Con il 2013 ormai archiviato, anche la casa d’aste Sotheby’s tira le somme, ed incorona i protagonisti enoici delle aste che hanno animato Europa, Asia ed America per tutto l’anno. In cima al “Sotheby’s Wine Ranking” c’è Domaine de la Romanée-Conti, il best seller assoluto: basti pensare che dei 58 milioni di dollari di giro d’affari del comparto vino, ben 7,2 arrivano dalle bottiglie di “DRC” finite sotto il martelletto, in assoluto le più ricercate e desiderate, anche perché tra le più rare al mondo, visto che la produzione annua è di solo 6.000 bottiglie.
“La storia del Sotheby’s Wine Ranking del 2013 è segnata da un predominio assoluto di Domaine de la Romanée-Conti - spiega alla Cnbc Jamie Ritchie, Ceo e presidente per America ed Asia di Sotheby’s Wine - e questo per via proprio di una produzione limitata e di un’enorme richiesta, che spingono in alto i prezzi, facendo del DRC il vino protagonista delle nostre vendite all’incanto”.
Il lotto top dell’anno, però, è stato un altro: una cassa di Château Latour 1961 che, a Londra, ha toccato i 167.508 dollari, circa 14.000 dollari a bottiglia. Per quanto riguarda le milgiori etichette dei singoli terroir, Lafite è al top a Bordeaux, Domaine de la Romanée-Conti, ovviamente è al n. 1 in Borgogna, Dom Perignon è lo Champagne più ricercato, mentre fuori dalla Francia, il Masseto è in cima alla lista dei desideri tra i vini italiani, e Opus One domina tra i californiani.
Sono sempre gli investitori asiatici a rappresentare la maggioranza della richiesta di fine wines, con le aste di Sotheby’s che, ad Hong Kong, hanno incassato complessivamente 25,5 milioni di dollari, seguite da Londra, a quota 20 milioni di dollari, e New York, a 12,5 milioni. Unico neo del 2013, il netto calo del giro d’affari complessivo dei fine wines nel mondo della aste, sceso dai 335,6 milioni di dollari totali del 2012 ai 278,5 milioni del 2013, in virtù del crollo della domanda, e forse dell’interesse, degli investitori cinesi.
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