“Viticoltura siciliana in ginocchio” hanno titolato, nei giorni scorsi, i media nazionali. Ma, a ben vedere, nulla è a rischio, per le alte temperature. Anzi, arrivano segnali di netta contrarietà a questo tipo di informazione da “Inycon”, evento cool del distretto enologico di Menfi (dal 29 giugno al 1 luglio), e dalla Cantina Settesoli (2.300 soci e 6.000 ettari di vigneti).
“L’ondata di caldo che ha investito la Sicilia ed il Sud Italia, nei giorni scorsi, non avrà - si legge in una nota stampa - riflessi negativi sui vigneti. L’allarme era stato lanciato da Coldiretti che aveva ipotizzato, per le alte temperature raggiunte sulla colonnina di mercurio, un netto anticipo sui tempi di vendemmia, oltre a danni alle colture. Nell’area del distretto produttivo di Menfi lo stato dei vigneti è complessivamente nella norma, con piante sane e rigogliose.
Le riserve idriche dei terreni - ci sono state piogge abbondanti sino a tarda primavera - hanno evitato che le piante andassero in stress idrico. Anzi le alte temperature diurne - ci dicono al Servizio Informativo Agro-meteorologico Siciliano - possono aver contribuito ad eliminare un certo eccesso di umidità. Ma il dato più interessante viene dalle temperature rilevate ogni ora nelle stazioni meteo di Sciacca, Castelvetrano e Contessa Entellina che disegnano una forte escursione termica tra giorno e notte.
Il dirigente Giuseppe Dimino è certo: “allo stato non ci sono elementi che possano confermare questo anticipo di vendemmia. Anzi l’escursione termica registrata nelle diverse stazioni di rilevamento deve farci riflettere positivamente sui processi fenolici intervenuti a questo stadio vegeto-protuttivo dei vigneti. Non dimentichiamo anche che la combinazione di condizioni di allevamento dei vigneti (composizione dei suoli, esposizione, altezza, temperatura e umidità) in quest’area muta da zona a zona anche sostanzialmente, e di questa complessità dobbiamo tenere conto”.
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