“L’affermazione del wine business, sempre più al centro di un Vinitaly che deve essere l’occasione per farlo”, e che sarà “un Vinitaly più grande e con più aziende, con nuove presenze e con sorprese in arrivo dal mondo internazionale. E poiché l’anniversario n. 50 è anche quello della Denominazione d’origine in Italia, festeggeremo insieme a quelle Denominazioni che l’hanno ottenuta nel 1967, l’anno di nascita del Vinitaly, insieme all’indicazione d’area del Chianti che compie 300 anni”. Non cambia, invece, “Opera Wine”, l’ormai tradizionale anteprima di Vinitaly con la degustazione delle cantine d’eccellenza dell’Italia del vino: “abbiamo chiesto ancora di più a “Wine Spectator” una maggiore cura nella selezione e di avere la presenza di almeno un’azienda da ciascuna delle Regioni italiane, ma la formula resta quella di utilizzare un grande media mondiale per parlare ai grandi mercati del mondo”. Dal Forum “Wine2Wine”, di scena oggi e domani a Verona, ecco un salto nel futuro al Vinitaly n. 50, con le anticipazioni a WineNews, del dg Veronafiere Giovanni Mantovani sull’edizione dedicata ai primi 50 anni della rassegna internazionale di riferimento del settore e a mezzo secolo di vino italiano (Verona, 10-13 aprile; www.vinitaly.com).
Fare wine business, spiega il dg Mantovani, “sul quale orienteremo tutte le nostre azioni, vuol dire anche introdurre nuovi servizi nel quartiere fieristico, che viene anche ampliato (di 4.000 mq), e questo vuol dire che sarà un Vinitaly ancora in crescita con nuove aziende e più spazi per il vino italiano ed internazionale. Festeggiare poi l’anniversario n. 50 con una decina di Denominazioni che hanno ottenuto il riconoscimento 50 anni fa sarà un avvenimento molto bello, testimonianza di come la storia del vino italiano sia importante, lunga e fatta di grandi soddisfazioni, e oggi anche di un’attenzione nuova da parte dei mercati internazionali”.
Focus - Il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “investiremo 8 milioni di euro per l’edizione 2016”
“Per il compleanno n. 50 di Vinitaly abbiamo pianificato investimenti per 8 milioni di euro a supporto del wine business, dell’incoming di operatori esteri, del miglioramento delle infrastrutture di servizio per i nostri clienti e per rendere ancora più netta la distinzione fra operatori professionali all’interno della rassegna nel quartiere fieristico ed i wine lover che avranno il proprio riferimento in un evento dedicato nel centro della città. Tutte le attività finalizzate a potenziare il business fieristico sono la priorità del nuovo consiglio di amministrazione”. Lo ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, a “Wine2Wine“.
La strada da percorrere per un comparto che vale per l’Italia oltre 14 miliardi di euro e che, nel 2015, dovrebbe raggiungere il livello record di esportazioni per 5,5 miliardi di euro, sarà sempre di più quella dell’internazionalizzazione. A tal proposito, nell’ambito del Programma nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo per la campagna 2014/2015 sono stati erogati oltre 336 milioni di euro a favore del settore, vale a dire il 99% dei fondi assegnati.
Vinitaly, inoltre, è stata inserita nel Piano di promozione straordinaria per l’internazionalizzazione del made in Italy promosso dal Governo, che rappresenta un efficace contributo accanto alle risorse comunitarie dell’Ocm. “Il Piano straordinario - ha ricordato il dg Veronafiere, Giovanni Mantovani - ha mostrato la propria efficacia anche con un’altra delle manifestazioni di punta di Veronafiere, Marmomacc, che ha accresciuto il numero di delegazioni commerciali e buyer dall’estero e ci attendiamo da Vinitaly un’ulteriore spinta per l’export del vino italiano nel mondo“. L’incoming sarà rafforzato, con azioni specifiche su Paesi target quali Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Polonia, Usa e Canada, Russia, Giappone e Cina e, per i vini naturali e biologici, con un sostegno a specifici operatori su mercati come Nord Europa, Paesi Scandinavi, Germania e Benelux. “L’obiettivo è quello di portare 800 buyer mirati e selezionati, in più rispetto a quelli che tradizionalmente visitano Vinitaly“.
Vinitaly n. 50 “non celebra solo una storia, ma permette di costruire concretamente un pezzo di futuro“ ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in un videomessaggio, ricordando il ruolo chiave di Vinitaly nella realizzazione e gestione a Expo Milano 2015 di Vino - A Taste of Italy, in assoluto il primo padiglione dedicato al vino nella storia di un’Esposizione Universale. “Questi 50 anni hanno raccontato la storia del vino italiano, dai problemi alle opportunità, dai momenti difficili alle grandi occasioni - ha affermato il Ministro Martina - on questi anni Vinitaly è stata in tutto e per tutto l’agenda che ha consentito al vino italiano di costruirsi, rinnovarsi e raccontarsi per fare salti di qualità in avanti. Noi ci siamo e dobbiamo cooperare e continuare a lavorare con una sinergia tale da portare risultati concreti per il comparto e per l’intero Paese“. Cinquantesima edizione che, appunto, per il presidente Danese “sarà un nuovo inizio, con la ferma intenzione di narrare anche i prossimi cinquant’anni della storia del vino italiano“.
Tra le novità di Vinitaly 2016, ci sarà anche il nuovo Premio Enologico Internazionale “5 Star Wines“, il nuovo Premio Internazionale, destinato solo ai vini che raggiungeranno e supereranno i 90 centesimi nel giudizio espresso da commissioni composte da esperti internazionali specializzati per area geografica di provenienza dei vini, con una giuria internazionale presieduta da Ian D’Agata, direttore scientifico di Via - Vinitaly International Academy.
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