“Tra i tappi messi in commercio, il 3% è difettoso e conferisce al vino il sentore di muffa. Su un giro d'affari di 1.000 miliardi in Piemonte, si verifica dunque un danno vicino ai 30 miliardi. Una cifra troppo alta che il settore fatica a sopportare”: questo è il dato emerso dal convegno di Gavi. “Non esistendo una normativa specifica, nel caso di accertata alterazione il danno ricade quasi sempre sul consumatore (privato o pubblico esercizio). I produttori di vino si ritengono a loro volta danneggiati, sia per l'immagine che per eventuali ritiri di prodotti dal mercato. Gli stessi produttori di tappi in sughero subiscono un danno, che crea diffidenza sul loro prodotto”.
Per questo due consiglieri regionali del Piemonte, Lido Riba e Rocchino Muliere (Ds), hanno presentato una proposta di legge “per la promozione dell'uso di tappi e bottiglie conforme ad uno specifico disciplinare di qualità, la costituzione di un fondo per indennizzare i consumatori, garanzie attraverso forme assicurative, recupero dei danni a carico dei fornitori di tappi e di bottiglie”.
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