Il raccolto delle olive è già iniziato, anticipato e difficile per le bizzarrie climatiche, come per le altre coltura agricole, ma atteso con trepidazione come ogni anno, e l’olio è protagonista di una serie di eventi segnalati nell’agenda di WineNews e dedicati alle sue storie, da sempre capaci di affascinare grandi e piccini, sullo sfondo dei suggestivi uliveti nei territori più vocati. Si parte con la “Bella di Cerignola”, protagonista de “La più bella sei tu”, il primo “Festival Nazionale dell’Oliva da tavola” nella sua culla nel Tavoliere delle Puglie, con la collaborazione di Carlo Cambi, firma autorevole del giornalismo enogastronomico italiano, ed omaggio all’oliva da mensa che già da alcuni anni ha ottenuto dall’Ue il riconoscimento Dop Bella della Daunia, ma anche occasione per porre l’attenzione sul patrimonio dell’olivicoltura, importante risorsa economica e sociale del territorio italiano, con il mercato, laboratori, convegni e mostre (20-22 ottobre; www.lapiubellaseitu.com). Aspettando un’altra prima volta: la “Camminata tra gli olivi”, la prima giornata nazionale con passeggiate e degustazioni nei frantoi e nelle aziende, pane e olio in primis, per appassionati e famiglie alla scoperta della cultura dell’olio italiano e dei suoi paesaggi, promossa dalle Città dell’Olio, con il Patrocinio del Parlamento Ue, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Ambiente (29 ottobre; www.camminatatragliolivi.it), con itinerari ed esperienze inedite in oltre 120 Comuni in 18 Regioni, dal Trentino alla Sicilia. Intanto riparte anche il “Girolio d’Italia”, il tour promosso dalle Città dell’Olio per accendere i riflettori sul connubio tra la nostra tradizione culinaria basata sulla Dieta Mediterranea e il territorio da cui nasce, tra degustazioni, convegni, visite ad aziende e frantoi e mostre, con tappe in Puglia a Torremaggiore (fino al 15 ottobre), Vallefiorita in Calabria (18-19 novembre), in Campania a Controne (25-26 novembre), fino alle ultime tappe in Toscana a San Casciano in Val di Pesa (2-3 dicembre) e a Larino in Molise (16-17 dicembre; www.girolio.cittadellolio.it).
“Sfogliando” l’agenda degli eventi da non perdere dal Nord al Sud del Belpaese, in Alto Adige è di scena “ Autochtona”, il Forum dei vini autoctoni italiani in programma con l’edizione n. 14 a Fiera Bolzano (16-17 ottobre, in contemporanea con “Hotel”, Fiera internazionale specializzata per hotellerie e ristorazione; www.autochtona.it), occasione unica per degustare alcuni dei vini meno diffusi e più identitari del Belpaese, con oltre 300 le etichette esclusivamente da vitigni autoctoni e produttori da tutta Italia, piccole e medie aziende. Da Nord a Sud, saranno tanti i vitigni protagonisti, dalla Pallagrello alla Freisa d’Asti, dal Rossese alla Malvasia Puntinata, dalle Uve del Tundè all’Ucelùt, Famoso, Panzale, Marzemino e molti altri, e a rinnovare la partnership con la rassegna ci sarà anche Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane (www.vinarius.it). Tra gli appuntamenti più attesi, “Autoctoni che passione!” con le migliori etichette in degustazione premiate con gli “Autochtona Award” da una giuria di wine journalist italiani e internazionali. E il 18 ottobre, in contemporanea c’è anche Vinea Tirolensis, l’appuntamento con i vignaioli altoatesini, che apriranno anche le porte delle loro cantine - da Malojer alla Tenuta Rottensteiner, da Colterenzio a Ignaz Niedrist, dalla Cantina Valle Isarco alla Tenuta Köfererhof - con la regia del Consorzio Vini Alto Adige. Ma è tempo anche di “Giornate del Riesling”, la “regina delle uve bianche” in primo piano a Naturno, fino al 12 novembre, tra degustazioni con i produttori nel giardino d’inverno dell’Albergo Unterstell (con una verticale di Riesling di Markus Molitor, che con la sua tenuta nella regione vinicola della Mosella si annovera tra i produttori di Riesling più importanti e più interessanti al mondo), tour enologici nelle cantine della Val Venosta, delizie per il palato con gli chef, momenti di dibattito (le famiglie Platzner della Tenuta Falkenstein e Aurich dell’azienda Unterortl parleranno della viticoltura ad alta quota, dei terroir, della coltivazione della vite e della vinificazione), notti Wine & Music e con l’edizione n. 12 del Concorso nazionale di Riesling, con una giuria specializzata composta da esperti e intenditori italiani e stranieri che degusterà e giudicherà 66 Riesling italiani dell’annata 2016, di cui quasi la metà altoatesini, per poi determinare il vincitore del premio Riesling Gold (www.rieslingtage-suedtirol.merano-suedtirol.it). Prosegue anche “Vino culti-Vivere il vino” (fino al 14 novembre; www.merano-suedtirol.it), l’appuntamento autunnale per eccellenza di Merano e Tirolo con la cultura del vino e i piaceri per il palato, e dove fino al 15 ottobre si celebra anche la “Festa dell’Uva”. In Trentino, fino al 29 ottobre, è di scena la kermesse di eventi DiVin Ottobre - L’autunno colora la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, tra passeggiate e degustazioni alla scoperta di colori, profumi e sapori autunnali, in cantine come Monfort e Mezzacorona (20 ottobre), La-Vis (27 ottobre) e Mori Colli Zugna (28 ottobre), e con eventi come le “Caneve Aperte” a Cembra Lisignago, con una cena itinerante a tappe dall’aperitivo al dolce, dalla carne salada ai tortèi de patate, dalla luganega allo speck, dai canederli trentini agli strauben, e nei calici il Cembriani Doc, accompagnata da musica folk e canti della tradizione montanara (14 ottobre; www.cembranidoc.it), ma anche “La Vigna Eccellente” dedicato al Marzemino ad Isera (27-29 ottobre; www.tastetrentino.it).
In Lombardia, a Milano, proseguono gli appuntamenti con le bollicine francesi e italiane di e al Peck Italian Bar, con le cene con menu degustazione nelle quali ogni piatto - creato dalla chef Patrizia Finotti - viene elaborato in abbinamento allo Champagne Perrier-Jouët (12 novembre), al Franciacorta di Bellavista (23 novembre), allo Champagne Laurent-Perrier (6 dicembre) e al Franciacorta di Ca’ del Bosco (13 dicembre; www.peck.it). E sarà un weekend con con il naso nel calice quelo di scena il 14 e il 15 ottobre all’Hotel Magna Pars Suites, sempre a Milano, per l’anniversario n. 10 dell’attività di formazione di sommelier dell’Aspi-Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, con un grande Banco d’Assaggio, l’apertura al pubblico della Finale del Concorso per il Miglior Sommelier d’Italia ed esclusive Masterclass riservate agli operatori (www.aspi.it). Ma, soprattutto, torna “Milano Golosa”, edizione n. 6 dell’evento creato dal Gastronauta Davide Paolini (Palazzo del Ghiaccio, 14-16 ottobre; www.milanogolosa.it), attorno al tema della cucina concreta, una dedica ad una cucina sobria e popolare come il panino italiano o un piatto in trattoria assoluti protagonisti, con 200 artigiani del cibo da tutta Italia, e non solo, PaniniAmo, nuova area nata con la collaborazione della Fondazione Accademia del Panino Italiano e con le 10 più importanti paninoteche del Belpaese, tra assaggi e laboratori, show cooking degli osti delle Premiate Trattorie Italiane, e il vino: sei master class con WineMi - la rete che raggruppa 5 enoteche storiche milanesi: Enoteca Eno Club, Cantine Isola, La Cantina di Franco, Enoteca Ronchi, Radrizzani Drogheria Enoteca - da un viaggio in Sicilia con Planeta a Col d’Orcia con una verticale del Rosso di Montalcino, da Cantina della Volta con i Metodi ClassicO applicati alle uve autoctone emiliane a un approfondimento sul Verdicchio con Villa Bucci, da Les Cretes con i vini estremi della Val d’Aosta ad una degustazione di rum con Zafra, e un seminario (16 ottobre) dedicato a “B&B Bollicine e Biodinamica” nei territori di Valdobbiadene, Franciacorta, Oltrepò Pavese con le cantine Cà del Vent, Cà dei Zago e Fausto Andi. E il 18 ottobre alla Vigna di Leonardo alla Casa degli Atellani arriva il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, con una degustazione-narrazione con Innocente Nardi, presidente del Consorzio, condotta da Giorgio Rinaldi dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier, ed accompagnata dalle proposte musicali del sound sommelier Paolo Scarpellini (www.prosecco.it). Il “Giro d’Italia in 80 vini” Grandi Vigne, il marchio creato da Iper, La grande i che riunisce i vini d’eccellenza di piccoli produttori italiani (35, ad oggi, con 80 vini) e che celebra i suoi primi 10 anni con un tour in cui degustare i vini selezionati di questo brand esclusivo e conoscere la loro storia, con i consigli dei sommelier, fa tappa invece all’Iper Arese (21-22 ottobre; www.iper.it). E proseguono gli eventi che celebrano un territorio italiano eletto European Region of Gastronomy 2017: la Lombardia Orientale, nel progetto Erg-East Lombardy 2017 (www.eastlombardy.it), come “Arte e gastronomia: il colore del gusto”, rassegna gastronomica nei ristoranti di Cremona in occasione della mostra “Genovesino, natura e invenzione nella pittura del Seicento” le cui opere ispirano gli chef in menu colorati (fino al 6 gennaio). E c’è anche un ritorno: quello di “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”, il Concorso enologico internazionale, edizione n. 13, unico al mondo dedicato ai vini Merlot e Cabernet e ai loro tagli con il patrocinio Oiv-Organisation International de la Vigne et du Vin sottoposti ad una giuria di esperti italiani e stranieri, che si riunirà il 20 ottobre nella Corte Berghemina affacciata sul Castello di Pagazzano, tra la Valcalepio ed il territorio di Bergamo, per poi presentarli al pubblico in un grande banco d’assaggio il 21 e il 22 ottobre nella Porta Sant’Agostino in Bergamo Alta, accompagnato da una speciale edizione di “BereBergamo” con i vini dei Vignaioli Bergamaschi e delle aziende del Consorzio Tutela Valcalepio (con il ricavato devoluto alla Onlus Nepios; www.emozionidalmondo.it). Il 21 ottobre, si parlerà anche di territorio e salute, nel Simposio tecnico scientifico “Bevi Il tuo Territorio e Sarai Sano” alla Camera di Commercio di Bergamo, con Rachel Radmilli, docente del Dipartimento di Antropologia dell’Università di
Malta, Kevin Schembri, professore del Dipartimento di Genetica e Comunicazione Cellulare dell’Università di Malta, Pierre Courjault-Radé, docente del dipartimento di Geoscienza ambientale dell’Università degli Studi di Tolosa, e Andrea Casadei di Grow The Planet che presenterà in anteprima il progetto Valcalepio Wine Ambassador, e con la presentazione in anteprima e
direttamente dall’autore del nuovo testo del professor Mario Fregoni “Le viti native americane ed asiatiche. Prontuario dei Portinnesti e delle varietà”. Infine, si fa un salto anche in Valtellina, dove lo storico ristorante del Grand Hotel Posta “1862” a Sondrio propone golosi menu autunnali per esaltare i sapori non solo del territorio ma anche cercando oltre: dalle specialità spagnole e svizzere (con lo chef Valmiro Pasini dell’hotel Palace di St. Moritz, il 19 ottobre) ai profumi del mare (fino al 14 dicembre; www.grandhoteldellaposta.eu).
In Piemonte, lo storico ristorante Del Cambio a Torino ha inaugurato la stagione delle serate in cantina, per degustare i vini di grandi produttori di Langa e del mondo, accompagnati dal sommelier Davide Buongiorno e da un menù conviviale firmato dallo chef stellato Matteo Baronetto, immersi nella suggestiva atmosfera del “Tavolo della Cantina”, il nuovo spazio collocato nelle fondamenta fisiche e spirituali del ristorante, le cantine seicentesche, più antiche dello stesso locale, un caveau che conserva oltre 19.000 bottiglie e ben 2.200 etichette pregiate: nei calici il Ghemme di Torraccia Piantavigna (18 ottobre), il Barbaresco del Castello di Neive (25 ottobre), i vini di Michele Chiarlo (8 novembre), La Bussia di Prunotto (15 novembre), i grandi bianchi di Jermann (22 novembre), il Torgiano di Lungarotti (29 novembre), e
i grandi vini del Collio Goriziano di Gravner (6 dicembre; www.delcambio.it). In Friuli, illycaffè e Università del Caffè, aprono le porte della sede di via Flavia a Trieste a tutti gli appassionati di caffè e non, per scoprire come nasce il blend unico illy divenuto ormai simbolo del made in Italy, i un calendario di appuntamenti tra visite dell’azienda e corsi di degustazione (fino al 30 novembre; www.unicaffe.illy.com). Fino al 20 novembre, 25 tra i migliori ristoranti del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si sfidano al “Festival Triveneto del Baccalà - Trofeo Tagliapietra” a colpi di ricette originali e creative a base di stoccafisso e baccalà salato, con i giudizi tra i clienti, chiamati dalla Dogale Confraternita del Baccalà mantecato, dalla Venerabile Confraternita del Baccalà alla vicentina, dalla Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati in collaborazione con Tagliapietra e Figli srl, una delle aziende leader in Italia nell’importazione, lavorazione e commercio di prodotti ittici in particolare del merluzzo (galà finale alla Cantina Sociale di San Bonifacio a Verona, il 4 dicembre www.festivaldelbaccala.it). In Veneto, Verona torna ad animarsi con “Hostaria Verona”, edizione n. 3 del Festival del vino e della vendemmia a cura dell’Associazione Culturale Hostaria in collaborazione con il Comune (13-15 ottobre; www.hostariaverona.com), con cantine del territorio e di tutta Italia - dal Valpolicella al Custoza, dal Bardolino al Lugana, dal Soave al Lessini Durello (con “Aspettando Durello&Friends-L’aperitivo diffuso”; www.montilessini.com) - e le “sbecolerie” con le “stuzzicherie”, gli “spuncioti” e i piatti della tradizione locale, tra degustazioni, incontri, visite guidare, arte, musica e divertimento a Castelvecchio, via Roma, Piazza Bra, Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e il dopofestivale dedicato alle birre artigianali nel Lungadige San Giorgio. Nuova tappa per il Festival Franciacorta, che il 16 ottobre sarà a Sarego (Vicenza), nella splendida Villa Da Porto La Favorita, con un banco d’assaggio con oltre 40 cantine - da Villa Franciacorta a Barone Pizzini, da Bellavista a Guido Berlucchi, da Castello Bonomi-Paladin a Contadi Castaldi, da Marchesi Antinori Tenuta Montenisa a Monte Rossa, da Quadra a Ricci Curbastro, da Uberti a Villa Crespia, per citarne solo alcune - ed i seminari “Franciacorta a spasso nel tempo: verticale di Dosaggio Zero dal 2013 al 2009” e “Franciacorta Satèn: tecniche e segreti della tipologia più esclusiva” (www.franciacorta.net). E, fino al 12 novembre, a San Zeno di Montagna (Verona), è di scena “San Zeno Castagne, Bardolino & Monte Veronese”, il mese dedicato ai prodotti tipici del territorio con menù degustazione nei ristoranti (www.ristosanzeno.it).
In Emilia Romagna, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla Fao, il 15 ottobre, i Musei del Cibo della Provincia di Parma propongono numerose iniziative, tra visite guidate, labortatori, corsi e giochi, per grandi e bambini, per scoprire i prodotti tipici del territorio: dal Museo del Prosciutto (Langhirano) al Museo del Salame (Felino), dal Museo del Vino (Sala Baganza) al Museo del Pomodoro e quello della Pasta (Corte di Giarola-Collecchio), dal Museo del Parmigiano Reggiano (Soragna) al Museo d’Arte Olearia (San Secondo Parmense; www.museidelcibo.it). Al Castello di Levizzano Rangone a Castelvetro di Modena torna invece “Terre di vite” (14-15 ottobre; www.terredivite.it), con i vini e le storie di produttori provenienti da tutta Italia, nell’evento organizzato da Barbara Brandoli dell’associazione Divino scrivere di Modena, tra degustazioni guidate, seminari, iniziative letterarie e musica. Il Movimento del Turismo del Vino Emilia Romagna, in collaborazione con Go Wine, si presenta a Bologna in “Io bevo Emilia Romagna”, evento degustazione di scena il 16 ottobre all’Hotel Relais Bellaria, e un viaggio con le aziende nelle Denominazioni e nei territori della Regiono, con una delegazione di cantine del Movimento del Turismo del Vino della Lombardia (www.mtvemiliaromagna.it). In Toscana, Lorenza Sebasti e Marco Pallanti, il 15 ottobre tra le colline del Chianti Classico, inaugurano “Untitled”, l’installazione d’arte n. 15 della rinomata collezione site-specific del Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, opera della grande artista americana, Roni Horn (www.castellodiama.com). Firenze ospita invece “Wine&Art Charity event”, una degustazione ed una mostra per costruire un parco giochi in un asilo a Betlemme, fino al 15 ottobre nella Chiesa di S.Salvatore in Ognissanti, promosse dall’associazione Onlus “Obiettivo Francesco”, in collaborazione con Florence Art Gallery, Consorzio del Chianti, Consorzio Chianti Rufina, Delegazione Ais Firenze, Associazione Borgo Ognissanti e Andrea Masi delle Cantine Fratelli Bellini (www.consorziovinochianti.it). Ed è ripartita anche “Spoon”, la kermesse di chef stellati ai fornelli del Ristorante Borgo San Jacopo con lo chef Peter Brunel: da Antonio Guida (16 ottobre) a Philippe Lévéillé (16 novembre), da Carlo Cracco (20 novembre) a Mauro Uliassi (4 dicembre; www.borgosanjacopo.it). Un evento originale? La “Festa della Zucca - Pesa la Zucca!” a Foiano della Chiana (14-15 ottobre; www.decorazolla.it), dove arriveranno da tutta Italia le zucche più grandi per sfidarsi sulle bilance, tra assaggi, vendita e mercato artigianale. Ci si sposta in Maremma con i vini del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana protagonisti della prima edizione di “Girogustando nei Borghi di Maremma”, un tour dell’enogastronomia con appuntamenti “a quattro mani” con i ristoranti di Vetrina Toscana del territorio che ospitano chef di altre località (il 18 ottobre al Ristorante Agriturismo il Melograno di Alberese con il Ristorante I Diavoletti di Capannori e le etichette di La Chimera d’Albegna e Tenuta Casteani, e il 24 novembre al Ristorante Il tufo allegro di Pitigliano che ospita il Ristorante Il Gallo Nero di Siena con i vini di Rocca di Frassinello e Roccapesta; www.consorziovinimaremma.it).
Nel Lazio, a Roma, nasce il nuovo progetto dello chef Oliver Glowig al Mercato Centrale: “Un brunch da chef”, tutte le domeniche dal 15 ottobre, sarà possibile gustare un ricco buffet e ordinare piatti à la carte preparati espressione in versione show cooking (www.mercatocentrale.it). In Umbria torna “Eurochocolate 2017”, il Festival internazionale del cioccolato, a Perugia (fino al 22 ottobre; www.eurochocolate.com), che accorda i suoi strumenti per proporre ai golosi “Tutta un’altra musica”, abbracciando le sette note per i dieci giorni più golosi dell’anno all’edizione n. 24, con la tradizionale istallazione, il Maxi Choco Piano, un pianoforte di 4 metri, ricoperto di oltre 1.500 tavolette al cioccolato fondente e al cioccolato bianco firmate Nestlé Perugina, e “Musica di Buon Gusto” , la mostra di strumenti musicali in cioccolato, riprodotti a grandezza naturale, a Palazzo dei Priori. In tutta Italia, infine, prosegue la maratona di “Cantine Aperte in Vendemmia”, nelle cantine del Movimento Turismo del Vino (www.movimentoturismovino.it), dal Piemonte (fino al 16 ottobre) alla Campania (fino a fine ottobre), dalla Lombardia (per tutto settembre) al Veneto (fino al 22 ottobre).
Focus - La stagione delle Guide è già iniziata, ma ora entra nel vivo: Slow Food, L’Espresso, Seminario Veronelli, Associazione Italiana Sommelier, Gambero Rosso, Fondazione Italiana Sommelier e Luca Maroni presentano le edizioni 2018 fino all’anno prossimo
La stagione delle Guide è già iniziata, ma ora entra nel vivo ed è lunghissima, con la presentazione delle edizioni 2018 delle principali “voci” della critica enogastronomica nazionale che arriva fino all’anno prossimo. Dopo il tradizionale avvio in largo anticipo, già in estate, con le Corone di “ViniBuoni d’Italia” 2018, edita da Touring Editore, seguita, solo qualche giorno fa, dallo svelarsi dei “faccini” assegnati ai migliori vini dalla “Guida Essenziale ai Vini d’Italia” 2018 di Daniele Cernilli, il 14 ottobre è la volta dei vini della Chiocciola con “Slow Wine” 2018 di Slow Food, nella rassegna “gastro-letteraria” Food&Book a Montecatini Terme. Con un ritmo sempre più serrato, il 19 ottobre nella consueta location della Stazione Leopolda a Firenze, tocca alle classifiche delle Guide 2018 de L’Espresso, “Vini d’Italia” e “I Ristoranti d’Italia” (che festeggia 40 anni con il nuovo simbolo del “Cappello d’Oro” ai “Nuovi Classici”, già argomento di dibattito dopo le anticipazioni sui premiati a Ferragosto, affidate a Licia Granello su “La Repubblica”). Quindi un vero e proprio tour de force per gli addetti ai lavori: il 20 ottobre Venezia è la cornice dei migliori vignaioli d’Italia e dei vini più “capaci di racconto”, come li definiva il maestro Gino Veronelli, della “Guida Oro I Vini di Veronelli” 2018 del Seminario Permanente Luigi Veronelli, alla Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore; il 21 ottobre tocca a “Vitae” 2018, la Guida dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier, di scena al The Mall a Milano, tra “Tastevin” e “Quattro Viti”, ma anche “Frecce di Cupido” e “Salvadanai”; il 22 e il 23 ottobre, invece, a Roma il Gambero Rosso presenta “Vini d’Italia” e “Ristoranti d’Italia” 2018, con i Premi Speciali ed i “Tre Bicchieri” all’Auditorium del Massimo, e il giorno successivo con la cena delle Tre Forchette all’Hotel Sheraton. Dopo una pausa, con “Bibenda” 2018, Fondazione Italiana Sommelier festeggia le venti edizioni con i migliori vini e ristoranti top del Belpaese (già online, e poi a fine ottobre, ndr), nel gran galà il 18 novembre all’Hotel Rome Cavalieri (con un nuovo riconoscimento, il “Premio Giacomo Tachis” al miglior enologo del 2017). Last but not least, però nel 2018, dal 15 al 18 febbraio a Roma, anche Luca Maroni svela il suo “Annuario dei migliori vini italiani” 2018 (in uscita a novembre, ndr) nell’evento dedicato a “Il Buono e Il Bello”, al Salone delle Fontane all’Eur. Infine, anche Go Wine presenta le etichette selezionate dall’edizione 2018 del volume “Cantine d’Italia”, il 24 ottobre allo StarHotel President a Genova.
Focus - Masseto, Sperss, Brunello, Tignanello e Solaia, Sassicaia, Monfortino, e poi Romanée Conti, Roederer, Haut Brion, Roumier e Coche-Dury, in asta con Pandolfini per le Guide L’Espresso e non solo, in una “due giorni d’incanto” a Firenze (19-20 ottobre)
Il “re” delle aste, il Masseto, annata 2001 (stimato 3.000-6.000 euro), e il Brunello di Montalcino Riserva Soldera Case Basse di Gianfranco Soldera in più annate, compresa quella del 1986 (1.300-2.500 euro), ma anche il Rosso dei Vigneti di Brunello Case Basse del 1975 in formato Magnum (1.000-2.000 euro); e, ancora, il Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 2005 (3 bottiglie stimate 800-1.600 euro) e 2002 (sei bottiglie stimate 1.800-3.600 euro) e, della stessa annata, la versione Magnum (700-1.400 euro). Quindi, la Borgogna con una grande selezione di Ramonet in formati e tipologie diverse di Cru, così come la selezione di Champagne: dal Dom Perignon Oenotheque, in più annate 1996 e 1971, al Cristal Roederer 1990 (una bottiglia da 6 litri a 5.000 euro, fino al Krug Clos du Mesnil; anche Romanée Conti è ben rappresentata con tutti i suoi vini, in primis con il top lot Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti 1992 (5.000-10.000 euro); infine, i Bâtard-Montrachet Domaine Ramonet 2013 e 2011 (rispettivamente 2.000-4.000 euro e 1.000-2.000 euro), il Bienvenue-Bâtard-Montrachet Domaine Ramonet 2012, e due casse Groupe Duclot Bordeaux Prestige Collection 2008 e 2007 con gli Château più prestigiosi (3.500-7.000 euro ciascuna). Sono questi solo alcuni dei lotti più prestigiosi sotto il martelletto di Pandolfini, nell’asta dedicata ai “Vini da Collezione” che torna alla Stazione Leopolda a Firenze, il 19 ottobre, per accompagnare come da tradizione la presentazione delle Guide 2018 de “L’Espresso”, rinnovando la collaborazione con il Gruppo Editoriale, con una selezione di vini appositamente studiata per l’evento. Ma non solo, perché la due giorni di vendita all’incanto proseguirà anche il 20 ottobre, a Palazzo Ramirez-Montalvo, con due sessioni dedicate a “Vini pregiati da importanti cantine italiane”: nella prima ci saranno lotti di eccellenze italiane provenienti da un’unica proprietà, nella seconda etichette eccellenti italiane e d’oltralpe provenienti tutte da collezioni private italiane.
Si parte il 19 ottobre (ore 14.30), con la vendita all’incanto, di fronte alla platea di collezionisti, ma anche grandi chef, ristoratori, media ed addetti ai lavori, che si aprirà con una selezione delle etichette italiane ed internazionali più importanti in annate, diversi formati e confezioni varie. Il 20 ottobre, invece, le etichette in asta nella prima sessione (al mattino) provengono da una collezione costruita nel tempo grazie al gusto e all’attenzione nel selezionare le eccellenze della produzione italiana, scrupolosamente conservate dal proprietario dalla fine degli anni Settanta ad oggi: Luciano Sandrone, Elio Altare, Bartolo Mascarello, Paolo Scavino, Aldo Conterno, La Spinetta, Mauro Veglio, Domenico Clerico, Gaja, Antinori con Tignanello e Solaia, Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Castello di Ama, Altesino, Campogiovanni, Salvioni e Biondi Santi, sono solo alcune delle griffe più prestigiose. Si segnalano, ad esempio, il Barolo Cannubi Boschis Luciano Sandrone 1986 (con una stima di 750-1.500 euro), lo Speers Gaja 1989 (1.600-3.200 euro), il Tignanello 1990 (700-1.400 euro) e il Solaia 1987 e 1982 di Antinori (rispettivamente 700-1.400 euro e 750-1.500 euro), ed il Sassicaia della Tenuta San Guido in più annate e formati tra cui il 1990 (1.000-2.000 euro) e 1988 (12 bottiglie stimate 2.000-4.000). Ma anche un Masseto 2001 (1.500-3.000 euro) e più lotti di Ornellaia tra cui 2 Doppia Magnum del 1991 (650-1.300 euro) e una selezione di 12 bottiglie, sei del 2000 e sei del 1990 (1.200-2.400 euro).
L’asta prosegue poi con la seconda sessione (pomeridiana), con ancora una volta il Masseto presente in più lotti con alcune eccellenze come il 2002, la Magnum (800-1.600 euro) e la Doppia Magnum (2.000-4.000 euro). E, ancora, l’Ornellaia 2005 in Doppia Magnum (500-1.000 euro), e di nuovo Brunello di Gianfranco Soldera, Monfortino di Giacomo Conterno e Sassicaia, ma anche griffe come Bruno Giacosa e Dal Forno con l’Amarone (stimato 950-1.900 euro). La selezione dei vini d’Oltralpe presenta diversi Bordeaux declinati in molte bottiglie di annate storiche: un esempio su tutti l’Haut Brion 1989 e Haut Brion Blanc 1989 (rispettivamente 2.400-4.800 e 2.100-4.200 euro), e tutti gli altri Château, da Petrus a Margaux, da Lafite Rothschild a Cheval Blanc. Per la Borgogna molti lotti della Domaine più ricercata al mondo, la Romané Conti e gli introvabili Musigny di Roumier del 2010 (3.500-7.000 euro) e Corton-Charlemagne della Domaine J-F Coche-Dury nell’annata del 1988 (3.500-6.500 euro).
Info: www.pandolfini.it
Focus - Il tartufo bianco ed Alba, un rapporto dai mille risvolti, motore economico, ispirazione continua per la gastronomia d’eccellenza, ambizione per i grandi vini del Piemonte, volano per il turismo ed attrattore culturale: ecco la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 87 (fino al 26 novembre)
Il tartufo bianco ed Alba hanno un rapporto che va ben al di là del legame che si instaura, naturalmente, tra una città ed il suo prodotto gastronomico più rappresentativo. “Sua Maestà”, qui, è qualcosa di più: è motore economico, perché se il comparto del tartufo nel Belpaese vale mezzo miliardo di euro, una buona parte arriva dalle Langhe, è ispirazione continua per la gastronomia d’eccellenza, come racconta il protagonismo nei piatti dei grandi chef, è ambizione per i grandi vini del Piemonte, onorati di accompagnare una tale prelibatezza, è volano per il turismo ed è, sempre più spesso, attrattore culturale, specie, ma non solo, nei due mesi della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, di scena, con l’edizione n. 87, fino al 26 novembre.
Otto settimane con il “gioiello della terra” al centro, e tutto il mondo intorno. A partire da quello del design, con una mostra promossa da Alessi, Centro Nazionale Studi Tartufo e Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dal titolo “Truffle. Il Design Alessi incontra il Tartufo Bianco d’Alba” (fino al 26 novembre), con “Alba”, l’affettatartufi per il pregiato tubero designed by Ben van Berkel/UNStudio, ed i progetti ideati dai 15 designer coinvolti da Alessi. È, invece, visitabile fino al 12 novembre la video installazione “Holding the Milk”, firmata dalla sacerdotessa della performance art, Marina Abramović. Fino al 3 dicembre, la Chiesa di San Giuseppe ospita l’esposizione dedicata al protagonista della Transavanguardia Enzo Cucchi, “Enzo Cucchi dalle Collezioni del Castello di Rivoli”, senza dimenticare la mostra “Poeti/Pittori/Poeti”, dal 4 novembre al 17 dicembre, con le opere, tra gli altri, di Carlo Levi, Eugenio Montale e Pier Paolo Pasolini. Ma proseguono, fino al 20 ottobre a Palazzo Banca d’Alba, anche la mostra “L’innovazione è la tradizione del nostro territorio”, per i 70 anni del Gruppo Miroglio, e “Classica - I concerti della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, fino al 12 novembre.
Tornando alla Fiera, il suo cuore, come sempre, è ovviamente il Mercato Mondiale nel Cortile della Maddalena, che ospita anche i Foodies Moments con chef come Andrea Berton, Eugenio Boer, Cristina Bowerman, Marco Stabile, Ugo Alciati, Christian Milione, Flavio Costa, Wlater Ferretto, Andrea Ribaldone, Davide Oldani, Massimo Camia e Marc Lanteri, e speciali gemellaggi con territori d’eccellenza enogastronomica, con i “matrimoni del gusto” tra le colline di Langhe, Roero e Monferrato con i distretti agroalimentari di Chieri e il Chierese, della Città di Parma, della Regione Basilicata e della Città di Tokyo. Ma ci saranno anche l’Analisi sensoriale del tartufo, il Premio al Tartufo Reale, una lectio magistralis del nutrizionista Giorgio Calabrese e La Pina. Il momento enogastronomico più esclusivo sono come sempre le Ultimate Truffle Dinner, con l’idea di unire e abbinare in un evento esclusivo il Tartufo Bianco d’Alba con elementi unici della cucina internazionale come le ostriche, il manzo di Kobe, il caviale, il foie gras, lo Champagne e il Barolo, di scena il 25 ottobre al Guido Ristorante dallo chef Ugo Alciati e il 20 novembre al Ristorante 21.9 di Flavio Costa. Infine, nella Piazzetta Unesco, un’esposizione fino al termine della Fiera, celebra il terzo anniversario del riconoscimento delle colline di Langhe-Roero e Monferrato a Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
Ma il tartufo ha anche un “Official Sparkling Wine”, le bollicine dell’Alta Langa, protagoniste di appuntamenti in cui si esplorare tutte le sfumature dell’abbinamento Alta Langa e tartufo bianco che celebra un forte legame di sapori e tradizioni tra eccellenze dei frutti di Langa. E ancora, durante la Fiera, sull’esempio delle “École du Vin” francesi, c’è anche la “Wine Tasting Experience”, dedicata ai wine lovers, con al centro “Il gusto del territorio”, un percorso introduttivo tra le produzioni più caratteristiche del Piemonte, con la degustazione di quattro differenti vini fra Arneis, Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Barolo e Moscato, “I Cru del Barolo”, un viaggio scandito dalla degustazione di tre diverse etichette di Barolo, ed “I volti del Nebbiolo” con il confronto fra Barolo, Barbaresco e Roero spiegando le diverse espressioni del vitigno Nebbiolo.
Info: www.fieradeltartufo.org
Focus - Tartufo e vino uniti dall’arte di Tullio Pericoli: Angelo Gaja e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour presentano la mostra “Le colline davanti”, per diffondere la coscienza verso la bellezza del territorio Unesco delle Langhe-Roero e Monferrato (fino al 26 novembre). Il 12 novembre al Castello di Grinzane l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba
Quando la sinergia tra uno dei produttori più leggendari d’Italia e l’Enoteca di riferimento del territorio piemontese confluisce nel condiviso intento di diffondere la consapevolezza verso una bellezza paesaggistica vitivinicola straordinaria, riconosciuta ufficialmente persino dall’Unesco, il risultato può tradursi in arte: nasce così la mostra “Le colline davanti” di Tullio Pericoli, uno dei più grandi pittori paesaggisti viventi, sostenuta con slancio da Angelo Gaja e dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, e ospitata ad Alba, fino al 26 novembre, nella Chiesa di San Domenico, con l’esposizione di 85 tele.
Il recente riconoscimento Unesco per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sta diffondendo una maggiore coscienza della bellezza costruita dal duro lavoro di generazioni e generazioni contadine e può diventare l’occasione per ravvivare, oltre alle iniziative e all’entusiasmo, anche i contenuti, i modi, le parole stesse usate nella comunicazione del vino e del territorio. Di questo sono convinti Angelo Gaja e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, che l’hanno capito tra i primi. Insieme hanno lavorato alla realizzazione della mostra contribuendovi in modo complementare. Angelo Gaja ha agito d’iniziativa personale, motivando e accompagnando Tullio Pericoli nel suo inedito sguardo alle colline di Langhe-Roero e Monferrato, lavoro silenzioso e assiduo di un anno. L’Enoteca ha agito, invece, per iniziativa istituzionale al fianco dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in virtù di una convinta attenzione ai temi del paesaggio, offrendo l’autorevole cornice del Castello-sito Unesco alla presentazione in anteprima delle opere e all’incontro dell’artista con la stampa. Una mostra che ha il privilegio di unire il vino al tartufo e che la rende testimone di un’acquisita maturazione di unità dell’intero territorio.
Senza dimenticare che il Castello di Grinzane Cavour, come da tradizione, fa da sfondo il 12 novembre, all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba.
Info: www.castellogrinzane.com
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