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Vino: cresce nella grande distribuzione Usa, +6% in 12 mesi per 5 miliardi di dollari nel solo segmento dei “tables wine” ... Quello italiano, come ricorda spesso la chef Lidia Bastianich, regina della cucina tricolore in America, è il cibo etnico n. 1 in Usa. E anche grazie ai tanti ristoranti dedicati al Belpaese, il vino d’Italia ha conquistato i palati americani, al punto da essere, da anni, il n. 1 tra nettari stranieri importanti in Usa. E anche nella grande distribuzione di vino negli States, che è cresciuta del 6% in un anno (tra gennaio 2012 e gennaio 2013) nel segmento dei “vini da tavola”, superando i 5 miliardi di dollari di vendite, i vini che arrivano dall’Italia sono gli unici a scalfire il dominio della California. A dirlo due diverse analisi firmate da Simphony Iri insieme alla rivista “Wines and Vines” (www.winesandvines.com), testata leader dell’industria del vino in Usa, resa nota da WineNews. Nella “Top 20 New Table Wine Brands of 2012”, infatti, 15 delle nuove etichette più performanti arrivate sul mercato Usa sono californiane, una viene da Washington, una della Spagna, e tre dall’Italia. Se al n. 1 assoluto c’è il brand “Skinnygirl” di Beam Global (4,7 milioni di dollari di vendite in un anno), al n. 3 della classifica assoluta c’è “Bella Bolle”, marchio di Moscato d’Asti di Prestige Wine Group (che in 12 mesi ha realizzato vendite per 2,4 milioni di dollari, www.prestigewinegroup.com). Al n. 5 il marchio Macaron, prosecco di The Wine Group (1,3 milioni di dollari), e al n. 13 il brand “Zonin Winemakers Collection” del gruppo Zonin (652.000 dollari di vendite, www.casavinicolazonin.it). E anche nella “Top 30 Momentum Table Wine Brands of 2012”, ovvero i brand che coniugano i volumi più alti in rapporto con il prezzo ed il ritmo di crescita più sostenuto (classifica dove colossi come Gallo e Constellation Brands detengono oltre la metà “della torta”), è made in Italy la posizione più alta tra i vini stranieri dopo 8 americani: il brand “Stella Rosa”, linea di vini tricolore della californiana San Antonio Winery (http://sanantoniowinery.com).