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Doc delle Venezie, verso la prima vendemmia della nuova denominazione nata tra Veneto, Friuli e Trento, per valorizzare il Pinot Grigio italiano (il 43% di quello mondiale). Con il Consorzio, guidato da Albino Armani, che prende forma

La vendemmia 2017 sarà la prima di quella che molti leggono come “the next big thing” del vino italiano e mondiale, ovvero la Doc delle Venezie, alias “Doc del Pinot Grigio”, che mette insieme, tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trento, oltre 20.000 ettari di vigna, con un pontenziale di produzione di 260.000 milioni di bottiglie, il 43% del Pinot Grigio del mondo. E il Consorzio Doc delle Venezie, nato per governarla, guidato dal presidente Albino Armani, sta prendendo forma, passando dalle parole e dai programmi ai fatti, e cercando di mettere insieme non solo i produttori, ma anche i viticoltori. “L’abbassamento delle rese di produzione obbligatorie saranno foriere di un miglioramento delle già ottime performance del Pinot Grigio - ha annunciato, in un incontro in Coldiretti, Armani - si tratta dell’inizio di nuovo percorso che dovrà produrre altri miglioramenti che vanno dall’aspetto organolettico al reddito delle aziende agricole. Per questo è importante che i vitivinicoltori divengano parte attiva del sistema chiedendo di divenire soci del consorzio di tutela, per dare la giusta forza all’ente sia per i numeri della rappresentanza che per la questione economica, aspetto fondamentale per la promozione”.

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