Ai Cinesi piace il rosso, anche per l’uva. Al top, i vini della Spagna e della Languedoc, più morbidi e rotondi. A dirlo, Alun Griffiths, Master of Wine e nuovo direttore di VATS Liquor a Pechino, in un’intervista pubblicata su The Drink Business. Secondo Griffiths “i rossi dolci provenienti dalla Spagna e dal sud della Francia hanno più appeal sul palato cinese. Il 49% del mercato enoico nel Sol Levante è rappresentato da vini francesi soprattutto dal Bordeaux - continua Griffiths - e nonostante l’entusiasmo e la sete apparentemente insaziabile di vino (il consumo è salito de 142% tra il 2007 e il 2011), la conoscenza globale del vino è ancora poco sviluppata in Cina”.
Il Master of Wine racconta che “in un assaggio a Pechino, i degustatori hanno preferito ed eletto miglior vino tra quelli proposti, un bianco ossidato della Borgogna, il più morbido. La spiegazione è da trovarsi nella somiglianza, al palato, a una delle bevande più famose in Cina e più venduta al mondo: il bàijiù, un distillato chiaro fatto con grano o riso”. Dall’intervista emerge, inoltre, che “seppur i rossi fruttati hanno dominato il mercato cinese, anche il vino bianco sta facendo la sua parte con una crescita del 69% tra il 2011-2015. Un successo trainato in gran parte dal gentil sesso che preferisce il bianco fruttato al rosso morbido”.
Un altro aspetto interessante da considerare secondo Griffiths è che “a differenza dei pasti occidentali che vengono serviti in momenti diversi, la cucina asiatica prevede che in tavola venga portato tutto il cibo in una volta sola, mescolando frutti di mare con manzo e pollo, dolce e salato, piccante e amaro. Diventa difficile riuscire ad abbinare un unico vino a una varietà così ampia di gusti e sapori”.
In questa impresa, a dir poco titanica, ci hanno provato alcuni esperti del settore. L’editorialista Poh Tiong della rivista “Decanter” e autore di “108 Great Chinese Dishes Paired” suggerisce il Riesling, il Chenin o il Semillons per piatti pesanti e aromatizzati con peperoncino, aglio e coriandolo. Per la cucina “dim sum”, leggera ma variegata, tipica della Cina meridionale, il sommelier francese Cedric Maupoint del Shang Palace di Parigi raccomanda i Riesling bianchi secchi o il Chablis. Jeannie Cho Lee, autore del libro “Mastering Wine for the Asian Palate” consiglia l’abbinamento di piatti salati dominati dalla soia, ostriche o pasta di fagioli a vini con tannini morbidi, mentre i piatti a base di fagioli fermentati, funghi o salumi a vini maturi dai tannini più nervosi.
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