“Mentre il Governo raccomanda al settore vitivinicolo di moltiplicare i propri sforzi per aumentare la quota ed export e compensare i minori consumi del mercato interno, alcune Amministrazioni regionali rendono impossibile mettere in atto investimenti nella promozione da realizzare anche con il considerevole diretto intervento finanziario degli operatori coinvolti”: ecco uno dei passaggi della lettera, di cui WineNews è venuta a conoscenza, inviata al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina da Confagricoltura, Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc, Assoenologi, Cia e Alleanza delle Cooperative, dopo le critiche sulle gestione dei fondi Ocm lanciate, nei giorni scorsi, da Italia del Vino Consorzio ed Istituto Grandi Marchi.
Una lettera in cui si sollecita un intervento del Ministero, per risolvere “criticità che hanno superato da tempo le condizioni di tolleranza da parte degli operatori”, e si ribadisce, da un lato, “l’utilità e necessità di tornare a riunire il settore, su strumenti da tempo nominati, per esaminare essenziali cambiamenti sulle modalità di gestione dei programmi di promozione. Migliorie Utili ad evitare che programmi di promozione così importanti ed impegni di investimento degli operatori non trovino sostegni adeguati, alla pari di altri competitor che operano nei paesi dell’Unione per il comparto vinicolo”. A firmare i presidenti delle organizzazioni: da Mario Guidi (Confagricoltura) a Sandro Boscaini (Federvini), da Domenico Zonin (Uiv) a Riccardo Ricci Curbastro (Federdoc), da Riccardo Cotarella (Assoenologi) a Dino Scanavino (Cia-Confederazione Italiana Agricoltori) fino a Giorgio Mercuri (Alleanza delle Cooperative).
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