Sarà perché non c’è più voglia di festeggiare, per una crisi che morde le tasche o per scenari di consumo che stanno cambiando, privilegiando prodotti più a buon mercato e strizzando l’occhio a low e no alcol. Fatto sta che anche lo Champagne, le bollicine per eccellenza a livello universale, non sta attraversando il suo miglior momento storico, tanto che le esportazioni globali sono diminuite del 9,2% nel 2024, attestandosi a 271,4 milioni di bottiglie con un fatturato inferiore ai 6 miliardi di euro. Dati che hanno generato un campanello di allarme e rilanciato una domanda la cui risposta genera divisioni: lo Champagne costa troppo? Maxime Toubart, presidente del Syndicat Général des Vignerons de la Champagne (Sgv) e co-presidente del Comité Champagne, e David Chatillon, presidente dell’Union des Maisons de Champagne (Umc) e co-presidente del Comité Champagne, come riporta “Vitisphere”, hanno sottolineato come il settore è unito (“non ci dividerete”).
Ma c’è la consapevolezza del problema: “la questione a breve termine”, ha detto, infatti, Toubart, è di “prestare attenzione ai prezzi. Sappiamo quanto velocemente possano incidere sui volumi”. E ciò in riferimento ad una quota di appassionati di Champagne che “sta passando a prodotti più convenienti. Dobbiamo restare una bevanda celebrativa al giusto prezzo”.
Chatillon ha anche aggiunto che le persone non dovrebbero semplificare eccessivamente mettendo a confronto delle categorie che, in realtà, sono più complesse: “c’è ogni fascia di prezzo in ogni gruppo di prodotti” e lo Champagne è “un vino di eccellenza, ma anche un lusso accessibile”.
E questo nonostante gli aumenti, che, come è stato spiegato, sono dovuti all’inflazione, alle spese di produzione ed alla premiumizzazione con una maggiore domanda di Champagne millesimati e rosé. “Lo Champagne è ancora un vino pregiato abbastanza accessibile”, ha continuato Chatillon con Toubart che ha rafforzato il concetto ponendo l’obiettivo che lo Champagne continui ad essere “eccezionale sia per la sua esperienza che per il prezzo accessibile”.
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