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“A RISCHIO DIRITTI DI IMPIANTO PER 50.000 ETTARI DI VIGNETO IN MANO A PRODUTTORI E CONSORZI ITALIANI SE NON SARÀ INTRODOTTA PIÙ FLESSIBILITÀ NEL REGOLAMENTO UE ANCORA IN DISCUSSIONE”: A LANCIARE L’ALLARME È FEDAGRI-CONFCOOPERATIVE

Italia
Vigneti in Franciacorta

Produttori e consorzi hanno ancora in mano diritti di impianto per 50.000 ettari di vigneto da poter piantare, ma rischiano di doverli utilizzare in fretta e furia da qui al 2015, per non perderli, a meno che l’Ue non introduca maggiori elementi di flessibilità nel nuovo sistema di autorizzazione, ovvero consenta ai produttori di poter cedere i diritti ad altri anche tra il 2015 ed il 2020, quando sarà in vigore il regime transitorio in materia, e che ad ora non lo prevede. A lanciare l’allarme Fedagri-Confcooperative. Mentre a Bruxelles si sta lavorando alla stesura degli atti esecutivi del nuovo sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli, i produttori italiani temono, dunque, che nel passaggio dal vecchio al nuovo regime non ci sia quella gradualità necessaria per preservare gli oltre 50.000 ettari di diritti d’impianto ancora in portafoglio per il nostro Paese.

“Dalle bozze dell’atto delegato - spiega il presidente del settore vino di Fedagri, Adriano Orsi - emergono definizioni e requisiti che rendono di fatto inutilizzabili i criteri di priorità sulla base dei quali verranno concesse le nuove autorizzazioni ad impiantare. Una quota consistente di tali diritti potrebbe inoltre non essere convertita in autorizzazione ad impiantare vigneti, nel caso in cui l’Europa decida che durante il periodo transitorio (2016-2020) non sia garantita la possibilità di trasferire i diritti da un produttore all’altro”.

“Per evitare che tale potenziale venga disperso, sono state diverse le iniziative adottate da Fedagri insieme alle altre Organizzazioni rappresentative della filiera: è stato chiesto al Ministero delle politiche agricole di continuare a sostenere le ragioni del “vigneto Italia”, per scongiurare seri danni alla competitività dell’intero comparto. Allo stesso tempo e con gli stessi obiettivi - ha proseguito Orsi - abbiamo lavorato con i colleghi europei in sede di Copa Cogeca”.

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