Genagricola, la più estesa azienda agroalimentare italiana che fa capo a Generali Italia, sbarca anche in Valpolicella, uno dei territorio del vino più prestigiosi del Belpaese, dove ha acquisito 35 ettari di terreni, di cui 18 vitati, per “arricchire la propria gamma di rossi di prestigio con l’Amarone, il Ripasso e il Valpolicella che vanno a completare l’offerta dei vini rossi di eccellenza prodotti in Piemonte nella tenuta di Bricco dei Guazzi in Monferrato”. Non comunicati, ad ora, il nome di chi ha venduto e le cifre dell’affare (a valori di mercato un ettaro a vigneto in Valpolicella, dove si produce Amarone, è quotato sui 400.000 euro ad ettaro, ndr).
“Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione che aggiunge un importante tassello alla strategia di sviluppo di lungo termine di Genagricola e rappresenta un ulteriore passo verso l’eccellenza nel settore vitivinicolo”, commenta il presidente Genagricola, Philippe Donnet. “L’acquisizione nel territorio dell’Amarone, una delle tipologie di vini italiani di maggior successo internazionale, rientra nella strategia di Genagricola per l’ ampliamento dell’offerta dei vini rossi di alta qualità”, aggiunge il Ceo Genagricola, Alessandro Marchionne.
Articolata in 24 diverse aziende agricole, per un totale di 14.000 ettari di terreno tra Italia e Romania e più di 760 ettari di vigneti, Genagricola è attiva principalmente in 4 settori: colture erbacee, allevamento, produzione energie rinnovabili e viticoltura, con “l’offerta vinicola di Genagricola che abbraccia diversi territori ad alta vocazione vinicola, che vanno dal Monferrato con Bricco dei Guazzi, al Friuli con Torre Rosazza, Poggiobello e Borgo Magredo, all’Emilia Romagna con Gregorina, a Tenuta Sant’Anna in Veneto, a Solonio (Lazio), fino in Romania nella provincia di Arad” (www.letenutedigenagricola.it).
“Nel 2015 - spiega una nota del gruppo - è stato avviato un piano strategico per il rilancio di Genagricola, che ha compreso l’immagine, i processi aziendali, intervenendo soprattutto in vigneto avvalendosi anche della competenza dell’enologo Riccardo Cotarella. I primi risultati cominciano a essere tangibili già da quest’anno, con la conferma per Torre Rosazza dei tre bicchieri Gambero Rosso e l’inclusione del Pinot Grigio COF DOC 2014 come unico vino bianco italiano nella “Top 100” di “Wine Spectator””.
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