Arriva il “super sommelier digitale”, “esperto” di Prosecco, a disposizione degli appassionati di tutto il mondo (capace di parlare più di 30 lingue), per offrire la massima tutela, la massima garanzia e la massima consapevolezza nel consumo di una delle più iconiche (ed imitate) eccellenze italiane, grazie all’Intelligenza Artificiale. Il progetto, realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato con il Consorzio del Prosecco Doc, e attraverso tecnologie Microsoft, è stato presentato, nei giorni scorsi, da Annalisa De Luca, responsabile Innovazione, Strategia di Ricerca e Prodotto all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Ipzs, e Gerardo Gabriele Volpone, Tech Strategist and Sustainability Community Italy lead Microsoft, che hanno testato il chatbot e continuato ad “insegnargli” tantissimo sul mondo del Prosecco Doc, mettendolo alla prova con domande di ogni tipo.
L’Ia, spiega la Zecca, impara proprio con le domande e i suggerimenti di chi la utilizza. Chiunque può accedere al portale e sfidare le sue conoscenze. L’importante è ricordarsi di lasciare un feedback: più ne riceve, più diventa precisa e affidabile. Ovviamente, ogni feedback verrà verificato dal Poligrafico e dal Consorzio, così da garantire sempre la qualità e la correttezza delle informazioni. Per questo motivo, il Consorzio, Microsoft Italia e il Poligrafico invitano tutti a farle domande e a contribuire al suo addestramento. Perché, anche se la tecnologia continua ad evolversi, il digitale avrà sempre bisogno del tocco umano.
Nella sperimentazione del progetto, annunciato ufficialmente ad agosto 2024, la chat con l’Intelligenza Artificiale è stata formata da Ipzs attraverso centinaia di documenti forniti dal Consorzio Prosecco Doc. I risultati di questo processo, ancora in fase beta, non sono ancora perfetti, ma sono incoraggianti. Ad un esame sul livello di preparazione effettuato dal Consorzio, spiega una nota, la chat, nonostante qualche scivolone e rigidità tipiche dell’Ia, è risultata in grado di rispondere correttamente anche alle domande più complesse, di entrare nel merito di argomenti tecnici sofisticati (sulla produzione delle bollicine più famose del mondo), sa dare indicazioni, suggerimenti di consumo (sul chatbot ci sono tantissime ricette) e risolvere i dubbi, anche i più bizzarri (come sull’uso del Prosecco durante la dieta), di appassionati, esperti o consumatori occasionali. Per esempio, se chiedi “come si chiude correttamente la bottiglia?” la risposta è solo una: si condivide. Ma questo la chat ancora non lo ha imparato, spiega il Consorzio Prosecco Doc.
“Anch’io ho rivolto qualche domanda alla chat, e sono rimasto colpito dalla sua prontezza nel rispondere. Certo, a volte ha ancora bisogno di una mano, ma è proprio questo l’aspetto più interessante: possiamo contribuire direttamente alla sua crescita. Questo progetto è affascinante perché unisce le tecnologie più avanzate all’insostituibile intervento umano. Scoprire cosa si cela dietro le quinte di strumenti così innovativi, tra grandi potenzialità e criticità da affinare, è un’esperienza davvero stimolante. Invito tutti a interagire con la chat: più la usiamo, più diventerà esperta del mondo del Prosecco Doc e potrà rispondere puntualmente a chi le chiederà una mano”, spiega Luca Giavi, direttore Consorzio Prosecco Doc.
“Con questa chat, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato compie un passo concreto verso l’innovazione al servizio della qualità e dell’autenticità. Il Prosecco Doc è uno dei simboli più apprezzati del made in Italy nel mondo - afferma Annalisa De Luca, responsabile Innovazione, Strategia di Ricerca e Prodotto all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - ma proprio per questo è anche tra i più esposti al rischio di imitazioni. Questo progetto nasce per accompagnare il consumatore in un’esperienza di acquisto consapevole, offrendo informazioni chiare, verificate e accessibili in tempo reale. L’impiego dell’Intelligenza Artificiale generativa è stato determinante nella progettazione della chat: ci ha permesso di creare un’assistente virtuale capace non solo di riconoscere e interpretare dati complessi, ma anche di dialogare con gli utenti in modo naturale e personalizzato. È una tecnologia potente, che valorizza il patrimonio enogastronomico italiano e apre nuove strade alla tutela digitale del made in Italy”, afferma De Luca.
“Siamo felici di supportare attraverso tecnologie e competenze Microsoft questo progetto che conferma come l’innovazione può portare un contributo alla crescita delle realtà del nostro territorio, preservando la tradizione ed aprendola a nuove prospettive di sviluppo. Con questa chat, tutti possiamo interagire in maniera semplice e diretta con l’Intelligenza Artificiale generativa e favorire conoscenza e protezione del mondo del Prosecco Doc in tutto il mondo”, conclude Gerardo Gabriele Volpone, Tech Strategist and Sustainability Community Italy lead per Microsoft.
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