A Bordeaux, i lavori per la costruzione della “Cité des Civilisations du Vin”, che aprirà al pubblico nel 2016, vanno avanti, ma con qualche intoppo, perché il preventivo di spesa 63 milioni di euro verrà senza dubbio superato. Servono altri 18 milioni, e a metterceli sarà il Comune della città, che all’inizio ne aveva stanziati solo 13 (gli altri 50 arrivano dal coinvolgimento di partner privati), in parte per una sottovalutazione iniziale dei lavori, di almeno 8 milioni di euro, in parte per il considerevole aumento del costo delle terre da acquisire. E poi ci sono i 3,4 milioni di euro di investimento nella “visitor experience technology”, tra cui gli smartphone con il traduttore in otto lingue diverse. “C’è un deficit significativo, inutile negarlo.
L’investimento della città - confida il sindaco Alain Juppé al quotidiano “La Gazette” (www.lagazettedescommunes.com) - è passato da 13 a 31 milioni di euro”. Comunque sia, lo sforzo del comune va visto nell’ottica dell’investimento: una volta completato, il complesso, dovrebbe generare un’economia da 40 milioni di euro l’anno per la città, oltre a creare 200 posti di lavoro nel periodo della costruzione della “Cité” e 250 posti fissi al momento dell’apertura.
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