I vini autoctoni: una moda momentanea o un investimento per il futuro ? Ne discuteranno il 4 ottobre gli esperti riuniti a Gorizia per la quinta edizione di Ruralia, il Salone delle specialità agroalimentari “certificate” Dop e Igp (dal 4 al 7 ottobre). Coordinata dal professor Attilio Scienza, uno dei massimi esperti nazionali ed internazionali di viticoltura, la tavola rotonda sugli autoctoni è uno degli appuntamenti di rilievo della kermesse agroalimentare friuliana, affiancata anche quest’anno da “Vinum Loci”, rassegna nazionale dei vini autoctoni. Scienza illustrerà le ultime strategie di promozione e difesa dei vitigni e dei vini autoctoni, tema molto dibattuto in Friuli, vista anche la battaglia ingaggiata con l'Ungheria per il “caso Tocai”. Parteciperanno al forum di Gorizia anche i presidenti e i rappresentanti nazionali dei principali movimenti ed organizzazioni del settore enologico italiano: dal Movimento Turismo del Vino alle Donne del Vino, dalle Città del Vino a Slow Food, dalle Enoteche Vinarius all’Associazione dei Sommeliers, dai ristoratori ai produttori. Coordinerà i lavori il giornalista ed enogastronauta Davide Paolini.
Tra gli eventi in programma anche un “gemellaggio” tra Collio e Lambrusco, ovvero l’incontro di due storie enologiche fondamentali nel panorama italiano. Dopo il Chianti e il Marsala (con cui si sono confrontati nella passate edizioni), i vini del Collio incontreranno quest’anno la cultura enologica emiliana ed un suo prodotto fra i più classici. A Ruralia, nel Salone delle Specialità Agroalimentari, i protagonisti saranno gli oltre 100 prodotti italiani protetti con i marchi Dop e Igp dall’Unione Europea: dai formaggi agli insaccati, dall’olio di oliva ai prosciutti. Una vetrina particolare sarà riservata a pane e affini, protagonisti i panificatori isontini che sforneranno a ritmo continuo le loro specialità, dolci e salate. Ospite di Ruralia sarà anche la pizza originale napoletana, con un vero e proprio “festival” della specialità campana. Con “Vinum Loci”, inoltre, Ruralia si arricchirà poi di un ulteriore tassello: in mostra saranno i vini autoctoni italiani, un’altra delle grandi ricchezze nascoste dei giacimenti enogastronomici della penisola, a rischio di estinzione causa l’omologazione del gusto. Sotto la guida di produttori e sommelier sarà possibile degustare e mettere a confronto i principali vini autoctoni nazionali e del Friuli Venezia Giulia, a cui sarà dedicata una vetrina particolare.
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