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ATTUALITÀ

Il test di “Quattroruote”: con due calici di vino ai pasti si resta nei limiti di legge per guidare

Dalla più autorevole rivista in tema di motori, nel pezzo “Tanto rumore per nulla”, la conferma che buon senso e moderazione sono la giusta regola
CODICE DELLA STRADA, GUIDA, GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, MODERAZIONE, QUATTRORUOTE, TASSO ALCOLEMICO, Italia
“Quattroruote”: con due calici di vino ai pasti si resta nei limiti di legge per guidare

Se si beve, meglio non guidare. Lo ribadiamo ancora una volta. Ma se si bevono uno o due calici “standard” (da 125 ml), mangiando, al netto di situazioni peculiari e tenendo conto che le reazioni del fisico variano da persona a persona, in linea di massima non solo non si fa del male a nessuno, ma si resta anche dentro i limiti previsti dal Codice della Strada per guidare in sicurezza e non incorrere in sanzioni (sotto 0,5 di tasso alcolemico). Lo abbiamo scritto spesso, nei giorni scorsi, su WineNews, e ora a confermarlo c’è anche “Quattroruote”, la pubblicazione più seguita e autorevole sulle automobili e sui motori, che dopo il can can mediatico legato alle nuove sanzioni (sopra gli 0,8 di tasso alcolemico) introdotte a fine anno dalla riforma del Codice della Strada, ha svolto un test ad hoc, che conferma che bevendo con moderazione, e ai pasti, secondo le tabelle ministeriali e dell’Istituto di Sanità, si resta nei limiti di legge (e di sicurezza).
Un test empirico, ovviamente, ma indicativo, a cui hanno partecipato due uomini e due donne, volontariamente, di peso, corporatura ed età diversi, che hanno bevuto quantità indicate dalle tabelle del Ministero di vino rosso, birra, Prosecco e anche Gin, in quantità uguali in due “round”, a mezz’ora una dall’altra, a cui poi è stato rilevato il tasso alcolemico con un un etilometro omologato e in uso alla Polizia locale di Buccinasco, a Sud di Milano. Ebbene, è emerso che i partecipanti che hanno bevuto due calici di vino (125 ml ognuno) o due flûte di Prosecco (100 ml) o due bicchieri di birra (330 ml) o 40 ml di Gin, consumando un pranzo leggero, sono rimasti all’interno della soglia di legge, rimasta invariata nella riforma a 0,50 grammi per litro.
Ma la testata specializzata di Editoriale Domus, avverte “che ogni metabolismo è diverso” e sottolinea il cosiddetto “effetto moltiplicatore” della sostanza alcolica: infatti alla misurazione del secondo bicchiere (effettuata sempre 30 minuti dopo), il tasso è salito a 0,21 contro lo 0,08 registrato dopo l’assunzione del primo calice, e non quindi allo 0,16 atteso, frutto della somma 0,08 + 0,08 grammi per litro. Ma in ogni caso, emerge che moderazione, buon senso e autocontrollo sono la migliore prevenzione, senza dover rinunciare al piacere conviviale di un calice ai pasti.

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