“Il vino italiano non mancherà certo sul tavolo del Consiglio Europeo”. Lo ha assicurato, a Winenews, l’ambasciatore Stefano Sannino, rappresentante permanente dell’Italia in Unione Europea a Bruxelles, nella prima iniziativa organizzata nella Capitale europea da Agrinsieme, il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative. L’ambasciatore Sannino ha spiegato che si stanno mettendo a punto le iniziative per il semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, semestre che inizierà il prossimo 1 luglio, ma “ancora è presto per parlarne. Stiamo lavorando per fare un’iniziativa anche nel settore agroalimentare - spiega l’ambasciatore - e vorremmo mostrare l’eccellenza della nostra produzione pure nel settore vinicolo”.
Agrinsieme è sbarcata a Bruxelles per presentarsi ufficialmente alle diverse istituzioni comunitarie come forza composita, che riunisce esperienze e origini diverse, ma unite dalla volontà di sostenere insieme la competitività delle imprese agricole nel mercato mondiale. Tra le priorità segnalate, quindi, la necessità di combattere la contraffazione, che provoca danni in Italia per 60 miliardi di euro, ed una promozione efficace utilizzando al meglio gli strumenti che la nuova Pac offre, particolare attenzione anche al confronto negoziale con gli Stati Uniti per assicurare maggiore competitività alle imprese agricole europee nei mercati del Nord America.
Per l’ambasciatore Stefano Sannino, bisogna adesso “raccogliere la sfida della Pac rinnovata, frutto di un negoziato che è durato oltre due anni, che presenta luci e ombre, ma che è stato importante riuscire a chiudere”. L’ambasciatore ha anche annunciato che, in gennaio 2014, ci sarà al Parlamento Europeo una presentazione del programma che si sta sviluppando per l’Expo 2015: “per l’Expo stiamo lavorando molto anche nella prospettiva del semestre italiano di presidenza. Il Presidente del Consiglio Letta ha già indicato con chiarezza - ha spiegato ancora Sannino - che vuole utilizzare pure il semestre italiano di presidenza come piattaforma ulteriore per l’Expo 2015”.
Tra i relatori della tavola rotonda, organizzata a Bruxelles da Agrinsieme, non poteva mancare il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro: “con questa Pac, abbiamo spostato più a Sud il baricentro della politica agricola europea - ha commentato De Castro - ma l’Italia deve imparare ad essere più presente in Europa”. In particolare, per il settore vino, il presidente De Castro si dichiara abbastanza soddisfatto perchè “abbiamo portato a casa i risultati che volevamo: fino al 2030, no alla liberalizzazione e opportunità per gli Stati membri che ne fanno richiesta di mantenere lo status quo sino al 2020, quindi con i diritti di impianto cedibili. Però, sostanzialmente, il lavoro del Parlamento è stato quello di evitare i rischi che la proposta che la Commissione ci ha messo sul tavolo nell’ottobre 2011 avrebbe generato. Qui a Bruxelles il potere di proposta lo ha la Commissione, noi possiamo solo correggere, e abbiamo quindi lavorato sostanzialmente per correggere una proposta che è partita con un profilo tutto di carattere ambientale, per lo più con vantaggi poco misurabili, e quindi abbiamo potuto lavorare soprattutto sull’applicazione del greening”.
Alma Torretta
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