Anche il Prosecco, nonostante il clamoroso successo commerciale egli ultimi anni, che hanno spinto il metodo Charmat veneto a competere, almeno numericamente, con lo Champagne, sui mercati di tutto il mondo, ha tanti problemi da affrontare ed attacchi da cui difendersi. Prima di tutto, la contraffazione ed i comportamenti di vendita e somministrazione non corretta, che il Consorzio del Prosecco Doc ha pensato bene di combattere “assoldando” il primo poliziotto del Prosecco Doc, dotato di poteri di pubblica sicurezza, e incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole di sorvegliare e segnalare i comportamenti non corretti nella vendita, o comunque nella gestione, del Prosecco Doc in punti vendita come bar, ristoranti, e enoteche. Poi, ci sono “attacchi” che arrivano da lontano, come i famigerati wine kit venduti su eBay che spacciano anonime polverine per preparato per fare artigianalmente il proprio Prosecco a casa, e, in ultima battuta, la diatriba con la Croazia, ufficialmente nell’Unione Europea dal primo di luglio, con “in dote” la grana Proshek, un moscato dalmata che, sostengono al di là dell’Adriatico, si produce da almeno due secoli, ma che, evidentemente, ha un nome davvero troppo simile alla più famosa bollicina italiana. Tutti temi che animeranno la Tavola Rotonda sul tema della tutela del Prosecco, di scena il 13 luglio a Treviso, in concomitanza con la visita di una delegazione di Europarlamentari dell’Intergruppo Vini del Parlamento europeo che, insieme al presidente del Consorzio della Docg Montello e Colli Asolani, Armando Serena, al presidente del Consorzio della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Innocente Nardi ed al presidente del Consorzio della Doc Prosecco, Stefano Zanette, esaminerà anche la situazione della tutela del Prosecco verso Paesi terzi al fine di conseguire, come già fatto con gli Usa, precisi accordi bilaterali anche con Australia e Brasile. Inoltre, verrà affrontato il tema della tutela a livello Comunitario, affinché la normativa già applicata ai prodotti agroalimentari Dop e Igp venga estesa anche al settore vino con la garanzia che il termine Prosecco, comprensivo di eventuali traduzioni, rimanga patrimonio unico italiano e venga riservato alle denominazioni riconosciute nel 2009.
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