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SICUREZZA STRADALE

Arriva l’alcolock: l’auto parte solo se il tasso alcolemico è zero. Costo oltre 2.000 euro

Il Ministro Salvini ha firmato il decreto con le caratteristiche e le modalità di installazione del dispositivo previsto dal nuovo Codice della Strada
ALCOLOCK, CODICE DELLA STRADA, GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, MATTEO SALVINI, MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE, TASSO ALCOLEMICO, Italia
Con l’alcolock l’auto parte solo se il livello di alcol è zero (ph: simulazione by Zaldy)

Come previsto, e come avevamo riportato anche su WineNews, il vice Premier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato, ieri, di aver firmato il decreto che definisce le caratteristiche e le modalità di installazione del dispositivo alcolock, il sistema che funziona come un etilometro ed impedisce l’avvio del veicolo se il guidatore, una volta seduto in auto, non supera un test dell’alito perché viene rilevato un valore fuori norma. Da oggi, nelle auto dove sarà installato, il motore si accenderà, infatti, solo se e quando il livello di alcol risulterà pari a zero. L’obiettivo principale, come ribadisce il Ministero, “è scoraggiare la guida in stato di ebbrezza e aumentare la sicurezza stradale” con “una misura chiave per i recidivi che potranno condurre solo veicoli a bordo dei quali risulti installato tale dispositivo”.
Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024 e del quale l’alcolock è la novità più significativa (mentre i limiti per le sanzioni non sono cambiati rispetto a quelli già stabiliti dal 2010 e, cioè, sotto 0,5 di tasso alcolemico, ovvero di grammi di alcol per litro di sangue, non ce sono, salvo per neopatentati ed alcune categorie professionali, poi si va da 0,5 a 0,8 per un primo scaglione, fino a 1,5 per un altro step, e oltre 1,5 per l’ultima “aliquota”, come avevamo approfondito con l’avvocato Marco Giuri dello Studio Giuri di Firenze, ndr), ne rende obbligatoria l’installazione per i conducenti già sanzionati per aver guidato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l per un periodo di 2 anni successivi alla sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno; se, invece, il tasso alcolemico supera 1,5 gr/l, l’obbligo di installazione dell’alcolock sarà di 3 anni, dopo la sospensione della patente da 1 a 2 anni disposta dal prefetto. Chi viola le prescrizioni relative all’uso dell’alcolock rischia sanzioni da 158 a 638 euro, la sospensione della patente da 1 a 6 mesi, il raddoppio delle sanzioni in caso di alterazione, manomissione o assenza del dispositivo, e tutte le sanzioni saranno aumentate di un terzo se il conducente che non ha provveduto all’installazione e viene anche sorpreso in stato di ebbrezza alla guida.
Il decreto firmato dal Ministro Salvini fornisce le linee guida precise alle officine autorizzate per il montaggio e agli utenti. In particolare, stabilisce che l’alcolock può essere installato su diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto sia di persone che di merci e dovrà rispettare gli standard della normativa unionale. Sono previsti obblighi specifici per i produttori, che dovranno fornire istruzioni dettagliate per installazione, uso e manutenzione.
Gli installatori autorizzati avranno un ruolo cruciale, dovendo applicare un sigillo speciale per prevenire qualsiasi tentativo di manomissione. In caso di controlli su strada, il conducente dovrà esibire l’originale della dichiarazione di installazione e il certificato di taratura valido del dispositivo. L’installazione dell’alcolock non richiederà un aggiornamento del documento unico di circolazione. Il Ministero pubblicherà sul ilportaledellautomobilista.it home l’elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli compatibili con ogni tipo di alcolock. Tra le opzioni di alcuni modelli ci potrebbe essere la possibilità di disattivarlo in caso di pericolo o di situazioni di emergenza, ma potrebbe servire l’intervento di un riparatore specializzato.
Alcuni professionisti del settore, periti e carrozzieri in particolare, avevano già espresso dubbi su questa misura contenuta nel nuovo codice della strada, come l’Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni, secondo cui il decreto “contiene alcune criticità in grado di dare vita a contenziosi legali e ricorsi da parte degli automobilisti”, come il fatto che l’installazione e lo smontaggio dell’alcolock “non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova da parte degli uffici della motorizzazione civile”. O come Federcarrozzieri che ha ricordato come “il parco auto italiano è come noto molto anziano, con quasi il 22% delle auto circolanti che ha un’età superiore ai 19 anni. C’è quindi il rischio concreto che su molte autovetture particolarmente anziane sia tecnicamente impossibile installare l’alcolock”. Infine, e non ultima, la questione del prezzo a carico del conducente condannato per guida in stato di ebbrezza: il costo stimato dell’installazione è attorno a 2.000 euro, a cui vanno aggiunti i costi dei boccagli monouso, della manutenzione e dei controlli periodici.

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