Entro la fine del 2012, il progetto di fusione tra Unipol e Fondiaria-Sai diventerà operativo, creando, come ha ribadito spesso pubblicamente l’ad Unipol Carlo Cimbri, un maxi-polo del settore assicurativo. Ma nell’articolato portafoglio di Sai c’è anche una “divisione” viticola, Saiagricola: che ne sarà di una delle realtà più importanti del mondo enoico del Bel Paese? “In linea generale - spiega, a WineNews, l’ad Domenico Terzano - il nuovo gruppo che si formerà gestirà anche le attività viticole, con una iniezione di investimenti e l’intento di potenziarle. L’idea è quella di far crescere Saigricola e di aumentare la sua visibilità”.
“Questo progetto, evidentemente, dovrà essere avallato - spiega ancora l’ad Saiagricola, Domenico Terzano - dalle assemblee degli azionisti e dai cda e sarà il piano industriale triennale 2013-2015 che traccerà le principali linee guida. Il mio “sentiment” è positivo ma per i dettagli definitivi bisognerà necessariamente aspettare il completamento della fusione”.
Saiagricola rappresenta una sorta di “impero” (5.000 ettari, di cui 300 vitati, utile complessivo nel 2011 di 1 milione di euro per una produzione complessiva di oltre 1 milione i bottiglie), diviso tra la Fattoria del Cerro a Montepulciano, La Poderina a Montalcino (che giusto un anno fa ha ulteriormente aumentato il suo patrimonio di vigneti aggiungendo altri 12 ettari ai 24 già di proprietà), Còlpetrone a Montefalco, Montecorona a Umbertide, Monterufoli a Pisa e Arbiola in Piemonte.
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