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Più rossi che bianchi, con una bottiglia su tre venduta tra i 3 e i 5,99 dollari, anche se a crescere di più sono i vini dai 12 dollari in su. Al top Chardonnay, Cabernet Sauvignon e “blend”. Le vendite di vini da tavola in Usa, secondo Nielsen

Italia
Le vendite di vini da tavola in Usa, secondo Nielsen

Continuano a crescere in consumi di vino in Usa, mercato enoico n. 1 al mondo e primo partner straniero per il Belpaese, che negli States è leader in volume e valore: secondo i dati Nielsen, le vendite di vini fermi da tavola per il consumo domestico in outlet, liquor e convenience store, nelle ultime 52 settimane (rilevazioni aggiornate a metà agosto 2016, riporta “Wine Industry Insight), si sono attestate a 13,6 miliardi di dollari, in crescita del 4,9%, per 162,2 milioni di casse da 9 litri, a +1,9%, con un prezzo medio a bottiglia di 7,02 dollari. Il 73% è rappresentato dal vino made in Usa, che vale 9,9 miliardi di dollari (+5,4%), mentre in vini di importazione valgono il 27% della quota di mercato, con 3,6 miliardi di dollari (+3,5%). Tra le fasce di prezzo, se il grosso è ancora concentrato in quella tra 3 e 5,99 dollari, che vale il 30,2% del mercato (con 4,1 miliardi di dollari di fatturato, +1,1%) e in quella tra 9 e 11,99 dollari, che pesa per il 23,2% (con 3,1 miliardi di dollari, in crescita del +7,7%), a crescere di più sono le fasce di prezzo più alte: quella tra i 12 ed i 14,99 dollari fa +11,1%, a quota 1,8 miliardi di dollari, il 13,6% del mercato, quella tra i 15 d i 19,99 dollari +12,3% (8,3% delle vendite totali), e quella oltre i 20 dollari sale del +10,5%, a quota 945 milioni di dollari (6,9% del totale). Segno che la spinta alla “premiusisation” in atto da tempo è ancora vigorosa.
Anche se una quota importante di mercato è ancora appannaggio della fascia tra i 6 e gli 8,99 dollari, che vale 1,6 miliardi di dollari (11,9% del totale), mentre sempre più marginale quella delle bottiglie fino a 2,99 dollari, a quota 790 milioni di dollari (5,8% del totale).
A livello di tipologie, i vini rossi continuano a dominare la scena in valore, con 7 miliardi di dollari (+5,5%) , mentre in bianchi valgono 5,8 miliardi (+4,1%) e i rosati 796 milioni di dollari (+5,7%).
E, in un mercato ancora molto orientato dai varietali, lo Chardonnay (2,5 miliardi di dollari, il 18,6% del totale) ed il Cabernet Sauvignon (2,2 miliardi, 16,6%) dominano incontrastati, seguiti dai vini da blend (che valgono 1,9 miliardi di dollari, 13,9% del mercato), pressoché tutti da vini rossi (1,6 miliardi di dollari). A completare la “top five” il Pinot Grigio (1,2 miliardi di dollari, 8,9% del totale) e il Pinot Nero (987 milioni di dollari, 7,2% del totale) e poi, via via Merlot, Sauvignon Blanc, Moscato, il White Zinfandel (il rosato a base di Zinfandel), Malbec, Riesling, Zinfandel e Syrah.

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