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“Enozioni” a Milano, dal 13 al 15 novembre, con l’Associazione Italiana Sommelier, che celebra il suo Congresso Nazionale n. 49 con convegni, grandi degustazioni di vini italiani e del mondo, il premio al miglior sommelier d’Italia e la guida “Vitae”

Italia
I 50 anni dei Sommelier Italiani di scena a Milano, dal 13 al 15 novembre

Il vino approcciato dal punto di vista degustativo, certo, ma con le implicazioni sociologiche e neurologiche che questo comporta, oltre a focus e degustazioni su alcuni dei territori e dei vini top d’Italia (dal Franciacorta a Trento, dalla Sicilia all’Oltrepò Pavese, da Bolgheri al Lugana, dall’Alto Adige alla Valtellina, dalla Toscana alla Marche) e stranieri (da Bordeaux alla Borgogna, dalla Champagne al Tokaji), la proclamazione del miglior sommelier d’Italia e, ovviamente, la presentazione della guida “Vitae”. Ecco il menu della tre giorni che, dal 13 al 15 novembre, a Milano, vedrà protagonista l’Associazione Italiana Sommelier (www.aisitalia.it), guidata da Antonello Maietta, che oggi conta oltre 32.000 iscritti, e che celebrera il suo Congresso Nazionale n. 49, intitolato “Enozioni”, in due location “simbolo di una Milano forse di nuovo “da bere”, enologicamente parlando”, spiega una nota: la Diamond Tower, in cima ad un grattacielo da cui si vede tutta la città, e al “The Mall”, in una delle più nuove architetture di Porta Nuova.
E proprio da Porta Nova si partirà, il 13 novembre, per la presentazione di “Vitae”, la guida ai vini Ais all’edizione n. 2, con 350 aziende premiate con la massima valutazione di “quattro viti”, e quelle con il “tastevin”, assegnato alle cantine che hanno fatto la storia dei loro territori, tutte in degustazione in un percorso aperto al pubblico (dalle ore 15 alle ore 19,30). Poi, il 14 novembre, alla Diamond Tower, sarà la volta del Congresso Nazionale, con il talk show, dalle ore 11,30, sul tema “Il gusto del vino: quando la sensorialità ha un ruolo sociologico”, in collaborazione con Università Cattolica di Milano e Iulm, dove interverranno Oreste Gerini, dg della Prevenzione e del Contrasto alle Frodi Alimentari del Ministero delle Politiche Agricole, Giuseppe Scaratti, Docente di Psicologia Applicata e Lavoro alla Cattolica che parlerà di “Apprendere l’esperienza del vino. Il gusto come fenomeno socio-materiale”, e Vincenzo Russo, professore associato di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni che approfondirà il tema delle “Emozioni e sensorialità. Il contributo della neuroenologia alla valutazione del gusto e alla comunicazione del vino”. Il 15 novembre, invece, sempre nella Diamond Tower, sarà di scena la finale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia, con il Premio Franciacorta.
Ma, come detto, grande spazio lo avranno anche le degustazioni, non solo con i tasting aperti al pubblico ogni pomeriggio al The Mall, con 350 fra le migliori etichette italiane e internazionali con particolare riferimento a vini di Argentina, Slovenia, Francia e Sudafrica, ma anche con 15 appuntamenti che saranno di scena al Westin Palace Hotel (Piazza della Repubblica), dove nel 1965 nasceva Ais.
Si parte il 14 novembre, con “Franciacorta -Il Metodo Classico allo stato dell’arte”, “Trento - L’eccellenza come tradizione di famiglia”, “Sicilia - Custodi senza tempo di una cultura millenaria, “Oltrepò Pavese - Terra di rigogliosi declivi e orgogliosi caratteri”, “Bolgheri - Quando la personalità dell’uomo domina il carattere del luogo”, “Bordeaux - L’altisonante blasone dei monumentali chateaux”, “Tokaji - Essenza di dolcezza e paradossale equilibrio” e “Borgogna d’eccezione - La predizione di una vita e la vigna come riconoscenza”, cone una incredibile verticale (dal 1966 al 2012) di Beaune Grèves Vigne de l’Enfant Jésus, cru leggendario, vino simbolo della maison Bouchard Père et Fils in Borgogna. Il 15 novembre, invece, sarà la volta di “Lugana - Le cristalline suggestioni del riverbero lacustre”, “Champagne - Il paradigma del fascino che si fa vino”, “Alto Adige - L’eleganza da una prospettiva di alto profilo”, “Valtellina - Radici eroiche nel paradiso degli inferni”, “Toscana - La solidità carismatica di un grande classico toscano”, “Borgogna - Il sacro e inviolabile culto del terroir” e “ “Marche - Corpo e anima nella più sensuale delle complicità”.
“Il Congresso rappresenta, quest’anno più che mai, un’occasione per avvicinarsi e ragionare sul mondo del vino di qualità - si legge in una nota - che “l’Ais 2.0” si propone di promuovere non solo attraverso la capillare attività didattica ma anche conducendo gli appassionati tra i vigneti, in cantina, in un collegamento diretto con le aziende e il territorio. La nuova Ais è quella che apre anche alle tendenze del momento: vini naturali, biologici, biodinamici... Sa dialogare con i vignaioli, dibatte con loro. Li collega al boom della cucina, perché il vino ne è componente essenziale che non può essere marginalizzata”.
“Una passione per il vino che solo a Milano - come testimonia Hosam Eldin Abou Eleyoun, delegato Ais Milano e braccio operativo nell’organizzazione del Congresso Ais - ha fatto segnare una crescita del 25% dei soci iscritti negli ultimi 4 anni”.
Oggi Ais è un’associazione che conta oltre 32.000 soci iscritti. Dei 7.000 partecipanti ai corsi nel 2014, oltre il 30% per cento è costituito da donne. Il 53 % dei soci che hanno frequentato i corsi, hanno ottenuto l’attestato di sommelier. Il 45% degli iscritti ai corsi è costituito da persone appartenenti a una fascia di età compresa tra i 18 e i 45 anni. La sola Lombardia conta nel 2015 4.500 soci (di cui 1700 sono di Milano).

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