Dalle montagne al mare, se “VinoVip Cortina 2022”, la biennale della storica rivista “Civiltà del Bere” torna con le più importanti griffe del vino italiano nella “perla delle Dolomiti” Patrimonio Unesco, la “Franciacorta Week” in Versilia porta le bollicine più glamour nei locali e ristoranti più famosi della meta balneare per eccellenza amata dai vip. Intanto, a Nizza Monferrato, nel cuore del Monferrato, con #Natailprimoluglio si festeggiano 6 anni dall’uscita in commercio della “super Barbera” Nizza Docg e i 20 anni della nascita dell’Associazione Produttori del Nizza, e la Vernaccia, il vino che vanta le recensioni dei “critici” più illustri della storia, a partire da Dante, brinda ai 50 anni del suo Consorzio a San Gimignano, la “New York del Medioevo”, mentre in Sardegna, la storica griffe Argiolas celebra le 30 vendemmie del Turriga, pluripremiato gioiello dell’enologia dell’isola ed italiana. E i territori del vino entrano nel vivo dell’estate con la storica “Rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna” a Cembra tra i vigneti terrazzati del Trentino sorretti dai muretti a secco Patrimonio Unesco; con “Sorsi d’autore”, il Festival della Fondazione Aida con i grandi vini veneti e personaggi della scena culturale italiana e internazionale nelle più belle Ville Venete; con la “Chianti Classico Summer” al via con la regia del Consorzio e “Art message in a Chianti Classico bottle”, 7 grandi bottiglie diffuse nei 7 borghi del Chianti Classico rese uniche da 7 artisti che confermano il Gallo Nero un vero e proprio “distretto del vino e dell’arte”; e con la “Verdicchio Experience”, wine tour esperienziale tra i vigneti del Verdicchio dei Castelli di Jesi della storica griffe Umani Ronchi. Sono questi solo alcuni dei tantissimi appuntamenti segnalati a WineNews per la nostra agenda settimanale. Nella quale torna il “Forum internazionale della cultura del vino” con Bibenda e Fondazione Italiana Sommelier (Fis) a Roma.
Nel calendario delle “Anteprime” delle Denominazioni più importanti del vino italiano, arriva la pausa estiva. Ma, intanto, il Consorzio di Tutela Bolgheri e Bolgheri Sassicaia ha già annunciato l’edizione n. 2 di “Bolgheri DiVino”, l’evento creato per scoprire i grandi vini di Bolgheri e il territorio-icona dell’enologia mondiale, il 2 settembre con un’esclusiva Anteprima del nuovo Bolgheri Superiore Doc 2020, riservata ad un ristretto numero di ospiti e stampa, e il 3 settembre con una “Degustazione Diffusa”, aperta al pubblico, nella quale i produttori dei vini Doc Bolgheri presenteranno - in selezionata location sul territorio - le proprie annate del Bolgheri Rosso Doc 2021, insieme ad una selezione delle principali etichette di ciascuna cantina. Nei Campi Flegrei, invece, dal 5 all’8 settembre ci sarà “Campania Stories - Special Edition”, che torna in presenza per svelare le nuove annate dei vini campani a Pozzuoli (Hotel Gli Dei), di fronte l’Isola di Procida, “Capitale Europea della Cultura 2022”. Tanti eventi che, attraverso i vini, faranno parlare dei tanti territori che sono il vero patrimonio del Belpaese, enoico e non solo. Ma anche il Consorzio Etna Doc ha annunciato la prima edizione di “Etna Days-I Vini del Vulcano”, l’evento che dal 14 al 17 settembre porterà sul territorio etneo stampa e critici internazionali per conoscere in diretta i produttori e i loro vini, tra visite in cantina e nei vigneti, la degustazione delle ultime annate delle diverse tipologie dei vini che nascono alle pendici del vulcano attivo più alto d’Europa, e una kermesse con banchi di degustazione ed eventi aperti al pubblico a Catania. Nell’attesa, proseguono i “Vigneti Aperti”, nelle cantine del Movimento Turismo del Vino, dove i wine lovers hanno la possibilità di visitare i vigneti tutti i weekend fino a novembre, a partire da domani, tra picnic tra i filari e pranzi nei vigneti, passando per concerti e laboratori sensoriali, ma anche wine&wellness, dalla Toscana all’Umbria, dal Friuli Venezia Giulia al Veneto.
Da “It’s Gin o’ clock” (7, 12 e 28 luglio) a “Cocktail e Vinili” (6 luglio), passando per la “Rosé Night” (13 e 27 luglio) fino all’“Aperol Spritz Tour” (14 luglio e 1 settembre) e la “Spritz Mania” (21 luglio e 4 agosto), il ristorante del dehors di Eataly Milano Smeraldo si anima con “Eataly All’Aperto”, un palinsesto ricco di appuntamenti per tutta l’estate. Da Particolare Milano, prosegue “A cena con il produttore”, fino al 19 luglio con una degustazione di vini Moser e Le Cantorie scelti dal sommelier Luca Beretta in abbinamento alle portate dello chef Andrea Cutillo. “Blue Note Off”, il format di Blue Note Milano nato con l’obiettivo di portare la grande musica jazz fuori dalla sede storica di Via Borsieri, è pronto a sbarcare al Don Lisander, storico ristorante milanese aperto dal 1947, con nuovi appuntamenti per omaggiare il binomio “ottima musica, buon cibo”, il 7 e il 14 luglio e il 14 settembre in compagnia di alcuni artisti che calcano abitualmente il palco del famoso jazz club come Roberta Gentile, Joyce Elaine Yuille, Matthew Lee e Le Sorelle Marinetti e una cena firmata dallo chef Filippo Cavalera nel suggestivo giardino del ristorante. Intanto ogni terza domenica del mese il Castello di Padernello, nella Bassa Bresciana, diventa un “Mercato della Terra” di Slow Food, aprendo le sue porte ad una comunità di piccoli agricoltori, artigiani e consumatori del cibo buono, pulito e giusto, tra ortofrutta, carni, pane, vini, tartufi, agro ittici, formaggi tipici come il bagòss con lo zafferano, Presìdio Slow Food, e tante altre specialità, grazie alla collaborazione tra artigiani del cibo, la Fondazione Castello di Padernello e la Condotta Slow Food Bassa Bresciana. E grazie alla collaborazione con i Presìdi Slow Food, invece, è possibile trovare anche altre produzioni tipiche italiane tutelate dalla Chiocciola (fino al 18 dicembre).
Nel Monferrato, con #Natailprimoluglio si festeggiano i 6 anni dall’uscita in commercio della Denominazione Nizza Docg, la “super Barbera”, avvenuto la prima volta nel 2016, un evento (riservato, su invito) dedicato a tutti i 75 produttori dell’Associazione Produttori del Nizza che quest’anno celebra anche il suo anniversario n. 20, grazie ai quali la “super Barbera” sta crescendo non solo in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi conquistando e incuriosendo sempre più estimatori non solo in Italia, ma anche all’estero. Protagonista, stasera lo chef stellato Maurilio Garola del ristorante La Ciau del Tornavento che realizzerà un menù in esclusiva per la cena di gala nei giardini di Palazzo Crova alla Signora in Rosso, mentre domani un tour porterà la stampa alla scoperta del territorio della Docg e delle sue espressioni nel calice. A Cascina Gilli a Castelnuovo Don Bosco, invece, “Villeggiatura” è una mostra collettiva che riunisce un gruppo internazionale di artisti, da Anton Alvarez (Svezia) ad Anastasia Bay (Francia), da Stevie Dix (Belgio) a Olivia Sterling (Inghilterra), aperta al pubblico dal 3 al 24 luglio, e organizzata dalla Galleria d’arte svedese Nevven, con il vernissage il 3 luglio che vedrà gli spazi iconici della Cascina dai caratteristici pigmenti naturali color cotto, vestirsi magnificamente di opere d’arte contemporanea, ed ospitare anche una tavola rotonda guidata dall’enologo Gianpiero Gerbi con un’analisi sensoriale di alcuni vini di Cascina Gilli e la presentazione della nuova edizione della bottiglia d’artista realizzata in occasione dell’evento che avrà come oggetto un quadro dell’artista Anastasia Bay. Dopo aver festeggiato nel 2020 il decennale della Doc Langhe Nascetta, il vitigno bianco autoctono delle Langhe, l’Associazione Indigenous Langa torna quindi con il “Nascetta Day” con la possibilità di assaggiare tutti i vini Nascetta dei suoi produttori, da oggi con un’“Anteprima Nascetta Day” a Bra, in collaborazione con Wine Hub che ospita per l’intera giornata i vini Langhe Doc Nascetta dell’ultima annata in commercio e dedicherà un momento di approfondimento per degustazioni guidate dai produttori stessi, e il 2 e 3 luglio con i produttori ospiti dell’Enoteca Vicino DiVino di La Morra che accoglierà gli eno-appassionati per un walk around tasting di Langhe Doc Nascetta e Langhe Doc Nascetta del Comune di Novello, le due Denominazioni rappresentate dall’Associazione. E il 3 luglio l’evento si sposterà anche ad Alba dove il ristorante L’Inedito Vigin Mudest, primo a credere nel progetto di Indigenous Langa e a stilare la “Carta della Nascetta”, proporrà un menù di abbinamento per valorizzare la Nascetta con i produttori e lo chef Flavio Scaiola. Sempre nelle Langhe gli e-bike tour tra i vigneti del Barolo, sono la proposta “verde” del Villaggio Narrante in Fontanafredda & Casa E. di Mirafiore per scoprire il territorio Patrimonio Mondiale dell’Unesco su due ruote in un tour guidato tra i vigneti bio che danno vita ai Barolo “La Rosa”, “Lazzarito” e “Paiagallo”, con visita alle cantine storiche. La decortica, la storia e l’utilizzo del sughero, dall’antichità ad oggi, passando da un focus sui tappi e sulla raccolta di quelli usati che, grazie ai volontari e le onlus protagonisti del progetto “Etico” e al loro riciclo per la linea “Suber”, diventano oggetti di arredamento di lusso e interior design creati con l’uso della granina: è l’economia circolare messa in moto dal sughero, e dalla sua capacità di generare valore economico, raccontata nella mostra “Sug_Hero - Metaforme - Le mille vite di uno straordinario dono della natura, il sughero” da Amorim Cork Italia, al “WiMu” a Barolo (Castello Falletti, fino al 31 luglio). Il 7 luglio l’elegante Via Carlo Alberto di Torino si trasformerà quindi nel “red carpet delle bollicine” grazie a “La Notte delle Bolle” con degustazioni con i migliori produttori di Metodo Classico piemontese, da Hic et Nunc a Bosca, da Contratto a Gancia, passando per La Scolca, per citarne solo alcuni. Ci si sposta ai Musei Reali che celebrano l’Anniversario n. 161 dell’Unità d’Italia ripercorrendo le vie della storia che uniscono Torino, prima capitale, a Roma: fino al 17 luglio con “Splendori della Tavola”, la Sala da Pranzo del Palazzo Reale ospita un inedito allestimento incentrato sul fastoso corredo da tavola in argento realizzato a Parigi per il Re Carlo Alberto da Charles-Nicolas Odiot, commissionato nel 1833 e trasferito al Quirinale tra il 1873 e il 1874 (alle cui collezioni oggi appartiene) e che comprende oggi 1.832 elementi ed è annoverato tra le maggiori committenze delle corti europee dell’epoca. La mise en table del Palazzo Reale di Torino è impreziosita da cristalli e porcellane delle collezioni dei Musei Reali e presenta un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Torino. Ai lati della tavola, quattro manichini con abiti da sera maschili e femminili di fine Ottocento - inizio Novecento, allestiti dalla scenografa Claudia Boasso. E oltre alla visita della Sala da Pranzo, inclusa nel normale percorso, è possibile accedere ad altre suggestive tavole apparecchiate con visite guidate su prenotazione. Spostandoci in Liguria, Coravin lancia il tour “A Sip of Summer by Coravin”, un viaggio in sei tappe tra alcune delle località icona del turismo italiano, dalla splendida piazzetta di Portofino, sulla Riviera Ligure, con il ristorante Cracco Portofino, alla vicina Laigueglia con lo storico Hotel Windsor, recentemente riaperto dopo un importante restauro; dalle montagne di Cortina d’Ampezzo, al mare siciliano di Taormina, Da Stresa, sulle rive del Lago Maggiore, con il Gigi Bar, a Puegnago sul Garda con Casa Leali, una delle realtà più amene e accattivanti del panorama della cucina lacustre, e un progetto che offre a esperti e appassionati l’opportunità di degustare un’esclusiva selezione di vini al calice, grazie all’innovativa tecnologia Coravin, che permette di versare un bicchiere di vino senza stappare la bottiglia, eliminando così il rischio di ossidazione
Tra i vigneti del Trentino, all’edizione n. 35, torna a Cembra la storica “Rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna” (da oggi al 3 luglio), con il Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau organizzato dal Comitato Mostra Valle di Cembra (domani, l’annuncio dei vincitori), con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nelle #trentinowinefest. Vino molto versatile anche negli abbinamenti a tavola, il Müller Thurgau si mette alla prova anche in un “Giro del mondo in 80 Müller”, con la cucina giapponese interpretata da Mime Kataniwa, aspirante MasterChef Italia 11. Ad accompagnare la rassegna, come sempre, tra degustazioni a palazzo, esperienze di gusto, speciali aperitivi, visite nei vigneto terrazzati sorretti dai famosi muretti a secco Patrimonio Unesco, in cantina - da Roberto Zeni a Riva del Garda, dalla Cantina La Vis alla Cantina d’Isera, dalla Cantina Mori Colli Zugna alla Cantina Rotaliana, dalla Cantina Sociale di Trento alle Cantine Mezzacorona, dalla Fondazione E. Mach a Moser, da Vivallis a Borgo dei Posseri, dalla Cantina Toblino a Cembra Cantina di Montagna, da Endrizzi a Pojer e Sandri, tra le altre - e in museo, menù a tema, proposte vacanza e molto altro con protagonista ovviamente il Müller Thurgau lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, è la rassegna “A tutto Müller”, dalla Val di Cembra al Lago di Garda, dalla Valle dei Laghi alla Vallagarina, dalla Piana Rotaliana alla Valsugana, passando per la città di Trento, fino al 3 luglio. In Alto Adige, l’Abbazia di Novacella apre le sue porte a enoturisti e visitatori per celebrare nel 2022, tra arte, cultura e vino, un importante traguardo: gli 880 anni di storia. Lo fa con un ricco calendario di eventi e mostre per immergersi tra le bellezze artistiche e i luoghi sacri di un’Abbazia fondata nel 1142, visitare una delle più antiche cantine attive al mondo, passeggiare tra i filari dei vigneti che custodiscono un patrimonio di grande valore enologico e paesaggistico. Ma anche per assaggiare il Sylvaner “Cor unum et anima una”, l’etichetta celebrativa in vendita esclusivamente all’interno del negozio dell’Abbazia, ha dato il via a un periodo di festeggiamenti, ricco di moltissime iniziative”. In particolare, fino al 3 settembre una mostra celebra il fondatore dell’Abbazia di Novacella, Artmanno di Bressanone, e contemporaneamente verranno esposti i dipinti del prevosto emerito Chrysostomus Giner. Quindi, dal 1 agosto al 6 settembre, sempre a Castel Sant’Angelo, verrà presentato il “fiat lux” di Albert Mellauner e del Gruppo Artistico Ladino. Dal 17 settembre, infine, una particolare mostra dedicata ai giochi e passatempi nel monastero arricchirà ancora una volta l’offerta del Museo abbaziale. E tra visite all’antica cantina e degustazioni dei suoi vini, nell’accogliente e tipica Stiftskeller è possibile infine degustare i vini dell’Abbazia in abbinamento a tipicità tirolesi. E con la bella stagione arrivano anche gli appuntamenti estivi con le erbe selvatiche, per ristabilire il contatto con la natura, e Lana e dintorni, dalla fine della primavera all’inizio dell’autunno, faranno da palco ad una serie di appuntamenti con protagoniste le erbe selvatiche, le “erbacce” che anticamente venivano utilizzate in diversi ambiti per i loro effetti benefici, da conoscere con la guida di esperti, il 14 luglio, 11 agosto e 8 settembre, in una passeggiata fino al Maso Roachhof si potranno conoscere diverse varietà colorate di piante ed erbe selvatiche e le proprietà, il loro utilizzo in cucina e la produzione di piccoli rimedi curativi per la farmacia in casa. Ma si può “Andar per Erbe-L’appetito vien cercando!” anche tra i prati delle Dolomiti in Trentino, nelle Valli di Primiero e Vanoi a San Martino di Castrozza, per imparare a conoscere e gustare i preziosi doni che la natura offre, dall’8 al 10 luglio, con protagonisti i prodotti dell’orto e le erbe coltivate.
Da Ca’ Bolani in Friuli a Principi di Butera in Sicilia, da Gambellara in Veneto alla Tenuta Il Bosco in Lombardia, dal Castello di Albola in Chianti Classico alla Tenuta di Montemassi in Maremma, fino alla Masseria Altemura in Puglia, il Gruppo Zonin1821 ha lanciato un’estate italiana nelle sue tenute con #MySummerMomentsWithZonin1821, un ricco calendario fatto di vino, cultura, socialità, natura e benessere ma anche una campagna digitale per condividere sui propri canali social i momenti suggestivi vissuti. Tornando in Friuli, poiché 100 anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, sceneggiatore e regista, intellettuale complesso che contribuì ad arricchire la cultura italiana, e friulana, del Novecento, Casarsa della Delizia, luogo d’origine della madre in cui Pasolini trascorse molte vacanze, e il Friuli Venezia Giulia, sempre presenti nei suoi ricordi, nel legame con la madre, nella lingua, assieme a PromoTurismoFvg e il Centro Studi PP Pasolini, rendono omaggio al grande intellettuale attraverso un percorso culturale di iniziative per tutto l’anno, con il fulcro proprio a Casarza, in cui è sepolto e che ospita il Centro Studi. E che è anche il punto di partenza dell’itinerario e delle visite guidate messe a punto da PromoTurismoFvg, in collaborazione con le guide turistiche della Regione, “Sui luoghi di Pasolini a Casarsa”, ogni domenica e il 2 novembre, giorno della morte dello scrittore. E con la Regione che si propone sempre più come una destinazione a prova di famiglia, con oltre 200 esperienze e 34 strutture adatte a chi viaggia con i bambini e opportunità per viverle dal mare alla montagna grazie alla rete “Family Friuli Venezia Giulia”: dalla barca dei pirati allo scrigno segreto e alle esplorazioni tra gli scavi ad Aquileia, dalle uscite in sup e in sella alla bicicletta a scoprire le bellezze della natura, e ancora tante altre occasioni di divertimento per tutta l’estate, tra parchi divertimento, escursioni in barca, visite a musei o siti storici, e la novità delle fattorie didattiche, sempre con la regia di PromoTurismoFvg.
E tra gli eventi più prestigiosi, anche “VinoVip Cortina 2022”, la biennale della storica rivista “Civiltà del Bere” con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e il contributo di Agenzia Ice, tornerà con 59 tra le più importanti griffe del vino italiano che il 10 e 11 luglio si danno appuntamento nella “perla delle Dolomiti” Patrimonio Unesco, per incontrare stampa e professionisti del settore, ma anche i wine lovers, assaggiare i loro vini e riflettere sul futuro del vino. Si parlerà di cultura e mercati con gli interventi di esperti che si alterneranno sul palco dello storico Alexander Girardi Hall, nel tradizionale talk show (10 luglio) che verterà sul tema delle “nuove competenze” - tra i relatori, grandi imprenditori e i sostenitori dell’evento, selezionati per un’area di expertise molto specifica: Foragri (formazione continua in agricoltura), Della Toffola (tecnologia enologica), Vinitaly (promozione) e Vivai Cooperativi Rauscedo (vitigni e vivaismo) - e sarà consegnato il “Premio Khail 2022”, mentre la “notte delle stelle” sarà l’esclusiva cena di benvenuto, in terrazza all’Hotel Bellevue, e, a seguire, con “VinoVip al cinema” all’Alexander Girardi Hall, gli eredi del produttore Italo Zingarelli alla guida di Rocca delle Macìe, presenteranno la proiezione speciale che celebra l’anniversario n. 50 di “... continuavano a chiamarlo Trinità”. L’11 luglio si salirà prima ai 2.120 metri del Rifugio Faloria per un brunch e un brindisi ad alta quota, riservato agli ospiti e ai produttori del summit, e, a seguire, si apriranno le porte del “Grand Tasting VinoVip Cortina 2022”, l’evento clou per la prima volta nella suggestiva Club House del Golf Club Cortina, ai piedi dei Monti Faloria e Cristallo, e dove ognuna delle cantine protagoniste presenterà tre etichette d’alta gamma (tra classici e novità) ad un pubblico selezionato di professionisti e appassionati, in un walk-around tasting di oltre 170 vini e distillati, con vista mozzafiato sulle Dolomiti ampezzane. Le griffe protagoniste? Da Marchesi Antinori alla Tenuta di Arceno, da Argiolas a Banfi, da Guido Berlucchi a Bertani, Biondi-Santi, Bortolomiol, e Carpineto, da Casale del Giglio a Castagner, da Cleto Chiarli a Castello di Cigognola/Bentu Luna, da Le Colture a Dievole, Dei, Donnafugata, Cantine Due Palme e Fèlsina, dalla Tenuta di Fiorano ad Ambrogio e Giovanni Folonari, Jako Wine, Tenute del Leone Alato, Lungarotti, e, ancora, Mandrarossa, Le Manzane, Masciarelli, Masi Agricola, Mastroberardino, Mezzacorona, Monteverro, Nals Margreid, Nino Negri, Pasqua Vigneti e Cantine, Pio Cesare, Planeta, PuntoZero, Castello di Querceto, Rocca delle Macìe, Ruffino, Tenuta San Guido, San Marzano, Tenuta Sant’Antonio, Tenuta Santa Caterina, Santa Margherita, Cantina Santadi, Santi, Speri, Castello del Terriccio, Tedeschi, Tommasi, Torrevento, Umani Ronchi, Velenosi, Villa Sandi, Vite Colte, Zenato, Zorzettig e Zymé. Con “Visit Cantina 2022”, le cantine della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene nelle Colline Vitate Patrimonio dell’Unesco aprono le porte ai wine lover per raccontare la storia del Conegliano Valdobbiadene Docg e del Cartizze Docg in primis, ma anche di vini meno noti come Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, i ricercati passiti Docg Refrontolo e Torchiato di Fregona e l’autoctono Verdiso Igt: da Villa Sandi a Bisol 1542, da Mionetto a Bortolomiol, da Val D’Oca ad Andreola, da Canevel alla Cantina Colli del Soligo, dalla Cantina Fasol Menin a Conte Collalto, da Mani Sagge ad Adami, da Col Vetoraz a La Tordera, da Nani Rizzi a Drusian, solo per dirne alcune. Ma il Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg incontra anche l’arte, a Col Vetoraz a Santo Stefano di Valdobbiadene, che, fino a settembre, diventa la casa delle sculturee lignee (in legno di Pino Cembro) dell’artista pordenonese Arianna Gasperina, in arte Arya, un’occasione in più per raggiungere il punto più alto tra le colline del Cartizze, e l’inizio di un percorso che vedrà la cantina ospitare ogni volta un artista diverso. Sempre nelle Colline Unesco, anche “Ville d’Arfanta”, finora riservata all’accoglienza di eventi della famiglia Serena, cene su invito e per ospitare nella foresteria i clienti dell’azienda Serena Wines 1881, apre le porte agli eno-turisti, iniziando una nuova avventura nel mondo dell’ospitalità, grazie anche ai Tour Prosecco, Tour Avventura e Tour Romantic. E dai vigneti di Conegliano Valdobbiadene è partito anche il tour di Masottina con il Gambero Rosso dedicato al progetto enologico “R.d.o - Rive di Conegliano”, e che punta sul valore del tempo, con l’esperienza di degustazione di una vecchia annata di R.d.o, per dimostrare che il tempo può essere un alleato prezioso per un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Ogliano, nei ristoranti delle principali città italiane, Verona, Napoli, Milano e Torino (fino al 7 luglio). Intanto Masi ha lanciato il calendario 2022 della “Masi Wine Experience”, il progetto di ospitalità e cultura, che oggi conta ben otto location aperte agli enoturisti in Italia e all’estero, dalla primavera fino alla vendemmia, a partire dalle Possessioni Serego Alighieri, in Valpolicella, con una “Cena sotto le stelle” (29 luglio); tanti eventi anche alla Tenuta Canova, a Lazise sul Lago di Garda, con il “Fresco di Masi” in abbinamento alla pizza (13 luglio), e un esclusivo “Masi White party” (31 agosto); da Canevel, nel cuore di Valdobbiadene, ci sarà la “Festa della Vendemmia” (17 settembre). Anche da Tenute Tomasella la celebrazione della bella stagione passa per l’“Aperitivo in cantina”, ogni martedì sera, nella suggestiva cornice del suo ampio parco, fino al 26 luglio, con i vini della cantina e dj set. E da Giovanni Allevi a Piero Chiambretti, da Cesare Bocci a Bianca Berlinguer, sono alcuni tra i protagonisti accanto ai grandi vini veneti, di “Sorsi d’autore”, il Festival della Fondazione Aida, all’edizione n. 23 fino al 24 luglio, sullo sfondo dei giardini monumentali delle più belle Ville Venete e dei castelli della Regione con degustazioni guidate di vini con i sommelier Ais-Associazione Italiana Sommelier Veneto (del Consorzio Coste del Feltrino e di cantine come Pasqua, Falezze di Luca Anselmi, Corte Carezzabella e Vite in Rosa, Monte Zovo-Famiglia Cottini incontri con personaggi della scena culturale italiana e internazionale e visite agli edifici storici in collaborazione con Regione del Veneto, Istituto Regionale Ville Venete e Associazione per le Ville Venete. Ed è tornata anche “100 Note in Rosa”, la rassegna ideata e promossa dal Consorzio di Tutela del Chiaretto e dal Bardolino e dal Consorzio del Formaggio Monte Veronese Dop che, per tutta l’estate, coinvolge i wine bar e i ristoranti di Verona, del territorio e del Lago di Garda con concerti live di giovani artisti emergenti, accompagnati dall’“Aperitivo di Verona”, a base di Chiaretto di Bardolino, il vino rosa della sponda orientale del Lago di Garda, leader italiano del settore, accompagnato dal Formaggio Monte Veronese, in un abbinamento tutto all’insegna della territorialità. Una rassegna che quest’anno è anche parte integrante del programma del “Mura Festival di Verona”, dove il Chiaretto di Bardolino è protagonista dell’appuntamento domenicale a San Bernardino con gli “Aperitivi musicali al Tramonto”, accompagnati di volta in volta da diversi musicisti. Il bicchiere contemporaneo di alta qualità, come tema progettuale e oggetto del quotidiano, tra forme e dettagli, attenzioni di design, tecniche di realizzazione, diverse tipologie e un materiale di elezione, il vetro, in un tributo ad un “piccolo” oggetto e alle sue tante, possibili e affascinanti declinazioni, è invece il protagonista delle “Forme del bere” alle quali InGalleria/Punta Conterie Art Gallery a Murano dedica una mostra originale a cura di Elisa Testori (fino al 31 dicembre), con progetti di designer internazionali e di produttori italiani, muranesi ed europei che hanno saputo declinare al meglio design e sapienza nella sua realizzazione. A Venezia Mestre fino al 25 settembre è di scena invece la mostra “Gusto! Gli italiani a tavola. 1970-2050”, a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, al “M9 - Museo del ‘900”: un viaggio lungo ottant’anni nella gastronomia italiana, attraverso oggetti, immagini e attività esperienziali, che ha come obiettivo la narrazione della simbiotica relazione tra gli italiani e il cibo, una connessione radicalmente trasformatasi negli ultimi decenni che, nelle intenzioni dei curatori, disegna una traiettoria per indagare passato e presente e immaginare cosa può riservare il futuro.
E va al grande regista e produttore cinematografico italiano Pupi Avati il “Premio Artusi 2022”, assegnato ogni anno da Forlimpopoli, la città di Pellegrino Artusi, su proposta del Comitato Scientifico di Casa Artusi, ad importanti personalità del mondo della cultura, con particolare riferimento a quella alimentare (e che consiste in una scultura in bronzo del busto di Artusi ad opera dell’artista Pasquale Marzelli), di scena il 4 agosto con la proiezione del documentario “Pupi Avati, La tavola racconta” di Adriano Pintaldii, nella patria del “padre” indiscusso della cucina italiana che, nell’attesa, fino al 3 luglio, rende omaggio al suo più illustre cittadino con la “Festa Artusiana” n. 26. Un’esperienza di viaggio unica, tra enogastronomia, arte, cultura all’insegna del turismo slow a bordo di un treno storico “Centoporte”, che attraversa il cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo alla scoperta delle terre che Dante Alighieri visitò nel suo cammino tra Firenze e Ravenna, un percorso incantevole che coniuga celebri città d’arte e borghi medievali completamente immersi nella natura, ma anche un itinerario nel gusto, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche che vi si possono: ecco il “Treno di Dante”, pronto a ripartire in questa estate 2022 i sabati e le domeniche fino al 10 luglio e dal 27 agosto al 30 ottobre (escluso il 10 settembre), con una corsa straordinaria il 1 novembre.
Arte contemporanea diffusa nel territorio, concerti di musica classica in cantina, spettacoli di teatro contemporaneo nelle piazze e tante esperienze da vivere tra i filari del Gallo Nero: inizia la “Chianti Classico Summer”, animata da un cartellone di iniziative pensato dal Consorzio Vino Chianti Classico per arricchire sempre di più l’offerta culturale di uno dei terroir più amati e visitati al mondo. E con “Art message in a Chianti Classico bottle”, 7 grandi bottiglie diffuse nei 7 borghi del Chianti Classico, rese uniche da 7 artisti, le opere partiranno da una “tela” uguale per tutti, pensata per rappresentare la simbiosi unica che esiste tra il vino e il suo territorio: una grande bottiglia di Chianti Classico di circa quattro metri di altezza, che ogni artista renderà unica, da Camilla Falsini a Clet, da Thomas Lange a Numero Cromatico, Francesco Bruni, Eliseo Sonnino e Corn79. La mostra, con il vernissage domani a Casa Chianti Classico a Radda in Chianti, interagirà con le opere già presenti in alcune cantine e con quelle installate dai Comuni di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle nel progetto “Chiantissimo”, dando così vita ad un unico grande circuito di arte contemporanea diffuso in tutto il territorio del Gallo Nero. Con “Meet Music”, invece, dal 9 luglio alla fine di agosto il paesaggio chiantigiano dialogherà anche con la musica classica eseguita dagli straordinari allievi dell’Accademia Musicale Chigiana, con alcune cantine del Chianti Classico - da Badia a Coltibuono (9 luglio) al Castello di Brolio (20 luglio), da Felsina (24 luglio) a Rocca delle Macìe (2 agosto), dal Castello di Meleto (12 agosto) a Villa Calcinaia (26 agosto) - che ospiteranno una linea speciale di appuntamenti musicali nel programma del prestigioso “Chigiana International Festival and Summer Academy 2022”, precedute da degustazioni di vino e prodotti del territorio. Quindi, “Meet Theatre” che si articola attorno a “diVinum”, uno spettacolo di teatro dedicato al vino e pensato per superare la barriera linguistica, che avrà un linguaggio accessibile a tutti, anche a spettatori stranieri, con lo stile del Circo Contemporaneo, prodotto dall’Associazione Arca Azzurra di San Casciano in Val di Pesa, e che sarà itinerante in tutto il territorio. E il tutto di pari passo con i tanti eventi che caratterizzano il territorio come l’“Expo Chianti Classico” a Greve in Chianti (8-11 settembre), “Vino al Vino” a Panzano (16-18 settembre) e “Montefioralle Divino” a Montefioralle (24-25 settembre). Ma anche con un “gran finale”, il 18 settembre, con la “Granfondo del Gallo Nero” con partenza e arrivo Radda in Chianti per la gara ciclistica ufficiale del Chianti Classico. Sempre nel Gallo Nero, Castello di Fonterutoli, di proprietà della famiglia Mazzei dal 1435, offre invece un’ampia gamma di “Wine&Food Experiences”, tra wine tour e degustazioni esclusive per neofiti o per grandi appassionati, visite alla cantina d’autore firmata dall’architetto Agnese Mazzei e che fa parte del progetto Toscana Wine Architecture, tour in fuoristrada e in bici nelle strade bianche tra i vigneti, lezioni di cucina e visite ai borghi circostanti di Gaiole, Castellina, Radda e Greve e alle loro botteghe artigiane. Da Vallepicciola, invece, si va dal trekking tra i filari alla musica dal vivo, dalle cene vista vigneti alle degustazioni sotto le stelle di vini e prodotti del territorio del Gallo Nero, fino al 31 agosto, e in particolare si può fare anche una “Wine Safari Experience” con un tour in jeep per scoprire l’azienda e i suoi 107 ettari immersi nel cuore del Chianti Classico. Il 3 luglio la Vernaccia, il vino che vanta le recensione dei “critici” più illustri della storia, da Dante a Boccaccio, da Cecco Angiolieri a Santa Caterina da Siena, da Lorenzo Il Magnifico al Vasari, da Francesco Redi a Eustache Deschamps e Geoffrey Chaucer, e non solo, brinda ai 50 anni del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, nato nel 1972 quando nove viticoltori storici e lungimiranti si ritrovarono in Piazza della Cisterna, nel centro storico della “città delle torri” per tutelare e valorizzare una delle Denominazioni più antiche d’Italia. La fondazione completava infatti idealmente l’iter di riconoscimento della Doc avvenuto a maggio del 1966 - il primo vino italiano a ottenere la Denominazione di Origine Controllata - divenuta poi nel 1993 una Docg. I festeggiamenti si apriranno nel giorno della ricorrenza, con una cena che vedrà protagoniste le 80 aziende che oggi fanno parte del Consorzio riunite alla Rocca di Montestaffoli, nel cuore di San Gimignano, attuale sede della “Vernaccia di San Gimignano Wine Experience”, e, a seguire, per tutto luglio, il Consorzio celebra la “regina bianca” tra i grandi vini rossi della Toscana, con appuntamenti itineranti dall’entroterra al mare di Livorno, passando per le città di Lucca e Firenze, facendo incontrare la cucina degli chef con Vernacce d’annata e Riserva. Una lunga estate di celebrazioni, che si chiuderà a settembre, a Firenze, con una degustazione riservata alla stampa di settore. Ma anche il Franciacorta va “in vacanza”, e inaugura un wine district nella meta vip per eccellenza: la Versilia. Fino al 3 luglio con la “Franciacorta Week”, tra gli eventi più glamour dell’estate, le prestigiose bollicine, wine partner di “Versilia Gourmet”, sono protagoniste nei calici nella località balneare toscana per eccellenza, da sempre amata dal jet set, celebre per i ristoranti e locali che attraggono turisti da tutto il mondo e che ospitano degustazioni con le migliori griffe del Consorzio Franciacorta. A partire da quelli premiati con il “Premio Versilia Gourmet Franciacorta 2022”, dal Ristorante Romano (Premio alla Carriera a Romano Franceschini) a Pino (Miglior Chef a Marco Artizzu), a Viareggio, da La Martinatica a Pietrasanta (Ristorante dell’Anno) a Il Parco di Villa Grey a Forte dei Marmi (Migliore in Sala a Fabio Santilli), e non solo. Scendendo in Maremma, fino al 12 agosto, ogni venerdì, “Calici al Tramonto” è l’evento a Rocca di Frassinello con un tour guidato alla scoperta dell’unica cantina progettata da Renzo Piano, per ammirare i tramonti più suggestivi della Maremma Toscana dalla terrazza panoramica e degustare i vini accompagnati da assaggi di salumi e formaggi locali, il tutto allietato dalla musica. E con l’arrivo dell’estate tornano anche “Tramonto a Le Mortelle” e “Cena all’ombra dei gelsi”, con la cantina di Marchesi Antinori nel cuore della Maremma eccezionalmente aperta anche la sera per vivere l’atmosfera unica che si respira tra i vigneti nelle ore più suggestive del giorno, con un aperitivo al calar del sole con i vini Vivia o Botrosecco accompagnati da focaccia ed un tris di fingerfood fatti in casa con musica dal vivo o dj set, o una cena con menù a base di prodotti del territorio pensato per esaltare il carattere unico delle due etichette e del Poggio alle Nane. Dalla Toscana alle Marche del vino, la storica griffe Umani Ronchi lancia per l’estate la “Verdicchio Experience”, un wine tour esperienziale a bordo di una Land Rover per immergersi tra i vigneti dei Castelli di Jesi ed esplorare i filari da cui nasce una tra le più apprezzate varietà a bacca bianca d’Italia, quel Verdicchio simbolo dell’unica Regione “al plurale” d’Italia. La “Verdicchio Experience” offre agli appassionati l’opportunità di scoprire segreti e sfumature delle vigne che circondano Villa Bianchi, a Moie di Maiolati, la casa colonica di famiglia oggi dedicata all’accoglienza, dove oltre 60 anni fa ha avuto inizio il progetto enologico dell’azienda guidata da Massimo e Michele Bernetti. Il tour si tiene sotto la guida di esperti e agronomi e consente di entrare in empatia con la terra che dà vita ad alcune delle magiche e pluripremiate interpretazioni del Verdicchio firmate Umani Ronchi, oltre che degustare le etichette più rappresentative in abbinamento a prodotti tipici.
Nei prossimi mesi, invece, saranno le barbatelle di tre territori, vini e produttori mito del vino italiano ad andare in orbita, tra ricerca scientifica e comunicazione. Ovvero, stando ai rumors WineNews, quelle del Sangiovese da cui nasce il Brunello di Montalcino di Biondi Santi, cantina “culla” del grande rosso di Toscana, quelle del Nebbiolo da cui nascono i grandi Barolo e Barbaresco di una cantina-icona delle Langhe come Gaja, e quelle da cui trae origine uno dei grandi rossi del Sud, l’Aglianico, che arrivano da Feudi di San Gregorio, l’azienda di Antonio Capaldo, custode dei “patriarchi”, vigne ultracentenarie. Un esperimento, proprio dalla Fondazione Italiana Sommelier che sarà presentato nel dettaglio il 4 luglio, nel “Forum internazionale della cultura del vino” n. 15 di Bibenda e della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), di scena al Rome Cavalieri. La giovane Roma Doc con il suo Consorzio, è protagonista di una serie di eventi che la vedranno protagonista, da “VinoXRoma” dal 15 al 17 luglio al The Box in abbinamento ai piatti dei grandi chef del panorama romano, a “Mare DiVino” l’1 e 2 luglio ad Anzio e il 22 e 23 luglio a Terracina nell’appuntamento dedicato a valorizzare il vino laziale. Con “Taste of Roma”, dal 6 al 10 luglio torna quindi in scena nella suggestiva cornice del Foro Italico, il Festival per gourmand organizzato da Be.it Events, con protagonisti gli chef e i ristoranti più interessanti della Capitale: si parte dai canonici stellati - La Pergola di Heinz Beck, Idylio di Francesco Apreda, Acquolina di Daniele Lippi, Aroma di Giuseppe Di Iorio, il Convivio Troiani di Angelo Troiani e All’Oro di Riccardo Giacinto - si prosegue con chef blasonati come Andrea Fusco, Stefano Marzetti, Enrico Camponeschi e Yamamoto Eiji per arrivare ai nomi come Alessandro Pietropaoli, Mirko Di Mattia, Alessandro Borgo, Sara Scarsella, Daniele Roppo, Gabriele Muro, Ciro Cucciniello e Fabrizio Cervellieri. Inoltre, tanti talk e laboratori tematici caratterizzeranno la kermesse, accanto ad un programma di intrattenimento per bambini organizzato da Solaya Communication, così da iniziarli alla buona tavola sin da piccoli. Fino al 21 settembre l’Enoteca-Ristorante Al Santo Bevitore di Cassino presenta invece il suo giro dell’Italia del vino, nuova formula per vivere il turismo enogastronomico senza spostarsi troppo, con sei Regioni meta di vacanze (Sardegna, Sicilia, Toscana, Piemonte, Marche e Lombardia), raccontate attraverso piatti ed etichette, in un vero e proprio “Summer Wine Tour”.
Dal 3 al 6 luglio a Napoli tornano le “Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana” all’Avpn-Associazione Verace Pizza Napoletana, con più di 300 sfide tra i partecipanti provenienti dai 5 Continenti per conquistare l’oro olimpico nella culla mondiale della pizza napoletana, per la prima volta spazio anche alla categoria “Amatori”. Intanto, sono tornati i picnic gourmet in vigna di Feudi di San Gregorio a cura del Ristorante Marennà della cantina e con le etichette della griffe. E da giugno, l’anfiteatro ospita infatti il “Darjeeling bar”, un angolo wine&coctail aperto tutte le sere dal giovedì alla domenica, roponendo aperitivi d’ispirazione esotica, da accompagnare alle bollicine del Dubl o alla freschezza del Visione rosato, e aspettando l’installazione in autunno della nuova opera dell’artista Pietro Ruffo, che si unirà alle opere già presenti e che darà vita alla nuova etichetta d’artista in edizione limitata. Nella cantina bolgherese del Gruppo Tenute Capaldo, Campo alle Comete, sempre a partire da giugno, c’è invece “Wine & Music in a Magic Garden”, tra aperitivi, degustazioni, visite in cantina e musica dal vivo alla luce del tramonto. Restando tra i vigneti campani, l’esperienza del visitatore nelle antiche cantine di Atripalda di Mastroberardino si arricchisce grazie all’articolata collezione di opere d’arte, dai mosaici alle tele, dai bronzi ai bassorilievi, della storica famiglia del vino italiano, ora accessibile al pubblico con il “Mag-Mastroberardino Art Gallery”.
Torna invece da domani al 5 luglio il “Buona Puglia Food Festival”, la kermesse che porta all’attenzione del pubblico le eccellenze del settore agroalimentare, ovvero il comparto che, insieme al turismo, ha reso celebre l’immagine della Puglia nel mondo, in uno dei luoghi più belli della storia e della cultura regionale, il Castello di Barletta. Dove ci sarà anche Rosati in Terra di Rosati, evento interamente dedicato a una delle più pregevoli produzioni enologiche della Puglia. Gioiello pluripremiato di casa Argiolas e dell’enologia della Sardegna e italiana, realizzato grazie all’autorevole contributo del celebre enologo Giacomo Tachis, completato dal suo “erede” Mariano Murru, oggi direttore tecnico Argiolas, il Turriga celebra 30 Vendemmie. Un anniversario che la griffe di Serdiana, oggi guidata da Valentina, Francesca e Antonio, la terza generazione, festeggia coinvolgendo lo studio creativo Pretziada, basato in Sardegna, in “Dialogo Adagio”, una mostra che rappresenta un omaggio artistico al processo artigianale di creazione di Turriga interpretato da opere inedite, che esprimono l’eccellenza artigianale dell’isola in diverse discipline che omaggiano la coltura e la cultura della vite, dalle ceramiche di Maria Paola Piras agli utensili di Karmine Piras, dagli arazzi di Mariantonia Urru alla cianotipia & incisione di Martina Silli, da un video diretto da Roberto Ortu, direttore della fotografia Francesco Piras ad un’installazione realizzata con la terra cruda da Matteo Brioni (Serdiana, fino al 30 settembre). Una collaborazione dalla quale nasce un cofanetto in edizione speciale di 1.000 esemplari che include una Magnum di Turriga 2018, accompagnata dal catalogo delle opere raccontate dai curatori. Si resta sull’isola, dove il 1 e il 2 luglio nell’incantevole borgo di Oschiri, va in scena il “Wine Experience 2022” dedicato al meglio dell’enologia e viticoltura a livello regionale e nazionale con un convegno di esperti ed esperte da tutt’Italia e una festa di piazza con 150 cantine. Dalla Sardegna alla Sicilia, ospitare ogni anno un artista e le sue opere tra i vigneti della Tenuta alle pendici dell’Etna, per creare un museo a cielo aperto, una fonte di suggestione per i visitatori della cantina, per coloro che ci lavorano e per chiunque desideri scoprire il territorio etneo, è l’obbiettivo di “Cottanera Visioni 2022”, la rassegna culturale di Cottanera, che fa incontrare il mondo del vino con quello dell’arte. Con la griffe siciliana che lancia l’edizione n. 2 in collaborazione con la Galleria Ncontemporary (Milano, Londra), con l’inaugurazione di “Embrasement” (fino al 15 ottobre), mostra personale di Ruben Brulat, che si snoda negli spazi della cantina dove le opere dell’artista francese dialogano con installazioni site-specific create nella residenza d’artista e nella performance sul vulcano, tra cui un’opera che unisce suggestioni sonore ed elementi della natura, incisi con alcune delle parole raccolte intervistando le persone della cantina della famiglia Cambria per indagare il rapporto con il vulcano.
Infine, prende il via “La macedonia per la ricerca”, il progetto di Fondazione Umberto Veronesi, realizzato in partnership esclusiva con Autogrill: da domani al 31 luglio, in tutti i punti vendita Autogrill sul territorio, per ogni confezione di macedonia di frutta da 200 grammi venduta, Autogrill devolverà parte del ricavato a Fondazione Umberto Veronesi per finanziare eccellenti ricercatori e ricercatrici che lavorano nel campo della nutrigenomica, ossia la scienza che studia le relazioni tra patrimonio genetico e cibo.
Focus - “Road to Terra Madre Salone del Gusto 2022” a Torino (22-26 settembre): a WineNews, 10 motivi e più secondo Slow Food per partecipare al più grande evento dedicato al cibo
Oltre 3.000 contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e giovani attivisti da 150 Paesi del mondo sono pronti ad incontrarsi, ancora una volta, in Italia: saranno “cuore e anima” di “Terra Madre Salone del Gusto 2022” che torna a Torino (22-26 settembre), promosso da Slow Food che ha svelato oggi il ricchissimo programma dell’edizione n. 14 intorno al claim “#RegenerAction”, cambiando formula e presentandosi alla città nella nuova veste all’aperto al Parco Dora con ingresso gratuito. E WineNews, con la guida della Chiocciola, ha selezionato “10 motivi e più” per partecipare al più importante evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, con ospiti importanti personalità come filosofi ed economisti, attivisti, artisti e ricercatori come Elena Granata, Rupa Marya, Michael Moss, Raj Patel, Willie Peyote, Telmo Pievani, Selma Dealdina e Carolyn Steel.
Ad animare le architetture ex industriali di Parco Dora a Torino con le sue forme, i colori e profumi, le sue voci sono il “Mercato di Terra Madre” con oltre 600 produttori italiani e internazionali, insieme al ricco programma di eventi e spazi espositivi che mettono in luce come il cibo possa essere una preziosa occasione di rigenerazione. Questo, infatti, il tema di “Terra Madre Salone del Gusto”: una rigenerazione che parte dal cibo affinché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al rinnovamento del pensiero e della società, passando attraverso il rinnovamento delle pratiche agricole, dei sistemi di produzione e distribuzione, delle diete e delle abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi, come ha spiegato il fondatore di Slow Food Carlin Petrini: “se vogliamo realizzare una vera rigenerazione di città, campagne e borghi a partire dalla produzione e distribuzione del cibo, dobbiamo superare la visione che vede innovazione e tradizione come elementi contrapposti. Questa dicotomia è controproducente: credo che esista vera innovazione quando una tradizione ha successo. Chi oggi può realizzare vera innovazione? Io sono convinto che solo le comunità possano realizzarla, perché si fondano sulla sicurezza affettiva, sulla socialità, sulle relazioni personali: tutti fattori che hanno a che vedere con la gioia e la felicità, e dai quali può scaturire un vero cambio di paradigma. Le comunità possono produrre innovazione perché conservano salde radici territoriali e possiedono la consapevolezza che il patrimonio esistente può generare ricadute positive in maniera diffusa. E proprio grazie alle comunità, ai produttori, i cuochi e i giovani che incontreremo a Parco Dora a Torino, finalmente in presenza, che potremo affrontare con successo il lungo periodo di transizione agroecologica che ci attende”.
Ma “Terra Madre Salone del Gusto” è anche incontri con personaggi internazionali che, attraverso le loro esperienze e i loro racconti, si confrontano sul tema della rigenerazione da diversi punti di vista. Tra questi Elena Granata, professoressa associata di Urbanistica al Politecnico di Milano, autrice del volume “Biodivercity, città aperte, creative e sostenibili che cambiano il mondo” (Slow Food Editore), e Carolyn Steel, architetta e autrice del libro “Sitopia: come il cibo può salvare il mondo”. Insieme si confrontano sulla rigenerazione del sistema alimentare nelle città e sulle modalità di rinascita ambientale e sociale dei centri urbani. Medico dell’Università della California e sostenitrice della deep medicine, Rupa Marya sostiene che la cosiddetta medicina profonda della decolonizzazione può risanare ciò che è stato diviso, ristabilendo le nostre relazioni con la Terra e gli altri esseri umani. Tra gli ospiti anche Michael Moss, reporter del New York Times e vincitore del Premio Pulitzer nel 2010, e Raj Patel, economista e studioso di politiche alimentari, che in passato ha lavorato per la Banca mondiale e per il Wto prima di impegnarsi in campagne internazionali contro queste stesse organizzazioni. E, ancora, Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, che ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle scienze biologiche nel Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, Selma Dealdina, membro del cda di Amnesty International e promotrice del libro “Mulheres quilombolas: Territórios de existências negras femininas”, e Willie Peyote, rapper e cantautore italiano.
Il nostro viaggio, a “Terra Madre Salone del Gusto”, parte dal Nord Italia, in particolare dal Piemonte e dal Trentino Alto-Adige, in compagnia di Eleonora Matarrese e Oskar Messner, entrambi parte dell’“Alleanza Slow Food dei Cuochi”, che ci conducono alla scoperta del foraging attraverso l’utilizzo in cucina di erbe, bacche, radici e piante spontanee. Imperdibili poi il “Laboratorio del Gusto” dedicato ai balsamici, degustati in purezza e in abbinamento ad altrettante proposte gastronomiche, e quello sui formaggi stagionati per scoprire tutti i segreti della maturazione di questi prodotti. Spazio anche al più tradizionale pane e prosciutto: la celebre merenda, in questa occasione, incontra il Franciacorta e alcuni salumi tipici italiani, come il crudo di suino nero dei Nebrodi o il culatello Oro di Zibello. Se amate il caffè, allora dovete assolutamente partecipare ai laboratori organizzati in collaborazione con Lavazza per scoprirne non solo la storia e la preparazione nel resto del mondo, ma anche il suo utilizzo in cucina in preparazioni sia dolci sia salate. Barbie, l’iconica bambola americana, è la protagonista dell’“Appuntamento a Tavola” promosso da Pastificio Di Martino per promuovere i diritti fondamentali al cibo e al gioco: in questa occasione la chef stellata Cristina Bowerman guida una brigata di cuoche italiane che interpretano in diversi piatti la pasta Di Martino.
Ma “Terra Madre Salone del Gusto” è anche vino: da non dimenticare, ad esempio, l’appuntamento con i vini di frontiera, come il Collio friulano e la Brda slovena. Da aggiungere in agenda anche il “Parco Dora Street Art Tour”, un percorso immersivo nel mondo dell’arte muraria inserita in un contesto post industriale. Cosa succede quando Albania e Marche si incontrano? Ce lo raccontano Altin Prenga, chef albanese con un passato lavorativo in Italia, e Daniele Maurizi Citeroni, che interpreta in chiave moderna i valori della cucina di terra marchigiana, nel corso dell’“Appuntamento a Tavola” di cui sono protagonisti. E poi ancora gli appuntamenti con i personal shopper dell’Università di Scienze Gastronomiche, le mostre, il mercato dei produttori, i piatti italiani e internazionali della “Cucina di Terra Madre” .
Al centro i temi su cui da oltre trent’anni Slow Food si batte per garantire un cibo buono, pulito e giusto per tutti. A “Terra Madre Salone del Gusto” si parla, infatti, di biodiversità in tutte le sue forme attraverso un grande spazio espositivo che mette al centro diverse filiere e alcune delle reti tematiche. Tra queste anche Slow Beans, di cui fanno parte produttori, cuochi e attivisti sensibili al tema dei legumi, e Slow Grains, che raccoglie produttori e trasformatori in tutto il mondo che recuperano le varietà locali coltivandole. Altri due pilastri dell’associazione della Chiocciola sono l’educazione con appuntamenti pensati per bambini, ragazzi e famiglie, e l’attivismo, a cui è dedicato uno spazio per raccontare le campagne Slow Food al momento attive. Spazio anche ai migranti, a cui Slow Food ha dedicato un network internazionale, e ai Presìdi, rappresentati a Terra Madre da tutti quei produttori, trasformatori, coltivatori, allevatori che si impegnano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali.
Due, infine, le novità principali di questa edizione: la “Slow Wine Coalition” e la “Coffee Coalition”. La prima è una rete mondiale che riunisce tutti i protagonisti della filiera per mettere in atto una rivoluzione del vino all’insegna di sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne, mentre la seconda unisce tutti i partecipanti coinvolti nella filiera del caffè, dai coltivatori ai consumatori. Da non dimenticare poi il progetto Slow Food Travel che propone un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori, cuochi, offrendo ai territori la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità come destinazione gastronomica di qualità. E, allora, anche noi, siamo pronti a mettersi in viaggio per Torino.
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