Come da tradizione, l’accordo sulle uve Moscato fissa a 107 quintali per ettaro la resa per la vendemmia 2014 che è ormai alle porte, con 8 quintali di blocage/deblocage, cioè la quota di uva che potrà essere destinata a Docg a seconda delle richieste dei mercati. Per il prezzo dei grappoli è stato fissato in 10,65 euro al miriagrammo (106,5 euro al quintale).
“Siamo moderatamente soddisfatti. È passata la nostra linea, un aumento della resa e del prezzo delle uve, senza trattenute, con un accordo poliennale”, sottolinea Luca Brondelli, portavoce della delegazione di Agrinsieme Moscato, il soggetto di rappresentanza agricola che riunisce Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative, commentando l’intesa sull’accordo interprofessionale.
Nell’accordo c’è anche l’impegno delle case spumantiere a ritirare un minimo di 100 quintali/ettaro di uve Docg per la vendemmia 2015 al prezzo di 10,70 euro al miriagrammo. Brondelli ritiene positiva la firma dell’intesa da parte di tutte le componenti, “in questo senso abbiamo avuto assicurazioni da parte dell’assessore Ferrero” (Giorgio Ferrero, assessore Agricoltura Regione Piemonte, ndr), e spiega così la moderata soddisfazione di Agrinsieme Moscato, “avremmo preferito tre quintali in più, cioè la nostra proposta di 110 quintali con un blocage/deblocage di 5 quintali. Tuttavia non ce la siamo sentita di fare saltare tutto e con senso di responsabilità abbiamo deciso di firmare”.
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