02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ANCHE IL WINE & FOOD ANIMA UNO DEGLI EVENTI CULTURALI PIU’ IMPORTANTI IN ITALIA: IL “SALONE DEL LIBRO” (TORINO, 12/16 MAGGIO) DEDICATO AI 150 ANNI DI UNITA’. DALL’ARTUSI A CAVOUR, DALLE NOVITA’ ENOGASTRONOMICHE IN LIBRERIA AI BRINDISI DI GRANDI VINI

E’ uno degli eventi culturali più importanti in Italia, tra i più attesi e seguiti dal grande pubblico, e, ad animarlo, tra i tanti temi di cui si parlerà, ci sarà anche il variegato mondo del wine & food, con il suo vivace popolo di cuochi-scrittori, critici enogastronomici o semplici enoappassionati-lettori. Dal 12 al 16 maggio al Lingotto Fiere a Torino è di scena l’edizione n. 24 del “Salone Internazionale del Libro” (info: www.salonedellibro.it), con un layout completamente nuovo nell’anno che celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia. E, allora, tra i tantissimi eventi selezionati da WineNews che vedono protagonista l’enogastronomia, non si può che partire con uno degli autori che hanno fatto gli italiani: Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana, autore di “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, uno dei volumi più venduti da sempre in Italia, protagonista della conferenza “L’Italia unita in cucina. Per i cento anni di Pellegrino Artusi - Memoria rivisitata” (15 maggio), la conferenza condotta dal giornalista e scrittore Bruno Gambarotta, con lo storico Massimo Montanari, Gigi e Clara Padovani (autori del recentissimo “Italia Buon Paese, che ripercorre la storia di 150 anni di cucina, Blu Edizioni) e lo scrittore Marco Malvaldi, che ha fatto di Artusi il protagonista, nei panni inusuali di detective in un thriller ambientato a fine ‘800, del suo fortunato romanzo “Odore di chiuso” (Sellerio Editore Palermo).
Ma il “Salone Internazionale del Libro” è soprattutto l’occasione per scoprire quello che aspetta i lettori in libreria, come “Il pescivendolo italiano in Norvegia” (Aurelia Edizioni), il libro di Massimo Toffoletto che racconta la storia di Angelo, giovane studente italiano che, capitato per errore in Norvegia, diventa “il grande venditore” del mercato del pesce di Bergen, pentolone etnico e variopinto, spunto per riflettere sugli stereotipi delle nazionalità, sulla velocità dello scorrere del tempo, sulle cose importanti della vita e ovviamente sul cibo (presentazione il 12 maggio). Per gli appassionati di vino arriva l’e-book - che si può leggere anche sullo smartphone - da portare in viaggio con sé “Manuale di conversazione per eno-turisti. Le domande da fare per trovare il vino che cerchi” (pubblicato in formato elettronico dalla Simplicissimus Book Farm), scritto a due mani dalla giornalista vitivinicola Elisabetta Tosi e dall’esperto di marketing e nuove tecnologie Giampiero Nadali, per aiutare il wine lover a interagire con l’ambiente interno ed esterno di un’azienda vitivinicola (12 maggio).
E se è vero che si può conoscere la storia di un Paese anche attraverso la cucina, in “Quel che passa il convento. Sapori e profumi dall’est” (Rai-Eri Editore) l’autrice suor Stella Okadar recupera dal suo personale archivio della memoria alimentare i sapori della sua infanzia, della sua famiglia, del suo luogo d’origine, la Bosnia, dove la cucina rappresenta il cuore pulsante della casa, il luogo degli incontri e della condivisione (13 maggio). In arrivo da “Libri da Gustare”, il Salone del Libro Enogastronomico e di Territorio di La Morra (Cuneo) - la cui edizione 2011 sarà presentata proprio a Torino - Augusto Tocci, vincitore dell’edizione 2010 del Salone per la categoria “Cultura del cibo” con “Dall’orto alla tavola”, presenterà la sua ultima fatica “Dalla fattoria alla tavola” (Rai-Eri Edizioni, il 13 maggio). “Meno alcol, più vita. Innalzare la consapevolezza di ragazzi e adulti sul consumo di alcool” (Rai-Eri Editore) è invece il titolo del volume dedicato ad uno dei temi più dibattuti del momento di Simone Feder e Maria Assunta Zanetti (13 maggio). Tra l’editoria enogastronomica più specialistica, “I borghi da gustare. 25 itinerari enogastronomici di Linea Verde” (Rai-Ero Editore), il volume firmato da Enrico Barcella, Gianluca Ciardella, Elisa Isoardi e Sergio Malatesta che sarà presentato dalla giornalista Alessandra Comazzi e dall’autore di programmi radiofonici e televisivi Carlo Raspollini (13 maggio), e “I migliori vini di Toscana”, a cura di Pacini editore in collaborazione con Toscana Promozione Firenze ed Enoteca Italiana Siena (14 maggio).
Tra le novità enogastronomiche in libreria, con il suo ricettario di viaggio “Nuvole di drago e granelli di cous cous” (Vallardi Editore) Vittorio Castellani alias Chef Kumalè introduce il lettore a cucine diverse attraverso la proposta di ricette semplici (200 da 5 continenti e 32 Paesi), alla portata di tutti, per ricordare che l’Italia, che festeggia i suoi 150 anni di Unità, è un Paese “touscouleurs” dove i piatti della tradizione possono tranquillamente convivere con quelli esotici, come il cous cous cucinato con amore dalla vicina di casa marocchina (14 maggio con aperitivo esotico). Poi il volume destinato a diventare un vero e proprio best-sellers: “Faccia da chef” (Edizioni Anteprima), ovvero i 10 “comangiamenti” per stare bene a tavola con se stessi e con gli altri di Andy Luotto, grande chef con un brillante passato nel cabaret, che prende la cucina molto sul serio ma con serenità (15 maggio).
New entry del 2011 è l’Oval - la struttura di 20.000 metri quadri nata per ospitare le gare di pattinaggio ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 - che ospiterà lo spazio “Libro e Cioccolato. Tentazione e meditazione”, con il meglio degli chocolatiers di Torino e Piemonte in un programma di incontri con grandi chef e maîtres à penser del gusto, messo a punto dai critici gastronomici di “La Repubblica” Stefano Cavallito & Alessandro Lamacchia, e la libreria tematica “Tentazione e Meditazione” con una ricca selezione di volumi sul piacere del gusto, il cioccolato e l’enogastronomia. Qui, la partenza è dolce, con gli incontri dedicati all’orgoglio dei cioccolatieri torinesi, come “Orgoglio e pregiudizio. La tradizione del cacao e i nuovi inizi”, nel quale Giorgio Peyrano, signore del cioccolato torinese recentemente tornato proprietario del suo storico marchio, e quelle di altri celebri e affermati artigiani, illustreranno le tradizioni di una scuola famosa nel mondo per disegnare gli imprevedibili scenari del futuro (12 maggio). Sempre in tema di cioccolato, un altro interessante personaggio del mondo dolciario, Guido Monero, cioccolatiere e titolare delle mitiche Pastiglie Leone, spiegherà, con tanto di degustazione, l’evoluzione del gusto del cioccolato nel corso dei secoli in “Centocinquant’anni di cioccolato (e oltre). Era buono il cioccolato degli aztechi?”: qual era il sapore della cioccolata degli aztechi, quale la densità di quella che centocinquant’anni fa sorbiva in tazza Cavour mentre architettava l’Unità d’Italia? (14 maggio). Ancora, Guido Gobino, come un Willy Wonka sabaudo, allestirà la propria “Fabbrica del cioccolato: dalla fava di cacao alla tavoletta, dalla tostatura al concaggio” (15 maggio), e si parlerà anche di “L’economia del cacao. I prezzi e la borsa del cacao. Le speculazioni sulle materie prime”, ovvero delle distorsioni del mercato che costringono gli acquirenti delle materie prime a competere con gli speculatori di borsa per aggiudicarsi gli alimenti (16 maggio).
Ma non di solo cioccolato si vive. E quindi, si discuterà delle piole e di quei posti in cui un critico gastronomico fatica a mettere il naso, nell’incontro “Il sottobosco della ristorazione: dove i critici non osano. Discussione sul mondo nascosto, e un tempo fumoso, dei bar e delle piole”, con il direttore della “Guida Ristoranti de L’Espresso” Enzo Vizzari, con il direttore editoriale di Slow Food Marco Bolasco e con Luca Iaccarino, autore della Guida I cento50 di Torino” (13 maggio). E di vini “naturali” in “Storie di uomini e di terre. All’origine del vino naturale”, incontro e degustazione per tracciare il genoma del vino naturale con Christian Bucci, responsabile e selezionatore Italia di Les Caves, Fabrizio Iuli della Cantina Viticoltori del Monferrato e Vittorio Manganelli di Slow Food (13 maggio). Ma ci sarà anche l’incontro dedicato a “I Sapori reclusi e la libertà attraverso la produzione gastronomica. La funzione risocializzante della pena e la Costituzione salvata da caffè, birre e biscotti”, con i rappresentanti e lavoratori di Pausa Café, Banda Biscotti e Sapori Reclusi (14 maggio). In “Siamo grandi, e allora? La difficile battaglia tra qualità e grandi numeri. L’esempio di Grom e di Eataly”, Guido Martinetti di Grom e Francesco Farinetti di Eataly si confronteranno su come integrare quantità e grandi numeri, mentre in “Le parole per parlare di vino. Oltre il gergo iniziatico dei sommelier, i blogger rivoluzionano il modo di descrivere il vino: pratica e grammatica, degustazione e parole”, Divinoscrivere, Gliamicidelbar, TerraUomoCielo, Tirebouchon, Franco Ziliani e tanti altri insieme a Giancarlo Gariglio di Slow Food analizzeranno le parole per scrivere libri sul cibo ed i blog sul vino (15 maggio). Poi si discuterà di estetica (del gusto e del piatto) con l’artista Valerio Berruti e con lo chef del ristorante Piazza Duomo di Alba, Enrico Crippa, a dimostrare quanto una panna cotta possa assomigliare a un quadro di Matisse, protagonisti dell’incontro “Buon gusto: l’estetica del piatto. L’alta gastronomia come buona arte e bell’artigianato. La panna cotta di Henry Matisse” (16 maggio).
Ma a Torino si parlerà anche di Editori del Piemonte e Gdo. Un nuovo mercato per la piccola editoria (12 maggio), con i libri che sempre più spesso trovano un proprio spazio ad hoc nei supermercati; ci sarà il reading “Un po’ di rumore per svegliare chi dorme. Teologia, psicoanalisi e cucina nell’amicizia epistolare tra Carl Gustav Jung e padre White” (13 maggio), e la presentazione dei progetti di ricerca del concorso “Camillo Cavour e l’agricoltura” a cura del Comitato di Torino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte (16 maggio).
Tantissimi gli eventi e gli appuntamenti che il Salone del Libro dedica ai più piccoli per scoprire il mondo dell’agroalimentare, come i Laboratorio Nati per Leggere, tra cui “Alla scoperta del mondo con Tino il Cioccolatino! a cura di Piemme-Il Battello a Vapore, con la lettura ad alta voce di filastrocche, indovinelli e curiosità da parte delle scrittrici Aurora Marsotto e Chiara Patarino (12 maggio). O come la presentazione di “Ricette pronte in favola” (Il Ciliegio Edizioni), il ricettario firmato da Dino Ticli, davvero molto speciale, perché dedicato ai bambini - ma perché no anche agli adulti - affinché accrescano la loro voglia di creare, insieme a mamma e papà naturalmente (16 maggio). Ma ci sarà anche “Pappabumbi”, lo spettacolo sull’alimentazione della Melevisione con Balia Bea e Orco Manno (16 maggio). La curiosità? Per costruire il dizionario delle parole del futuro, lo scrittore e giornalista Andrea Bajani ed i ragazzi delle scuole superiori di Torino, metteranno i messaggi da mandare all’Italia che verrà in bottiglia (per tutta la durata del Salone).
E non potevano certo mancare i brindisi con i grandi vini del piemonte: dall’Asti spumante di Casa Gancia alla degustazione del Barbera Il bosco di Vignole di Castelnuovo Calcea (12 maggio), dal Wine Caffè Letterario con degustazione dei vini dell’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana e delle Cantine Terre da Vino di Barolo (14 maggio) all’abbinamento tra il Barolo di Cherasco e le lumache e a quello tra il Barolo Chinato ed i baci di Cherasco (15 maggio). Il Piemonte ed i suoi più celebri terroir enologici saranno anche protagonisti del “Viaggio nei luoghi di Pavese tra Langhe, Monferrato e Torino”, la conferenza dedicata al grande scrittore e poeta piemontese Cesare Pavese, al centro anche di “Contadini e industriali nelle Langhe di Pavese”, il filmato degli anni ’20 dall’archivio Gancia che sarà proiettato al Salone (14 maggio). E, sempre le Langhe, saranno le protagoniste di “Il passo di campagna. Sentieri e itinerari di Beppe Fenoglio”, altro grande scrittore e partigiano piemontese, cui è dedicato il progetto promosso da Associazione culturale Arvangia, Associazione Terre Alte e Comune di San Benedetto Belbo, e di Prima del mito: le Langhe di Camillo Cavour, l’incontro con Silvano Montaldo, docente di Storia sociale del XIX secolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino (16 maggio).
Infine, tra gli eventi off che animano tutta Torino nella kermesse, La lunga storia delle tavole: dal Piemonte all’Italia, la presentazione dei volumi “Italia Buon Paese” (Blu Edizioni) di Clara e Gigi Padovani - un tuffo nella memoria collettiva, per capire quanto della nostra identità si debba alla cucina, per capire i 150 anni dell’Unità d’Italia dal punto di vista degli stili alimentari e dei cambiamenti in tavola (dove anche WineNews è citato come positiva case hystories nel wine-food & Internet, ndr) - e “365 volte Piemonte a tavola” (Editore Il Punto - Piemonte in Bancarella) di Michele Bonavero - non solo un libro di cucina piemontese, ma una miscellanea di ricette e di curiosità legate al mondo culinario - di scena all’Isola pedonale ex grattacielo Lancia (15 maggio). E, a Torino, ci sarà anche Teresa Severini Zaganelli che, conduce insieme alla sorella Chiara, le Cantine Lungarotti, una delle aziende storiche dell’Umbria, come responsabile marketing e comunicazione, in veste di autrice di “L’uva nel bicchiere. Guida gaia ai segreti del vino” (Edizioni Gribaudo): il racconto di una gita scolastica in vigna è il pretesto narrativo di un viaggio all’interno del mondo dell’enologia, un universo complesso, con terminologie complicate che spesso allontana i non addetti ai lavori, e che Teresa trasforma in una sorta di enciclopedia tascabile.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024