Rossi italiani per eccellenza, denominazioni capaci di raccontare nel calice la storia stessa dell’Italia del vino, e non solo, e di due tra i suoi territori più blasonati e conosciuti, s’incontrano e lo fanno in quello che, per appassionati ed addetti ai lavori, è un vero e proprio “tempio” del vino italiano: l’Antica Bottega del Vino di Verona, che, il 7 febbraio, offre un viaggio unico tra diversità e somiglianze dell’Amarone della Valpolicella, con le etichette delle Famiglie dell’Amarone d’Arte (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato), e del Barolo, con i vini dell’Accademia del Barolo (Azelia, Michele Chiarlo, Poderi Luigi Einaudi, Gianni Gagliardo, Franco Martinetti, Cordero di Montezemolo, Pio Cesare, Prunotto, Luciano Sandrone, Paolo Scavino e Vietti).
Nella cornice della storica Bottega curata da Luca Nicolis, saranno Gianni Fabrizio, curatore della guida “Vini d’Italia” Gambero Rosso, e Nicola Frasson, responsabile Veneto della guida, a guidare il confronto dell’annata 2011 del “rosso principe” della Valpolicella e del “re” delle Langhe. A tenerne alto il blasone, i vini di due associazioni diverse, ma nate con il medesimo scopo di esaltare un brand e il suo territorio.
Info: www.bottegavini.it
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