![C’è il Sassicaia 2021 in vetta alla super-classifica dei “Top 100 vini rossi italiani” by Gentleman C’è il Sassicaia 2021 in vetta alla super-classifica dei “Top 100 vini rossi italiani” by Gentleman](https://static.winenews.it/2023/11/SassicaiaNeutra-1-300x200.jpg)
Se sul fronte delle vendite per valore è lo Champagne a guidare il mercato con una quota del 9,5%, a seguirlo a ruota sono Franciacorta (8,8%) e Amarone (7,8%). Il Prosecco, pur registrando il maggior volume di vendite, si posiziona al quarto posto in valore con il 7,6%, evidenziando il suo ruolo di best-seller, ma con un prezzo medio inferiore rispetto a denominazioni con un prezzo medio più elevato. Anche denominazioni come Brunello e Barolo, pur con volumi più contenuti, si posizionano in alto nella classifica a valore, grazie a loro posizionamento premium. Per quanto riguarda le denominazioni più richieste nel retail, il Prosecco, come detto, domina le vendite in termini di quantità, incidendo per il 17,3% sul totale delle bottiglie vendute, seguito da Valpolicella Ripasso (6,1%), Lugana (5,4%) e Primitivo (5,4%). Ma, nel complesso e a sorpresa in un trend che vede la tipologia in calo nei consumi, sono i vini rossi a guidare le vendite, con il 46% del valore, seguiti dalle bollicine (32%) e dai vini bianchi (16%), e anche in termini di quantità i rossi detengono il 42%, mentre le bollicine e i bianchi rappresentano rispettivamente il 30% e il 22%. Parola dell’Osservatorio Signorvino che, analizzando i vini più venduti nel 2024, fotografa le abitudini di consumo degli appassionati nei vari settori esaminati (retail, ristorazione ed e-commerce), nei suoi 39 punti vendita in Italia e 2 all’estero (Praga e Parigi), e dal sito di e-commerce, punto di riferimento nel mercato enoico. E che, nel complesso, chiude il 2024 con un significativo incremento delle vendite, che portano il fatturato a 85,7 milioni di euro, in crescita del 17,5% sul 2023, grazie a 2.237.000 di bottiglie vendute tra i canali retail (71%), ristorazione (18%) e mescita (11%). Con il vino da asporto che incide mediamente per il 30% sul totale delle vendite (con picchi superiori al 50% in novembre e dicembre) e con il vino al calice in forte crescita. La vendita di vino al dettaglio si conferma protagonista con un fatturato di 25 milioni di euro (+18,2%, con lo scontrino medio salito a 48,27 euro), il settore ristorazione ha raggiunto 59 milioni di euro (+16,6%), e l’e-commerce si distingue come uno dei principali driver di crescita con un incremento delle vendite pari al +25% sul 2023 e un fatturato di 1,772 milioni di euro. Numeri, grazie anche ai quali, la Grande Cantina Italiana annuncia ulteriori investimenti nel mondo del vino, prevedendo l’apertura di 10 nuove sedi nel 2025, tra cui Bergamo e Torino, in programma entro la fine di marzo.
Tuttavia, guardando ai dati di vendita di gennaio 2025, l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada ha fatto sentire i suoi effetti facendo registrare un cambiamento nelle abitudini di consumo, con una riduzione rilevante della domanda sia per la vendita al calice che per l’asporto, dopo un periodo natalizio in sostanziale stabilità sul 2023. Questo trend sembra riflettere una maggiore prudenza da parte dei consumatori, preoccupati dalle nuove restrizioni e dall’aumento dei controlli. Tuttavia, è ancora presto per definire con precisione l’impatto di lungo periodo del provvedimento. I primi dati suggeriscono che il calo è più accentuato nelle ore serali e nei punti vendita situati nelle grandi città, dove le restrizioni alla guida incidono maggiormente sulle scelte di consumo. Per affrontare questa sfida, anche Signorvino sta mettendo in campo una serie di strategie con l’obiettivo di non scoraggiare i consumatori: è stata introdotta la formula “Happy Wine”, che prevede la possibilità di scegliere una bottiglia da bere al tavolo e, in omaggio, ricevere un piatto a scelta dalla sezione “da condividere” e un vassoietto “Scrigno Aperitivo”, inoltre, in caso di vino non terminato, Signorvino offre un tappo personalizzato per permettere ai clienti di portare a casa la bottiglia.
“Nonostante le sfide, siamo determinati a preservare e far crescere il nostro settore - dichiara Federico Veronesi, ad Signorvino - sebbene le difficoltà siano evidenti, è proprio in momenti come questi che è fondamentale guardare al futuro con determinazione e ottimismo. Il vino, come ogni prodotto alcolico, deve essere consumato con consapevolezza, ma non possiamo dimenticare che rappresenta molto di più di una semplice bevanda alcolica. È un elemento che arricchisce le esperienze quotidiane, che celebra le occasioni speciali e che unisce le persone intorno a una tavola, favorendo la socializzazione e la riflessione. La nostra storia è intrecciata con quella del vino. Il nostro Paese, che ha visto nascere e crescere i più grandi vigneti, continua a offrire al mondo una tradizione vinicola ineguagliabile. Per questo, il nostro impegno rimane forte, perché crediamo che il vino, nella sua forma più autentica, sia un patrimonio che merita di essere tutelato e celebrato. I dati ci dimostrano che la domanda di esperienze premium è in costante crescita: questo ci spinge a proporre eventi esclusivi come cene con produttori e degustazioni, concepite per offrire al pubblico momenti unici e di alto livello. Il nostro impegno è proseguire su questa strada, ampliando ulteriormente le opportunità per gli appassionati di vino”, conclude Federico Veronesi. “In un contesto in cui il vino viene sempre più stigmatizzato, noi siamo determinati a valorizzarne gli aspetti positivi. La nostra missione è quella di promuovere la cultura del vino, esaltandone la bellezza, la storia e il profondo legame con le tradizioni italiane”, dice Luca Pizzighella, general manager Signorvino.
Le vendite al calice nel 2024 hanno registrato, infatti, una crescita significativa, alimentata dal desiderio dei clienti di non solo gustare un buon vino, ma anche di vivere un’esperienza più completa e formativa. Per rispondere a questa tendenza, Signorvino ha consolidato nel tempo l’opzione del doppio calice, una scelta che permette ai clienti di selezionare un vino adatto a tutto il pasto o all’aperitivo, assicurando continuità e armonia nell’esperienza. Parallelamente, è stata ampliata la selezione delle etichette disponibili in mescita, con una gamma che ora include mediamente tra 20 e 25 vini da assaggiare al calice. Il concetto alla base è quello di offrire un percorso di degustazione guidato dai wine specialist, esperti capaci di accompagnare gli ospiti in un viaggio enologico coinvolgente e istruttivo. Inoltre, Signorvino propone diversi percorsi degustativi, che prevedono la selezione di tre vini al calice e sono dedicati a specifiche denominazioni o temi enologici.
Focus - Signorvino: obbiettivo, 50 punti vendita entro il 2025
Signorvino, catena di enoteche con cucina fondata nel 2012 da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse (ex Calzedonia, e di cui fanno parte le aziende vitivinicole Tenimenti Leone nel Lazio, La Giuva in Valpolicella, Podere Guardia Grande ad Alghero, e Villa Bucci nelle Marche, in attesa di aprire anche una cantina in terra di Trentodoc, ndr), è un format pensato per promuovere l’eccellenza enogastronomica italiana: un’enoteca con una cucina di alta qualità in un’atmosfera accogliente. Oggi, con oltre 2.000 etichette e un’offerta gastronomica che celebra la tradizione culinaria italiana, la Grande Cantina Italiana si conferma non solo come punto di riferimento per gli appassionati di vino, ma anche come ambasciatore di una cultura vitivinicola d’eccellenza. A supporto di questa missione, il brand ha promosso diverse iniziative, tra cui il podcast Vini Mito, realizzato in collaborazione con Chora Media, che offre un viaggio alla scoperta dei grandi vini rossi italiani, come il Barolo, l’Amarone della Valpolicella e i Supertuscan.
Signorvino sta attuando un ambizioso piano di espansione con l’obiettivo di raggiungere 50 punti vendita entro il 2025. La catena, che conta attualmente 41 punti vendita, di cui 39 in Italia e 2 all’estero, prevede l’apertura di 10 nuove sedi nell’anno in corso, tra cui Bergamo e Torino in programma entro la fine di marzo. Grande attenzione anche alle regioni meridionali, con piani per aprire nuovi punti vendita nelle zone di Napoli (è stato inaugurato recentemente un locale all’interno del centro commerciale Maximall Pompeii) e Bari. Contemporaneamente, Signorvino punta a consolidare la sua presenza nelle principali città italiane, come Milano, Verona e Torino.
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