli e capirli al meglio. Un ambiente dove il fascino è dato dall’essenzialità, pieno all’inverosimile di bottiglie, contraddistinto da un aroma forte di vini che si mescolano. “Borges parlava di una biblioteca così vasta che le torri che circondavano l’edificio, tutte uguali tra loro, erano la prima bianca e l’ultima nera. Entrare in questa cantina dà una sensazione analoga. I vini, tutti ugualmente grandi, anche se la loro fama è assolutamente diversa, sono il primo bianco e l’ultimo rosso”.
Focus - Chi sostiene il “Comitato decennale Luigi Veronelli” (in ordine di adesione)
Casa Veronelli
Ingruppo
Comune di Bergamo
Bibenda
SGA corporate&packaging
Consorzio Tutela Vini Valcalepio
Guido Berlucchi
Movimento Turismo Vino Emilia Romagna
Consorzio Tutela Moscato di Scanzo
Gruppo Meregalli
Slow Food Italia
Volpe Pasini
Schiopetto
Giacomo Bologna Braida
Ferrari Lunelli
Well Com Comunicazione
Nonino
Cantina Sociale Clavesana
Romano Dal Forno
Col d’Orcia
Giunti Editore
Aspi
Parusso
Fisar
Ais
Masottina
Marchesi Antinori
Tenuta San Guido
Marco Felluga
Ruggeri
Trizero
Fattoria di Nittardi
Allegrini
Galardi
Bertani
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