Va a Valdobbiadene il premio “Piano regolatore Città del Vino”, per la particolare attenzione riservata dal piano ai temi paesaggistici: “Il metodo di analisi - si legge nella motivazione - inserisce le aree di pregio vitivinicolo nel più ampio discorso della zonazione del territorio e del rapporto della produzione di eccellenza con le aree urbane”. Il premio sarà consegnato alla Triennale di Milano per “Urbanpromo”, la fiera dedicata al marketing urbanistico organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica. A ricevere il riconoscimento sarà il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, che illustrerà gli aspetti salienti del “Piano di Assetto del Territorio” (Pat) del Comune. La commissione giudicatrice, composta da Alessandro Bracchini, Antonio Fassone, Guido Ferrara, Valeria Lingua, Attilio Scienza, Stefano Stanghellini e Floriano Zambon, ha analizzato l’apparato analitico e progettuale proposto dal Comune di Valdobbiadene, giudicandolo coerente con le linee metodologiche indicate da Città del Vino.
“Le prescrizioni progettuali - si legge ancora nella relazione - risultano interessanti soprattutto per il tentativo di risolvere i conflitti generati dalle cantine situate in aree urbane, non solo attraverso il decentramento, comunque considerato come valida alternativa alla espansione industriale (proprio perché è la produzione vitivinicola l’elemento caratterizzante lo sviluppo dell’area), ma anche attraverso l’apparato normativo dedicato alla gestione delle strutture esistenti. Le prescrizioni per la gestione delle trasformazioni del sistema delle strutture edilizie connesse all’economia e alla cultura del vino, pur muovendosi in un quadro normativo non solo locale molto restrittivo, forniscono soluzioni che tengono in considerazione le peculiarità della produzione locale, con indicazioni quasi personalizzate rispetto alle specificità aziendali e di prodotto, in relazione ai diversi terroir. Infine, il processo partecipativo attivato per la realizzazione del piano - si legge nella relazione tecnica - ha previsto una serie molto strutturata di momenti di coinvolgimento della popolazione, con una specifica attenzione agli operatori agricoli e vitivinicoli”.
“Questo ultimo aspetto - afferma Paolo Benvenuti, direttore delle Città del Vino - è uno dei cardini del nostro progetto di Piano Regolatore, laddove indichiamo nella condivisione tra pubblico e privato la strada da seguire per fare scelte che siano equilibrate a vantaggio del territorio e della sua tutela”.
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