“La biodinamica è capace di risposte nuove, efficaci e adatte al nostro mondo in continua evoluzione. Applicata alla vitivinicoltura dà come risultato vini di alta qualità, che fanno bene non solo a chi li crea e lavora la terra, ma anche a chi li degusta. Senza dimenticare il ritorno economico per le aziende che scelgono questa metodologia, dal momento che il mercato richiede prodotti sempre più sostenibili, genuini e naturali”. Così Adriano Zago, consulente, agronomo, enologo e formatore, ha presentato (in un talk, a Bologna, nel recente Salone del biologico e del naturale Sana, ndr), con Martina Broggio, sustainable viticulture consultant di Soil Evolution, il suo “Manuale di Viticoltura Biodinamica”, in cui ha condensato anni di lavoro ed esperienze, che gli hanno consentito di elaborare una visione originale e personale dell’applicazione della biodinamica alla viticoltura.
“Io sono un viaggiatore e ho incontrato negli anni tanti volti e vini. Trovavo egoistico tenere tutto questo per me e ho voluto quindi raccontare la bellezza di cui sono stato testimone, che è un risultato frutto di tante fatiche”, ha spiegato Zago, ricordando che il manuale è rivolto sia ai professionisti sia ai comunicatori del vino, che oltre a contenere informazioni utili di carattere tecnico, il testo presenta alcune case histories di aziende biodinamiche per raccontare la messa in pratica della viticoltura biodinamica: “Mi piacerebbe poi che il libro venisse letto anche dagli studenti, e più in generale dai ragazzi: quando studiavo - ricorda Zago - un libro come questo non esisteva, e ancora oggi la letteratura non offre moltissimi spunti sulla biodinamica”.
Le tematiche trattate sono quanto mai attuali, soprattutto in relazione ad un tema ampiamente dibattuto come quello del cambiamento climatico, rispetto al quale, secondo Adriano Zago, “gli agricoltori possono fare molto, incentivando lo sviluppo della sostanza organica e l’adattamento delle piante e con la loro capacità di capire come agire e indagare secondo natura. La biodinamica è un mindset che comprende il suolo, l’uomo e l’intera azienda agricola con il suo gruppo di lavoro, e li considera un unico organismo perfetto e in salute”, ha aggiunto l’agronomo.
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