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VINO ALL’AVANGUARDIA

Agricoltura, l’innovazione è la via. Per produrre di più, e meglio, per consumatori e ambiente

Il Premio Innovazione by Confagricoltura. Giansanti: “sfida al cibo sintetico. L’Italia può raggiungere 80 miliardi di export, e l’autosufficienza”

La sfida del futuro, per l’agricoltura, è enorme: produrre di più e meglio, per la salute dei consumatori e per la sostenibilità dell’ambiente, ed arginare con il cibo “naturale” l’avanzata del cibo “sintetico”, che, in un domani non troppo lontano, sarà il vero competitor degli agricoltori. Per vincerla c’è solo una via: l’innovazione più ampia possibile, tra droni, sensori, robotica, genetica e chimica virtuose, applicate alla terra, che resta il fondamento imprescindibile di tutto. Soprattutto in Italia, Paese in cui il tema dell’innovazione legata alla tradizione dei territori è decisivo. Con il Belpaese agroalimentare che, applicando una innovazione che in tante aziende è già il presente, più che il futuro, che può arrivare a due obiettivi importantissimi: 80 miliardi di export, cioè il doppio di oggi, e la totale autosufficienza agricola e alimentare, la cui importanza è stata evidenziata dalla crisi pandemica. È il messaggio che arriva dal Premio Innovazione by Confagricoltura (che ha premiato nove aziende pioniere sul tema dell’innovazione, tra cui diverse realtà del vino, a partire dalla Arnaldo Caprai, cantina simbolo del Sagrantino di Montefalco, guidata da Marco Caprai, ma anche la siciliana Judeca, la cantina bolognese Tenuta Colle degli Angeli e la realtà del vivaismo trentino C.I.Vit - Consorzio Innovazione Vite), presentato, oggi, in streaming da Palazzo della Valle a Roma.
“Confagricoltura nel 2020 ha compiuto 100 anni, 100 anni di storia agricola - ha detto il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - in cui soci hanno portato l’Italia a crescere, a soddisfare le esigenze italiani ed a conquistare il mondo. In un anno drammatico, l’agricoltura è stata trainante, oggi l’agroindustria vale 540 miliardi di pil, è il primo comparto nazionale, e anche alla luce di questo non si può non credere nella ricerca e nell’innovazione per il futuro di un settore strategico. 100 anni fa nasceva un’Italia basata sull’agricoltura, 100 anni dopo scopriamo che quei valori dell’agricoltura sono ancora importanti. Nel 1960 nel mondo c’erano 3,5 miliardi di persone, ora siamo 7 miliardi e andiamo verso i 9 miliardi. Pertanto - ha aggiunto Giansanti - dobbiamo aumentare la produzione di cibo naturale, tutelando l’ambiente, e le risorse naturali. In questo senso, la rivoluzione digitale è stravolgente. Non produrremo più come prima, sono in atto cambiamenti di processo e di prodotto, con una grande attenzione alla preservazione delle risorse naturali, attraverso droni, sensori, e robotica, che ci fanno capire quando intervenire al momento giusto, razionalizzando l’utilizzo delle risorse, della chimica buona, producendo di più ed facendoci essere più competitivi. Perchè competitività e sostenibilità vanno di pari passo, guardando al benessere e alle esigenze dei cittadini consumatori, ma anche delle imprese. Produrre più cibo sicuro e sano è la grande sfida dell’agricoltura, in questo gli agricoltori di Confagricoltura sono già partiti, le aziende premiate dicono che l’innovazione non è futuro, ma già presente. In questo 2020 di pandemia sono emersi due dati eccezionali: il boom dell’e-commerce agroalimentare ed il record dell’export dell’agroalimentare italiano, il che vuol dire che il mondo vuole mangiare italiano in cui trova caratteristiche ha altri non hanno. E su questa strada dobbiamo continuare. Noi siamo un prodotto premium agli occhi del mondo, su questo dobbiamo insistere e spingere, il consumatore chiede in maniera sempre più attenta dei prodotti che lo fanno stare bene, naturali e non sintetici. Sono convinto che con l’innovazione possiamo centrare due grandi obiettivi: arrivare ad 80 miliardi di export, come la Germania, e raggiungere il 100% di autosufficienza nazionale a livello di produzione agricola e alimentare.
Dobbiamo pensare ad una agricoltura “100.0”, con l’azienda agricola inserita in un contesto più ampio. Mangiando meglio e più sano si sta meglio in salute e quindi si impatta meno sul sistema sanitario, e quindi si possono avere agevolazioni sulle assicurazioni per esempio. È anche da questa visione che passa il futuro”.
Una visione, quella di Confagricoltura, sposata a pieno dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, “a cui va il merito di aver inserito l’agricoltura nel piano Industria 4.0 quando era Ministro dello Sviluppo Economico, aprendo all’Agricoltura 4.0, consentendo alle imprese che hanno voluto investire di accedere a tutti i vantaggi fiscali previsti per l’industria”, ha sottolineato Giansanti.
“Il presidente Giansanti ha centrato il punto - ha detto il Ministro Patuanelli - quando ha detto che la sfida sarà tra cibo naturale e cibo sintetico, e l’innovazione deve accompagnare quello naturale. Attraverso l’innovazione di processo e prodotto si può essere competitivi facendo cibo naturale di qualità e sostenibile. Il mio apporto ho cercato di darlo quando allo Sviluppo Economico ho capito che non si poteva tener fuori da Industria 4.0 un settore importante come quello primario. Una scelta che va difesa strenuamente, anche in Europa, dove per esempio c’è un parere negativo della Commissione Europea sulla cumulabilità degli sgravi e dei contributi di Industria 4.0 con i Psr, che va superato. L’agricoltura è trainante, e bisogna anche pensare al ritorno alle aree interne, che in Italia sono rurali, accelerato dalla pandemia. Lettere in condizione ogni azienda agricola di avere una connessione che funziona per godere appeno dell’innovazione è un punto centrale della politica del Governo. C’è voglia dell’impresa agricola di innovarsi, i premi di oggi sono esempi, apici di una piramide sempre più larga, con tanti giovani che vogliono fare agricoltura moderna. Lo Stato - ha aggiunto Patuanelli - deve fare si che questo processo si concretizzi e in tempi giusti, senza rallentare ma senza lasciare indietro le aziende. Abbiamo bisogno di ricerca e sviluppo nel mondo agricolo, serve un passo avanti culturale e formativo verso i giovani che devono avere voglia di tornare nei campi, che non vuol dire usare il trattore ma utilizzare al meglio tutta la tecnologia applicata al settore primario. Ci sono tanti campi inesplorati, ma vedo una grande voglia negli agricoltori italiani di fare questo percorso”. Un percorso che in concreto, “vuol dire non solo prendere ed applicare le tecnologie, ma metterle in comunicazione ed a sistema” ha detto Marco Caprai, alla guida della cantina Arnaldo Caprai, tra i nomi più prestigiosi del vino italiano, che, grazie al suo lavoro pluridecennale in ricerca e innovazione, ha rilanciato un territorio come quello del Sagrantino di Montefalco, e premiata per il progetto “Agroclim technology”, che “unisce diverse fasi dell’agricoltura di precisione, che sono connesse, ed è qui la vera innovazione. Il concetto è raccogliere i dati, analizzarli da remoto, e poi proseguire nel lavoro facendo scelte che riducono l’impatto dei fitofarmaci, delle condizioni meteo sempre più variabili, e portano a migliorare la qualità del prodotto e la produttività dell’impresa”.

Focus - Premio Innovazione di Confagricoltura n. 2: le nove migliori aziende

Arnaldo Caprai 
Azienda leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco Docg. Pioniera dell’Agricoltura 4.0, da oltre 20 anni all’avanguardia in fatto di innovazione e sostenibilità ambientale e sociale. Ha realizzato molti progetti in campo con la precision farming. L’ultima innovazione riguarda l’implementazione di 3 sistemi differenti di contrasto ai danni biotici e abiotici del vigneto e di una piattaforma digitale di raccolta dati ed elaborazione delle informazioni.

Judeka 
Azienda vitivinicola che si è contraddistinta per gli interventi di efficientamento energetico apportati recentemente: sistema fotovoltaico, impianto solare termodinamico per la produzione di acqua calda, lampade a Led, on/off circuiti luce con rilevamento di presenza, sistema di riscaldamento/raffrescamento con tecnologia a pompa di calore aria/acqua, laghetti di fitodepurazione per le acque reflue.

Tenuta Colle degli Angeli 
Azienda vitivinicola di 10 ettari, coltivati a vite, con un innovativo processo produttivo. Utilizza vinaccioli per la produzione di farine di semi di uva gluten free, con cui realizza prodotti da forno, dolci e salati, e pasta.

C.I.Vit - Consorzio Innovazione Vite 
Costituito nel 2012, è il Consorzio che vede insieme i Vivaisti Vitivinicoli Trentini (Avit) e la Fondazione Edmund Mach. Con 10 ettari coltivati a vite, C.I.VIT S. Cons. ha come obiettivo la generazione di innovazione nella vite e si propone come anello di congiunzione tra ricerca e produzione. Il consorzio si occupa anche di promozione e organizzazione di eventi divulgativi di degustazione. Ha selezionato delle varietà di vite di 5 nuovi genotipi resistenti alle principali fitopatie.

Planet Farms Italia 
Produce insalate ed erbe aromatiche in vertical farming. Coniuga la grande tradizione agronomica italiana con l’eccellenza della specializzazione tecnica e informatica. Ha introdotto un nuovo processo produttivo di coltivazione in celle isolate con luci a Led; microclima costante con tecnica idroponica fuori suolo, che permette di sfruttare la dimensione verticale oltre a quella orizzontale.

Madonna della Neve 
Azienda zootecnica con allevamento di bovini e suini, che si occupa inoltre di produzione lattiero-casearia e coltivazione di foraggio per gli allevamenti. Ha indirizzato la propria produzione su un prodotto di nicchia dalle elevate caratteristiche qualitative e nutrizionali e ha basato la sua attività produttiva principale nell’allevamento di vacche di sola razza Bruna.

Azienda Agricola Davide Magni
Azienda zootecnica di bovini da latte. Dal 2020 ha innovato il processo produttivo della stalla destinata a 120 capi in lattazione, con tecnologia avanzata sia dal punto di vista della gestione, con aumento della produttività, sia dal punto di vista del benessere degli animali. Ha introdotto due robot per la mungitura, un sistema di ventilazione e doccette rinfrescanti per il controllo della temperatura in stalla.

Agricolt Brandoni 
Azienda cerealicola e vivaistica con sistemi di agricoltura di precisione. Ha realizzato un nuovo brevetto per una tecnica di innesto che si pratica su materiale riprodotto non in vitro, ma su tessuto erbaceo. E’ stata installata in questa azienda la prima serra fotovoltaica italiana.

Birla
Allevamento “Piggly”: azienda zootecnica di suini e produttrice di energia da fonti rinnovabili. Si contraddistingue per l’allevamento sostenibile di suini antibiotic free e per l’ampio uso di energia da biogas ed energia solare.

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