Anatra alla cantonese laccata in aceto di vino rosso e affumicata con canna da zucchero, su una base Tumpeng (piatto tradizionale di Giava, l’isola dell’Indonesia) composta da riso. È stato questo omaggio alla cucina indonesiana e a quella di Hong Kong, con un piatto chiamato Archipelago Celebration, a far vincere ad Ardy Ferguson la “S.Pellegrino Young Chef Academy Competition” 2024-2025, edizione n. 6 del concorso internazionale che sostiene i giovani chef più promettenti al mondo, offrendo due anni di formazione, mentorship e networking, e la cui cerimonia di proclamazione è andata in scena, ieri, al Castello Sforzesco di Milano.
Il riconoscimento al giovane chef - nato a Singapore, cresciuto a Giakarta e poi formatosi professionalmente ad Hong Kong - è stato assegnato, in una sorta di “investitura”, da un Grand Jury composto da 7 chef di fama internazionale (detentori complessivamente di 10 Stelle Michelin), quali Christophe Bacquié del ristorante francese due stelle Michelin Le Table des Amis; Jeremy Chan, co-fondatore del ristorante londinese Ikoyi, due stelle Michelin; l’italiana Antonia Klugmann, chef del ristorante una stella Michelin L’Argine a Vencò, nel Collio; Niki Nakayama, chef del ristorante una stella Michelin n/naka a Los Angeles; Elena Reygadas, chef e proprietaria del ristorante una stella Michelin Rosetta a Città del Messico e fondatrice della Elena Reygadas Scholarship; Julien Royer, chef del ristorante tre stelle Michelin Odette a Singapore; e Mitsuharu Tsumura, del ristorante Maido a Lima, nominato miglior ristorante al mondo da “The World’s 50 Best Restaurants”.
Ferguson - seguito nel percorso nel biennio dalla sua mentore Vicky Lau, fondatrice e chef del ristorante due stelle Michelin Tate Dining Room a Hong Kong - è stato elogiato per l’eccezionale precisione tecnica, la distinta visione creativa e la profonda connessione personale con il suo piatto, distintosi per l’equilibrio tra innovazione e autenticità, incarnando perfettamente i valori della competizione, abilità, passione e scopo, avendo la meglio in finale tra altri 14 talenti dell’Academy provenienti da tutto il mondo. Il giovane si è detto “onorato” del premio ricevuto: “rappresentare l’Asia su un palcoscenico di tale portata è stata un’esperienza indimenticabile - ha dichiarato - creare il mio piatto, Archipelago Celebration, mi ha permesso di condividere la ricchezza e la vitalità delle tradizioni culinarie indonesiane che mi hanno ispirato profondamente”, ringraziando poi la chef Vicky Lau “per il sostegno” e S.Pellegrino “per aver creato una piattaforma così preziosa per noi giovani chef”.
Ma, nella cerimonia di premiazione, gli ospiti hanno potuto vivere anche un’esperienza gastronomica d’eccezione, ovvero una cena ideata da due protagoniste assolute della scena contemporanea: Pía León, chef e proprietaria di Kjolle, a Lima, ristorante n. 9 nella “The World’s 50 Best Restaurants” 2025, e Jessica Rosval, Head Chef di Casa Maria Luigia e Al Gatto Verde della Francescana Family di Massimo Bottura, con le quali ha cucinato anche Nelson Freitas, vincitore della “S.Pellegrino Young Chef Academy Competition” 2022-2023, e che oggi fa parte proprio del team di León. Un evento che ha visto anche la proclamazione dei vincitori dei premi collaterali: alla chef Zanté Neethling e al suo piatto Tribute to the Khoi-Khoin Tara va il “S.Pellegrino Social Responsibility Award” per aver rappresentato al meglio l’utilizzo di pratiche sostenibili; allo chef Noah Wynants e alla sua interpretazione vegetale Dutch Rendang l’“Acqua Panna Connection in Gastronomy Award”, che celebra il giovane chef il cui piatto d’autore riflette al meglio l’armonia tra tradizione e innovazione; e allo chef Nicolás A. López il “Fine Dining Lovers Food for Thought Award”, l’unico premio della competizione assegnato tramite voto del pubblico, che riconosce il giovane chef il cui piatto (in questo caso il Pork with Hints of the Sea) che esprime al meglio i propri valori e le proprie convinzioni personali.
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