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ANCHE UNA “BANALE” GOCCIA DI VINO, MESSA SOTTO LE LENTI DI UN MICROSCOPIO, RIVELA UN UNIVERSO CALEIDOSCOPICO DI COLORI E SFUMATURE, RIVELATE DALL’ARTE DEL DOTTOR GARY GREENBERG, CHE HA CATTURATO I SEGRETI DI MERLOT, ZINFANDEL E BEAUJOLAIS

Una goccia di vino, in fondo, è solo una goccia di vino, penseranno i più. E invece, anche una “banale” goccia di vino, messa sotto le lenti di un microscopio, rivela un universo caleidoscopico di colori e sfumature. A rivelarne la bellezza (nelle foto), il lavoro, pubblicato dal Daily Mail, del dottor Gary Greenberg, che ha catturato colori e forme di Merlot, Zinfandel e Beaujolais, tutti diversi gli uni dagli altri, perché se a livello cromatico sono gli zuccheri a determinare le sfumature, le tante forme differenti sono dovute alle singole particelle del vino. A metà tra l’arte e la scienza, Greenberg definisce la sua passione “micro fotografia”, uno sguardo diverso sul quotidiano, dai fiori alla frutta, dalle ossa ad una retina umana, fino ad alcuni granelli di sabbia di luna restituiti dalla celebre missione della Nasa Apollo 11. Un mondo tutto nuovo in cui gli “oggetti di uso quotidiano assumono una nuova realtà, ingrandita centinaia o migliaia di volte, illuminando i segreti nascosti della natura, che è quello che mi piace rivelare con il mio lavoro”.

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