
Con l’apertura del mercato del tartufo bianco d’Alba, il più importante al mondo dedicato al prodotto più prezioso della terra, in appena una settimana, le quotazioni del Tuber Magnutum Pico sono praticamente raddoppiate: dai 2.500-3.000 euro al kg - indicati, a WineNews, da Agostino Mario Aprile, presidente Unione Regionale Trifulau del Piemonte, alla vigilia - ai 4.000 euro al kg secondo il “Borsino del Tartufo” del Centro Nazionale Studi sul Tartufo (aggiornato all’11 ottobre), ma con punte di 4.500-5.000 euro al kg nel prezzo finale al consumatore. È la fotografia della nuova stagione del tartufo, ottima in qualità e migliore in quantità delle annate precedenti, e che si è aperta in Italia, a partire dalla sua “capitale”, Alba, nel cuore delle Langhe, Patrimonio Unesco, con la storica “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco” n. 95 (fino all’8 dicembre).
Una stagione che, come sempre, sarà lunghissima, perché la cerca del pregiato tubero - partita il 1 ottobre con un brindisi ai trifolai ed ai lori tabui diretti nei boschi piemontesi con l’Alta Langa Docg, simbolo dell’eccellenza vitivinicola del territorio, e “Official Sparkling Wine” della Fiera di Alba - proseguirà fino al 31 gennaio, comprendendo, come sempre, anche le tavole di Natale e Capodanno, e, nel mezzo, la grande asta benefica “Barolo en Primeur” (24 ottobre) e l’“Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba” al Castello di Grinzane Cavour (9 novembre). E con ottime premesse perché “l’inizio della stagione è stato abbastanza buono, grazie a tartufi dalla qualità già ottima e con le previsioni che lasciano presagire un’annata migliore delle precedenti in quantità”, ci ha detto Agostino Mario Aprile, dalle Langhe.
E da un territorio vocato all’altro del Belpaese, anche nelle Crete Senesi, patria del tartufo bianco in Toscana, dove la “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi” n. 39 a San Giovanni d’Asso, a Montalcino, inizierà più tardi (8-9 e 14-16 novembre), “la stagione sarà migliore delle precedenti in quantità - racconta Paolo Valdambrini, presidente Associazione Tartufai Senesi - ed anche in qualità quando il clima sarà più autunnale. Per quanto riguarda i prezzi, al momento oscillano da 1.300 euro al kg per le pezzature più piccole fino ai 3.000 euro al kg per i tartufi più pregiati”. Ma anche in questo caso sono destinati a salire con l’apertura del mercato.
Dalla Toscana, anche Acqualagna si appresta a celebrare l’evento più importante dell’anno, la “Fiera del Tartufo Bianco” n. 60 (1-23 novembre), e, nell’attesa, “al Centro Italia il tartufo c’è ed è di qualità, ma a macchia di leopardo, la quantità è maggiore nelle Marche, e minore in Abruzzo ed in Molise, regioni che in quantità fanno la differenza in Italia, ma dove è mancata la pioggia - spiega Paolo Topi, tartufaio di lungo corso, e vice presidente Federazione Italiana Tartuficoltori Associati - per i prezzi siamo sui 1.000-1.500 euro al kg”. Stessa sorte per le quotazioni in apertura di mercato, e per le quali molto dipenderà dalle buone previsioni sulla quantità, nel proseguo della stagione di raccolta.
Dalle Marche al resto d’Italia e non solo, per Francesco Urbani, della storica azienda umbra Urbani Tartufi, presente sul mercato dalla fine dell’Ottocento, e che, come sempre, fornisce un ampio sguardo sul settore, dall’acquirente privato al mondo della ristorazione, infine, l’annata è migliore delle precedenti, sia in qualità che in quantità, motivo per cui se, oggi i prezzi sono alle stelle, nel proseguo della stagione e, dunque, verso novembre-dicembre, le quotazioni del tartufo sono destinate a scendere anche del 30%. Per la gioia dei gourmet di tutto il mondo.
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