Scendono ancora, ma pur continuando a restare alte, ben oltre il quantitativo di una vendemmia media, le giacenze di vino italiano, che, al 30 aprile 2025, erano di 49,7 milioni di ettolitri (-0,5% sulla stessa data 2024) e inferiori del 5,9% sul 31 marzo 2025. Un dato a cui vanno aggiunti i 3,5 milioni di ettolitri di mosti (-14,1%) e 116.749 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (+82,9%). È la fotografia scattata, nell’aggiornamento del report “Cantina Italia” by Icqrf, pubblicato sul sito del Ministero dell’Agricoltura.
I trend sono quelli “storici”: il 58,5% del vino è, infatti, detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto; il 55,2% del totale del vino detenuto è a Dop, il 25,9% a Igp, mentre il resto è costituito da vini varietali (1,4%) e generici (17,5%); r con le prime 20 tra Dop e Igp (su 526) che fanno il 57,6% delle giacenze, Prosecco in testa con 4,59 milioni di ettolitri (11,4% del totale), seguito da Igt Puglia (1,8 pari al 4,5%), Igt Toscana (1,7 - 4,3%), Chianti Docg (1,3 - 3,3%), Igt Veneto (1,2 - 3,1%), e Doc delle Venezie (1,2 - 3,1%).
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