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Con due sperimentazioni già concluse, una sui vini senza solfiti aggiunti ed una sulla riduzione dei trattamenti chimici, ed altre in fase di sviluppo, il Wine Reaserch Team punta sulla ricerca, al centro del Forum di scena a Villa Sandi il 16 luglio


Con due sperimentazioni già concluse, una sui vini senza solfiti aggiunti ed una sulla riduzione dei trattamenti chimici, ed altre in fase di sviluppo, dai portainnesti resistenti alla siccità agli ibridi resistenti, dalla viticoltura di precisione ai lieviti autoctoni e la biodiversità, il progetto Wrt - Wine Reaserch Team, che riunisce in un progetto di ricerca comune 28 aziende, (da Falesco a San Patrignano, da Coppo a Di Majo Norante, da Leone De Castris a Terre De La Custodia, da Villa Sandi a La Madeleine della famiglia D’Alema, da Genagricola a Futura 14 della famiglia Vespa, solo per citarne alcune), punta forte sulla ricerca scientifica applicata alla viticoltura e all’enologia italiana, con particolare attenzione alla sostenibilità, per produrre vini ancora più buoni e sani, affinché il vino sia sempre moderna e millenaria fonte di piacere, con un Forum di respiro internazionale di scena sabato 16 luglio nella storica Villa Sandi di Crocetta del Montello (Treviso), grazie all’intuizione di Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi e Unione Mondiale degli Enologi, che coinvolgerà il mondo accademico, le aziende e le cooperative (www.wineresearchteam.it).

“Il progetto Wrt coinvolge per ora una trentina di aziende del settore, dislocate su tutto il territorio nazionale - racconta Cotarella - e ha già raggiunto notevoli traguardi. Sono aziende che, seguendo un Comitato Scientifico dedicato esclusivamente al programma, sperimentano la viticoltura e l’enologia del futuro. Esso lega l’indiscussa eccellenza produttiva mondiale del nostro Paese con la ricerca applicata alla più grande sostenibilità territoriale, viticola, enologica e economica. Il numero delle aziende coinvolte - conclude Cotarella - sta aumentando con nuove sperimentazioni su lieviti indigeni, gestione dell’ossigeno e collaborazioni con nuovi professionisti”. Giancarlo Moretti Polegato, padrone di casa al Forum di sabato 16 luglio, ha invece ricordato che “Villa Sandi ha fatto della sostenibilità una propria bandiera. Abbiamo aderito a Wrt sin dal primo momento, abbiamo messo a disposizione delle vigne per le ricerche sperimentali e siamo orgogliosi di ospitare questo primo importante Forum”.

Tra i relatori, il professor Attilio Scienza, docente di viticoltura all’Università di Milano, che darà informazioni anche sulla “valutazione dei punti di forza e di debolezza di un vigneto attraverso le tecniche della viticoltura di precisione, grazie alle quali si ottimizzano i rapporti tra il vitigno e l’ambiente, consentendo così al vitigno di esprimere le sue potenzialità genetiche, fornendo vini di elevata qualità, ma con il minor impiego di risorse energetiche”. Il professor Fabio Mencarelli,

docente di enologia all’Università della Tuscia di Viterbo, riferirà che “i trattamenti post raccolta dell’uva da vino possono diventare dei mezzi estremamente importanti per esaltare le caratteristiche aromatiche di talune varietà senza dove ricorrere a lieviti o a tecnologie invasive”.

Ma all’appuntamento ci saranno anche i rappresentanti delle maggiori aziende vitivinicole italiane, compressi i grandi gruppi assicurativi, il giornalista Bruno Vespa, nelle vesti di produttore, con la sua cantina, Futura 14, in Puglia, Floriano Zambon, presidente delle Città del Vino, e Marco Sabellico, tra i fondatori del “Gambero Rosso”.

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