Dalle nozze in vigne o negli uliveti alla fornitura di piante e fiori sostenibili, passando per le innovazioni come i fiori da mangiare e da bere, il fenomeno dell’agri-wedding vale oggi oltre 300 milioni di euro e rappresenta una delle nuove frontiere del florovivaismo italiano: emerge, da una stima Coldiretti, nel “Congresso italiano del Fiore” a Pompei, che, in questi giorni, riunisce i massimi esperti del settore per condividere conoscenze, innovazioni e visioni future sulla floricoltura italiana. Un focus è dedicato proprio agli aspetti innovativi come l’agri-wedding, il giro d’affari legato alla fornitura di fiori e piante per le cerimonie e all’organizzazione di matrimoni direttamente negli agriturismi. La nuova tendenza vede affiancare all’utilizzo dei tradizionali fiori anche quello delle piante, in una prospettiva più attenta alla sostenibilità. Ma ad arricchire l’offerta ci sono anche attività innovative legate all’organizzazione dei banchetti. Il più noto è quello dei fiori eduli, utilizzati per arricchire di colore e gusto le ricette. Ma ai fiori da mangiare si sono affiancati anche quelli “da bere”. I petali vengono fatti macerare e poi usati per la preparazione di cocktail e aperitivi.
Una proposta che si abbina all’organizzazione dei matrimoni direttamente nelle aziende agricole, proponendo location immerse nella natura come vigne, campagne e fattorie, dove oltre all’allestimento floreale si valorizzano prodotti locali e la sostenibilità ambientale. Questa tendenza, nata come una nicchia circa un anno e mezzo fa, sta crescendo costantemente, diventando sempre più popolare tra le coppie che desiderano nozze legate alla natura e al territorio, sulla scia della centralità acquisita dal matrimonio green. In questa direzione va l’utilizzo di materiali riciclabili a basso impatto ambientale, così come la possibilità di dare agli addobbi floreali una “seconda vita” sia nelle case che all’aperto.
L’altra nuova frontiera è rappresentata dal ruolo delle piante nella tutela della salute. Una ricerca promossa da Coldiretti e Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche per “misurare” i benefici delle piante all’interno degli edifici scolastici ha dimostrato come l’introduzione di alcune specifiche varietà di piante come Sansevieria, la Chamadorea, Yucca, Ficus e la Schefflera fa crollare di un quinto le concentrazioni di CO2 e del 15% quelle di polveri sottili.
La forte propensione all’innovazione conferma i record di un florovivaismo italiano che ha raggiunto, nel 2024, il valore di 3,3 miliardi di euro, grazie al lavoro delle 19.000 imprese impegnate a produrre su una superficie di 30.000 ettari, secondo l’analisi Coldiretti. Un traino importante viene dall’export, che, nel 2025, arriverà a sfiorare il valore di 1,3 miliardi, con un aumento del 4% sull’anno precedente, sulla base di una proiezione Coldiretti su dati Istat relativi ai primi 9 mesi. Per sostenere la crescita del settore, la Consulta Florovivaistica Coldiretti ha elaborato un piano di misure, a cominciare dal favorire l’innovazione tecnologica per migliorare produttività e sostenibilità, con investimenti in sistemi digitali e tecnologie smart; rafforzare l’export, sfruttando programmi di internazionalizzazione per ampliare la quota sui mercati esteri; promuovere il marchio Made in Italy per aumentare la riconoscibilità e il valore dei prodotti italiani. È importante ampliare l’offerta con servizi personalizzati, come quelli legati al wedding e agri-wedding, che vedono una domanda in crescita. Parallelamente, vanno potenziate le strategie di marketing digitale e e-commerce per raggiungere nuovi clienti. Infine, la formazione continua e la partecipazione a fiere di settore sono fondamentali per mantenere competenze aggiornate e creare sinergie, puntando a una crescita sostenibile e competitiva del comparto florovivaistico nazionale. Al convegno hanno partecipato il presidente Coldiretti Ettore Prandini, il presidente Consulta Florovivaistica Mario Faro e la coordinatrice Nada Forbici, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e il presidente Ice Matteo Zoppas.
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