“Abbiamo bisogno di modernizzare Vinexpo, renderlo più attraente, fare in modo che produttori, buyer e professionisti del vino in generale non si sentano in dovere di venire a Bordeaux, ma sentano davvero l’esigenza e l’opportunità di farlo”. Parole, segnate da umiltà e voglia di rimettersi in discussione, di Guillaume Deglise, chief executive della fiera biennale che, al magazine britannico Decanter (www.decanter.com) , risponde alle tante voci, levatesi soprattutto nel mondo dei produttori, che vedrebbero in grande difficoltà Vinexpo, incalzato dal Prowein, concorrente tedesco capace di aggregare e fare business.
Eppure, Vinexpo rimane il punto di riferimento per tutto il mondo del vino, e proprio dal suo aspetto internazionale deve ripartire: “sento dire in giro che siamo troppo orientati verso la Francia, ecco, è da qui che bisogna ripartire, da una maggiore inclusione ed apertura verso i produttori del resto del mondo”. Anche andando a scoprire i mercati emergenti, dalla Cina al Giappone, passando per l’America Latina ...
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025