1.150 produttori privati, 1.350 soci di cooperative, 130 aziende vitivinicole integrate, 225 imbottigliatori puri, 285 fruttai per l’appassimento delle uve: ecco le cifre salienti della “galassia” Valpolicella, una realtà primaria nel panorama enologico italiano, protagonista di “Anteprima Amarone”, la kermesse organizzata dal Consorzio dei Vini della Valpolicella, in programma da oggi all’11 febbraio, a Verona al Palazzo della Gran Guardia. Sul “Modello Valpolicella: sostenibilità e sviluppo di un terroir”, il presidente internazionale di Slow Food, Carlo Petrini ha posto l’accento proprio sull’importanza di un’integrazione tra il produttore e l’ambiente in cui lavora: “quello che preferisco - ha detto Petrini - è un buon rapporto tra natura e ambiente. Una realtà, quella della Valpolicella, che, nel 2005, ha visto produrre 370.000 ettolitri di vino, dei quali poco meno del 20% è rappresentato da Amarone e Recioto, le due Doc più “nobili” e prestigiose del territorio veronese; la produzione di questi vini è quintuplicata in 15 anni. Ecco perché - ha aggiunto il presidente internazionale di Slow Food - si deve prestare più attenzione all’ambiente. Non vorrei che un aumento così impetuoso della produzione faccia pagare l’ambiente e si ritorca contro come un boomerang”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025